Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La demenza può colpire i bambini

Se vi dicessi che gli artigli spietati dell'Alzheimer possono raggiungere e anche colpire i bambini, sono abbastanza sicuro che mi guardeste con stupore, con espressioni sia di smarrimento che di dolore sul volto.

Mi dispiace di essere portatore di cattive notizie, ma è vero, ci sono migliaia di bambini in questo mondo che soffrono di demenza e ci sono molte cause per questa diagnosi tragica.


Queste sono solo alcune delle malattie che possono generare questo disturbo di memoria: malattia di Niemann-Pick di tipo C, malattia di Huntington giovanile, malattia di Alexander, la malattia di Batten, demenza frontotemporale e malattie metaboliche. Altre cause possono derivare da infezioni, lesioni cerebrali o tumori e avvelenamento.


La demenza è generalmente considerata una caratteristica delle persone nelle ultime fasi della loro vita. Spesso sentiamo parlare di anziani che dimenticano il nome dei propri figli. Potete immaginare lo sconvolgimento emotivo che avviene quando i bambini dimenticano chi sono i propri genitori? Purtroppo i loro problemi cominciano a partire anche prima che ciò inizi ad accadere.


Di solito il tutto inizia con segnali che stanno avendo difficoltà di apprendimento. A volte sembra addirittura che non abbiano alcun concetto di tempo. Essi fanno anche grandi battaglie per trovare le parole giuste da dire, con conseguente rischio di avere problemi comportamentali. Sbalzi d'umore, scoppi emotivi e depressione sono tutti comportamenti comuni.


La malattia di Niemann-Pick di tipo C è anche conosciuta come Alzheimer dell'Infanzia. Il fatto che questa malattia sia piuttosto rara la rende spesso non riconosciuta da molti professionisti sanitari ed è di solito erroneamente diagnosticata. La malattia è caratterizzata da un accumulo di lipidi cellulari in parti del corpo come il cervello, fegato e milza. (I lipidi sono definiti di massima come molecole idrofobiche o anfifiliche). I sintomi gravi di questa malattia sarebbero difficilmente sopportabili anche per un adulto, figuriamoci per un bambino. Alcuni di questi sintomi sono: difficoltà di deglutizione (che in genere porta ad un tubo di alimentazione per gastrostomia), perdita di abilità motorie, tremori, convulsioni, problemi respiratori, disturbi del sonno, sguardo paralizzato, e demenza.


Ho parlato con una donna il cui figlio ha tutti i sintomi elencati. Ha iniziato a mostrare segni di demenza nel lontano tempo della scuola materna. Ora ha 20 anni e tutti i suoi sintomi sono molto avanzati. Non ha mai avuto una diagnosi appropriata dai medici e la famiglia è in attesa dei risultati di alcuni test genetici, fatti circa quattro mesi fa. Non riesco a immaginare la tortura dell'attesa dei risultati per quasi l'intero ciclo di vita il loro figlio.


Purtroppo ci sono molti genitori che affrontano le stesse difficoltà di queste persone. La demenza è già abbastanza impegnativa da diagnosticare negli adulti, ma quando si tratta di bambini, la maggior parte dei medici propendono per qualsiasi altro disturbo, ma non quello cognitivo.


L'altro aspetto spiacevole è che qui negli Stati Uniti ci sono solo alcuni laboratori che fanno test genetici biochimici, la Mayo Clinic è uno dei più grandi. Questa è il motivo per cui questi genitori sconvolti percepiscono il tempo di attesa come una vita. E' devastante il tormento di essere costretti a sedersi ed aspettare di scoprire di che cosa è malato il figlio prezioso di una persona, a volte per anni. Molte volte la diagnosi sarà un colpo duro e brutale, ma non conoscerla può essere altrettanto minaccioso.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
LeBlanc1006 AL.IMGScritto da Gary Joseph LeBlanc, per un decennio il caregiver primario di suo padre dopo la diagnosi di Alzheimer.

Pubblicato in HernandoToday il 23 Agosto 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)