Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Parlare in modo diverso a una persona con demenza

Se ti stai prendendo cura di una persona con Alzheimer o con un'altra forma di demenza, avrai notato che, con il peggioramento della condizione, si deteriora anche la sua capacità di iniziare o partecipare alle conversazioni; di capire ed elaborare le informazioni; e di comunicare desideri, esigenze e bisogni.


I cambiamenti del comportamento, come la dimenticanza e la confusione, i cambiamenti di umore, la frustrazione o la rabbia, sono spie che è arrivata la fase 'moderata' della demenza .


Sono anche spie che dicono che è necessario cambiare il modo di comunicare e interagire con la persona cara.


L'assistente sociale professionale Crystal Wallace, vicedirettrice del programma diurno per adulti del Benjamin Rose Institute on Aging dice:

"I modi vecchi non funzioneranno più, e quindi dipende dal caregiver cambiare il modo di comunicare - il comportamento, l'atteggiamento, l'approccio - per soddisfare le esigenze mutate di comunicazione di una persona cara".

"Non pensare che questa sia manipolazione. Consideralo un dare un ambiente positivo e di sostegno, dove si sente a proprio agio e può avere, e avrà, buone esperienze".

 

Parlare senza parole

Probabilmente il cambiamento più importante dei caregiver è nel loro linguaggio del corpo.

"La comunicazione non verbale (un sorriso aperto e accogliente, un tocco gentile e rassicurante, nessuna smorfia quando dice qualcosa di inappropriato) è molto importante in questa fase", dice la Wallace. "E non migliora solo la comunicazione. Dal momento che può essere l'unica 'comunicazione' che capisce, essa rassicura una persona cara, conferma chi è, e la fa sentire amata".

Anche ascoltare musica o partecipare ad attività (disegno, lavoro a maglia, sfogliare album di foto) sono risorse potenti di comunicazione. "Questi tipi di attività", spiega la Wallace, "possono contribuire a calmare ed a rassicurare perché c'è un attaccamento ai ricordi di momenti felici".

 

Promuovere esperienze positive

La comunicazione non verbale funziona quasi in ogni ambiente, dice la Wallace, ma funziona meglio quando si è entrambi in un ambiente meno stimolante e più tranquillo: "Chiudere una porta, spostare le sedie in un angolo più tranquillo della stanza, o spegnere il televisore renderà più facile per entrambi 'essere presenti' e rendere positiva la comunicazione e le esperienze".


Per contribuire a creare queste esperienze positive, la Wallace condivide i seguenti suggerimenti:

  • Avvicina la persona sempre dal davanti e, se possibile, stabilisci un contatto visivo.
  • Entra nel mondo del tuo caro, perché non ha la possibilità di entrare nel tuo.
  • Sii consapevole dei suoi segnali non verbali, come le espressioni facciali, il linguaggio del corpo, i livelli di ansia.
  • Non avere fretta a fare le cose. Rallenta il discorso, dai molto tempo per le risposte, usa i movimenti e sii paziente.
  • Limita le opzioni per incoraggiare il processo decisionale. Ad esempio: "Vuoi andare a mangiare fuori stasera nel ristorante A o B?" piuttosto che "Dove vuoi mangiare stasera?"; oppure "Vuoi indossare il vestito verde o quello blu?" piuttosto di "Che cosa vuoi indossare?".
  • Se bisogna prendere decisioni, fare domande per ottenere risposte semplici, "si" o "no".
  • Se stai chiacchierando, attieniti ai temi del passato, come la famiglia, gli animali domestici, i viaggi o un lavoro precedente.


E, infine, tieni presente che, quando una persona cara ha la demenza, di solito non è l'unica condizione medica che influisce sulla sua capacità di comunicare. "C'è tutta una serie di condizioni mediche che contribuiscono ai problemi di comunicazione", spiega la Wallace, "ma le tre peggiori sono le perdite dell'udito e della vista, e l'artrite".

Cerca di capire come le condizioni mediche specifiche del tuo caro possono influenzare la sua capacità di comunicare.

 

 

 


Fonte: Eileen Beal/Benjamin Rose Institute on Aging in NextAvenue (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.