Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Da un paziente di Alzheimer una lettera aperta ai medici di famiglia

GregOBrien other symptoms

Cari medici di cure primarie e di famiglia,

Come ha detto T.S. Eliot: "Non cesseremo di esplorare, e la fine di tutte le nostre esplorazioni sarà arrivare dove abbiamo iniziato, e conosciuto il posto per la prima volta".


Il MA è in circolazione da molto tempo, più a lungo di quanto tu possa pensare, e pochi l'hanno conosciuto la prima volta. Circa 2.400 anni fa, Platone descrisse una malattia che "dà origine a tutti i tipi di dimenticanza, così come alla stupidità".


L'antico poeta romano Decimo Giulio Giovenale ha caratterizzato un fenomeno: "Peggio di qualsiasi perdita nel corpo è la mente che fallisce, che dimentica i nomi ... e non può riconoscere la faccia del vecchio amico che ha cenato con lui la scorsa notte, né quelle dei figli che ha generato e allevato".


La Scrittura, involontariamente, potrebbe aver messo un punto esclamativo sul MA e altre forme di demenza nel vangelo di Giovanni: "Quando eri più giovane, ti sei vestito, e andavi ovunque volevi, ma quando sei vecchio, allungherai le mani, e qualcun altro ti vestirà e ti porterà in luoghi dove non vuoi andare".


Sono stato costretto nel tempo a conoscere il posto del MA. Vivo con la demenza da un decennio, una malattia che può richiedere da 20 a 25 anni per percorrere il suo corso contorto, per me una danza lenta con un diavolo che vuole sempre condurre e che si è preso diversi miei familiari.


C'è un cartello sulla mia scrivania: "Quando il tuo cuore parla, prendi nota". E io l'ho fatto. Prima di tutto, ho un grande rispetto per la tua professione, anche se penso che gli infermieri meritino molto più di quello che ricevono.


In secondo luogo, tutti noi, in tutte le professioni (medici, imprenditori, religiosi, scienziati, insegnanti, ingegneri, giornalisti, e simili) possiamo fare meglio, a volte. Ci sono poche eccezioni. Le scorciatoie e le cose fatte di corsa portano a casa prima, ma i segnali di stop nella vita possono far pensare una persona, un'arte persa a volte nel tempo del multitasking (più cose contemporanee).


Il segnale di stop nel MA è la diagnosi precoce, gli esperimenti clinici, la salute del cervello e gli stereotipi falsi di questa malattia che minacciano i baby boomer e le generazioni a venire.


Esperimenti clinici e salute del cervello sono fondamentali per gestire il MA e le altre demenze, magari rallentandone il ritmo. Il dott. Rudy Tanzi del MassGeneral e di Harvard, ricercatore guida del Cure Alzheimer's Fund, collega che lavora con UsAgainstAlzheimer e amico intimo, è arrivato ai sei passi per promuovere la salute del cervello, chiamandoli S.H.I.E.L.D. L'acronimo sta per: dormi (Sleep), controlla (Handle) lo stress, Interagisci, Esercitati, impara (Learn) cose nuove e segui una Dieta adeguata.


Generalmente nella vita, cerchiamo di semplificare ciò che abbiamo difficoltà a capire; c'è comfort nel farlo, sia nella comunità medica che nella comunità in generale. Non ci sono cose che valgono per tutti nella demenza. Gli esperti come Rudy Tanzi ti diranno proprio questo.


E poi, c'è la curva a campana, con alcuni che hanno una riserva cognitiva dall'aver esercitato la mente e il corpo presto nella vita. C'è anche ciò che gli esperti chiamano 'neuroplasticità', la capacità del cervello in alcuni di formare e riorganizzare le connessioni sinaptiche per periodi di tempo più lunghi rispetto ad altri.


E così, la persona che dice che sua madre è morta sette anni dopo una diagnosi, sta dicendo che, tristemente e probabilmente, la madre ha sofferto silenziosamente per un decennio o più nella paura del tabù della demenza. Probabilmente significa anche che molti medici di base semplicemente non comprendono davvero la malattia o si riferiscono ai suoi effetti devastanti.


Quando mi è stato diagnosticato il MA anni fa, due settimane dopo avere avuto la diagnosi di cancro alla prostata, ho fatto al mio medico una serie di domande sul MA e sulle complicazioni correlate. "Guarda", rispose, "non sono il tuo consigliere ...". Il commento è simile a una donna che chiede al suo medico di un nodo al seno e le viene detto di tornare l'anno dopo per ulteriori valutazioni.


La legge ora afferma che i medici di cure primarie devono dare dei consigli quando si parla di MA e altre forme di demenza, almeno hanno una migliore presa sulla malattia mentre eseguono i controlli annuali. Secondo la legge federale, i medici ora dovrebbero fare una valutazione cognitiva ogni anno per i pazienti Medicare nell'ambito della visita annuale del benessere.


Ma solo la metà dei pazienti ottengono queste valutazioni e molti dei medici che fanno una valutazione non la fanno bene. E alcuni medici non dicono nemmeno a pazienti della diagnosi di MA perché sentono, ingiustamente, che nulla può essere fatto.


UsAgainstAlzheimer sta spingendo per l'adozione di una legge federale, la legge CHANGE, che richiederebbe di fare queste valutazioni cognitive con strumenti di screening che sono migliori della semplice osservazione del medico. Ho testimoniato in suo favore al Parlamento. L'American Academy of Neurology, oltre 150 gruppi di pazienti e quattro ex chirurghi generali hanno chiesto una valutazione cognitiva annuale regolare come parte di un controllo completo di routine per gli americani over-65.


Sfortunatamente, i medici attualmente sono autorizzati a utilizzare la loro "osservazione diretta" di un paziente per farlo. Ma "l'osservazione" non è abbastanza buona. I medici delle cure primarie spesso mancano la diagnosi della demenza negli anziani per circa la metà dei casi, come dimostra la storia medica. Ciò significa meno tempo per i pazienti per pianificare il loro futuro, trovare risorse disponibili, iscriversi a uno studio clinico o per vedere se i trattamenti disponibili sono giusti per loro.


Un recente sondaggio A-List® di UsAgainstAlzheimer, con 1.435 risposte da individui a rischio, caregiver e coloro che sono interessati alla salute del cervello, ha sondato in modi edificanti le necessità della salute del cervello. Ha scoperto che solo il 42% aveva parlato con il proprio medico della salute del cervello. Purtroppo, solo un quarto (26%) di tali intervistati che hanno parlato con il proprio medico ha ricevuto una qualsiasi informazione sulla salute del cervello da portare a casa.


Non è giusto. Ci devono essere molte altre di queste conversazioni. Il MA, in effetti, è un cubo di Rubrik senza risposte facili, ma inizia con domande critiche a cui rispondere.


Come ha scritto T.S. Eliot, "la fine di tutte le nostre esplorazioni sarà arrivare dove abbiamo iniziato e conosciuto il posto per la prima volta".


Una benedizione per conoscere il posto ... e grazie per aver ascoltato.

 

 

 


Fonte: Greg O'Brien in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.