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I gas di scarico delle auto causano la demenza? I pericoli dell'inquinamento atmosferico

Lo shopping di Natale è senza dubbio stressante, ma chi sa che potrebbe dare un attacco di cuore? Questo mese, gli scienziati hanno avvertito che i livelli di inquinamento dell'aria sono così alti in Oxford Street [strada di Londra] che anche passarci due sole ore può causare un notevole irrigidimento delle arterie.


Nelle persone predisposte, questo può causare dei blocchi che, tagliando l'afflusso di sangue al cuore, portano ad un attacco di cuore. Gli effetti sulle arterie durano per 24 ore dopo l'esposizione e sono stati rilevati sia nelle persone con condizioni di salute già esistenti che in volontari sani.


E' l'ultimo di una raffica di segnalazioni che avvertono dei pericoli dell'inquinamento atmosferico. L'esposizione ai fumi delle fabbriche e dei veicoli, in particolare dei motori diesel, è ormai ampiamente assodato che ha effetti sia immediati che a lungo termine sul corpo. Scienziati del King College di Londra, hanno anche avvertito questa settimana che le stufe a legna contribuiscono a produrre livelli nocivi di inquinamento atmosferico.


Le cifre del governo mostrano che 28.000 morti ogni anno nel Regno Unito sono legate all'aria contaminata - in gran parte a causa dei problemi cardiaci e polmonari e del cancro. Proprio la scorsa settimana, un gruppo di parlamentari ha chiesto che le linee guida di pianificazione siano modificate in modo che scuole e case di cura non possano più essere costruite vicino ai punti caldi dell'inquinamento.


"Anche se l'inquinamento è invisibile, può essere tossico per il corpo umano", dice Jonathan Grigg, professore di medicina pediatrica respiratoria e ambientale alla Queen Mary University of London. "Stiamo vedendo molti effetti, più ci guardiamo, più ne troviamo. Può peggiorare le condizioni esistenti e può avere un ruolo nel preparare lo sviluppo di nuove condizioni. Stiamo scoprendo che esserne esposti nel grembo materno, o durante l'infanzia, può compromettere lo sviluppo dei polmoni. Quella impronta si porta per tutta la vita e aumenta il rischio di problemi come l'asma".


Colpevoli sono delle minuscole particelle di carbonio, presenti nell'aria inquinata, provenienti da emissioni del traffico o di fabbriche, note come PM10, e più ancora PM2,5. Si tratta di particelle larghe meno di 10 o 2,5 micron (milionesimi di metro). Quando respiriamo, il muco nelle vie aeree trattiene la polvere e le sostanze inquinanti per impedire loro di entrare nel corpo. Ma le PM10 e le PM2,5 sono così piccole che superano questo sistema di filtraggio.


Le città sono le aree in cui i livelli di inquinamento tendono ad essere più alti, ma anche chi vive in campagna può esserne influenzato, se vive o lavora vicino a una strada trafficata.


E, anche se gli esperti ritengono che il passo più importante sia ridurre l'uso dell'automobile, ci sono misure che si possono adottare per ridurre al minimo l'impatto: ad esempio, prendere strade secondarie invece di quelle principali quando è possibile - soprattutto se si dispone di una patologia del cuore o dei polmoni - e durante i mesi estivi evitare di correre o andare in bicicletta nel pomeriggio quando i livelli di inquinamento sono più alti.


Ora vediamo i problemi legati l'aria che respiriamo ...

 

L'ARIA SPORCA PROVOCA LE RUGHE

L'aria urbana inquinata accelera l'invecchiamento della pelle del 10 per cento. Uno studio di 200 donne di Pechino ha scoperto che, indipendentemente dallo stile di vita e dai regimi di igiene, quelle che vivevano nei quartieri più inquinati avevano più danni e infiammazioni alla pelle, che accelera la formazione di rughe.


"Gli inquinanti sembrano aggravare l'effetto dei raggi UVA [il componente della luce del sole che provoca le rughe], provocando infiammazione alla pelle", dice Bav Shergill, consulente dermatologo e amministratore della British Skin Foundation. "Questo danneggia il collagene, che mantiene l'integrità strutturale della pelle. Perderli è un po' come perdere l'imbottitura di un materasso. Rende la pelle flaccida e vecchia".


L'inquinamento atmosferico è stato collegato anche al melasma, le macchie marroni presenti sul viso. Questo è più comune nelle donne ed è guidato dagli ormoni estrogeni, ma i raggi UVA contaminati dall'inquinamento possono peggiorare il problema.


L'inquinamento può anche peggiorare l'infiammazione nelle persone con eczema. Il Dr Shergill consiglia di mantenere una buona routine di pulizia, e mantenere la pelle idratata.

 

PUÒ CAUSARE UN ATTACCO DI CUORE OGNI 50

Gli effetti dell'inquinamento atmosferico sul cuore sono ben assodati. Per quelli che hanno patologie esistenti (come le malattie cardiache), respirare l'aria molto inquinata può scatenare attacchi di cuore e anomalie nel ritmo, chiamate aritmie. Un attacco di cuore su 50 che porta al ricovero in un ospedale di Londra può essere provocato dall'inquinamento atmosferico, secondo uno studio del St George's Hospital, a sud di Londra.


"Quando le piccole particelle di carbonio arrivano nei polmoni, innescano una risposta infiammatoria che rilascia sostanze chimiche nel sangue, aumentandone la viscosità", dice Jon Ayres, professore di medicina ambientale e respiratoria all'Università di Birmingham. "Se le arterie sono già ridotte, questo aumenta il rischio di attacco di cuore, in quanto può causare coaguli di sangue".


Uno studio dello scorso anno effettuato all'Università di Edimburgo ha scoperto che anche solo un piccolo aumento dei livelli di inquinamento (una parte per miliardo) è sufficiente ad aumentare il numero di eventi avversi e di decessi di persone con insufficienza cardiaca, in cui il cuore non riesce a pompare sangue in tutto il corpo come dovrebbe.


Alcuni dati suggeriscono che l'inquinamento atmosferico è anche legato all'insorgenza dell'insufficienza cardiaca, dice il professor Grigg. "Questo suggerisce che non è importante solo quello che succede nelle ultime 24 ore di una persona a rischio: l'inquinamento atmosferico ha la capacità di influenzare il sistema cardiovascolare a lungo termine".

 

LO SMOG INVECCHIA IL CERVELLO

Alcuni studi suggeriscono che l'inquinamento potrebbe avere effetti sul cervello, tra cui l'accelerazione del declino cognitivo e la perdita di memoria. Uno studio del 2012 su quasi 14.000 adulti americani over-50 ha scoperto che coloro che vivono in aree con alti livelli di particelle inquinanti sottili nell'aria (il tipo associato ai motori dei veicoli) hanno ottenuto punteggi peggiori nei test sulla funzionalità cognitiva.


Il legame è rimasto anche dopo aver tenuto conto di fattori quali l'età, il fumo e le condizioni respiratorie e cardiovascolari. I ricercatori della University of Southern California hanno detto che la differenza tra questo gruppo e coloro che vivono in zone con aria più pulita equivale all'invecchiamento di tre anni.


Un altro studio su 20.000 donne di Chicago ha concluso che chi vive in una zona inquinata è legato ad un calo più veloce della memoria e della capacità di pensiero. "C'è una teoria sull'Alzheimer e l'inquinamento", dice il professor Ayres. "Ma gli studi sono lungi dall'essere conclusivi, e non è ancora chiaro come gli inquinanti possono raggiungere il cervello. Sappiamo che quando vengono inalati, possono teoricamente entrare nei nervi olfattivi del naso e andare dritti al cervello, ma non sappiamo se questo è vero in relazione all'Alzheimer".

 

LA MINACCIA DEL DIABETE INFANTILE

Uno dei risultati più sorprendenti dello studio sull'inquinamento atmosferico è stato un collegamento al diabete di tipo 2. Nel 2012, uno studio della Boston University ha scoperto che le donne che hanno vissuto in aree con alti livelli di ossidi di azoto e particelle PM2,5 hanno più probabilità di avere la pressione alta e il diabete di tipo 2.


Nel frattempo, scienziati di Monaco di Baviera hanno scoperto che i bambini che vivono in aree inquinate hanno probabilità significativamente maggiori di sviluppare a dieci anni una resistenza all'insulina, un precursore del diabete di tipo 2. I ricercatori hanno suggerito che questo potrebbe dipendere dall'infiammazione nel corpo causata dalle cellule che reagiscono alle particelle di inquinamento atmosferico.


Un'altra teoria è che i bambini esposti ai fumi nel grembo materno tendono a nascere più piccoli, e il peso basso alla nascita è noto per aumentare il rischio di diabete di tipo 2.

 

CANCRO: LA PROVA

Nel 2013, l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro - parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità - ha classificato l'inquinamento atmosferico come cancerogeno. Non solo ha trovato che innesca malattie nei polmoni, il gruppo ha anche scoperto un legame con il cancro della vescica.


Circa 10.000 persone ricevono questa diagnosi nel Regno Unito ogni anno, e la condizione è associata con forza al fumo, spiega Nick James, professore di oncologia clinica alla Warwick Medical School. "Una volta che abbiamo inalato una tossina, è lavoro dei reni eliminarla dal corpo. L'urina concentra queste tossine, così i reni e l'intero sistema urinario, compresa la vescica, è esposto a concentrazioni più elevate di loro rispetto ad altre parti del corpo".

 

DANNEGGIA I POLMONI GIOVANI PER TUTTA LA VITA

L'inquinamento atmosferico può peggiorare i sintomi dei pazienti con asma, enfisema e bronchite. I ricoveri in ospedale per attacchi di asma aumentano nei giorni di alto inquinamento. Tuttavia, gli scienziati ora ritengono che l'inquinamento atmosferico possa effettivamente indurre lo sviluppo iniziale di tali condizioni.


L'analisi degli studi ha concluso che c'è una maggiore incidenza e prevalenza di asma tra i bambini che vivono in prossimità di strade trafficate. "Ci sono prove solide che l'esposizione cumulata all'inquinamento atmosferico durante l'infanzia risulti in una funzione polmonare ridotta", dice Alastair Lewis, professore di chimica atmosferica all'Università di York. E l'effetto è permanente. "Anche se ci si sposta in campagna non sarà possibile migliorare".


Questo perché i polmoni raggiungono la loro capacità di picco a 18 anni. Dopo di che c'è un inevitabile declino, ma se i polmoni non hanno raggiunto la loro condizione ottimale c'è meno riserva per il declino, il che significa un rischio maggiore di malattie come l'asma.

 

RIDUCE LA FERTILITA' MASCHILE

Uno studio del 2008 ha valutato i tassi di fecondazione del seme di donatore prelevati nell'Alta Slesia, la regione più inquinata della Polonia, li ha confrontati con il resto del paese e ha trovato un numero significativamente minore di gravidanze. I ricercatori hanno ipotizzato che potrebbe dipendere dagli elevati livelli di inquinamento dell'aria.


Un altro studio, nella Repubblica Ceca, ha dimostrato che il DNA nello sperma degli uomini giovani è più frammentato durante l'inverno, quando l'inquinamento dell'aria è molto più alto a causa della combustione del carbone.


Tuttavia, il dottor Allan Pacey, esperto di fertilità all'Università di Sheffield, aggiunge: "Gli studi hanno mostrato i problemi degli uomini che trascorrono gran parte del loro tempo su una strada trafficata (come i casellanti dell'autostrada), quindi non penso che la popolazione generale dovrebbe essere troppo preoccupata".

 

 

 

 

 


Fonte:  Chloe Lambert in DailyMail (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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