Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Importanti ricercatori di Alzheimer chiedono azioni unitarie per sconfiggere la malattia


Per vincere la sfida contro l'Alzheimer e le altre forme di demenza, è necessario uno sforzo concertato e un impegno economico a lungo termine, secondo un nuovo rapporto redatto da ricercatori internazionali di primo piano del settore.


La rivista Lancet Neurology dedica tutto il numero di aprile a una panoramica dettagliata e alle raccomandazioni su come dovrebbe essere organizzata in futuro l'assistenza al paziente di Alzheimer e di altre forme di demenza, così come la ricerca di base e quella clinica.


Il rapporto è stato presentato a un simposio organizzato dal Parlamento europeo a Bruxelles il 15 marzo, durante la Settimana del Cervello 2016.


Il rapporto completo è il risultato finale della Commissione di Neurologia di Lancet, guidata dal professor Bengt Winblad, del Centro Ricerca Alzheimer del Karolinska Institutet in Svezia. Questa commissione è stata avviata dai redattori di Lancet e costituita con l'obiettivo di fornire raccomandazioni e informazioni degli esperti ai politici e ai responsabili della politica sanitaria sull'Alzheimer e sulle demenze correlate.


Più di 30 ricercatori di primo piano a livello internazionale hanno collaborato alla relazione lunga 78 pagine, che ha individuato una serie di sfide che devono essere affrontate per ridurre l'onere della demenza.


"Abbiamo bisogno ora che i politici si rendano conto che questo è un problema crescente che già costa alla società una enorme quantità di denaro", dice il professor Bengt Winblad. "Abbiamo bisogno di investimenti nella ricerca in tutti i settori coinvolti in questa malattia, per trovare farmaci migliori, ma anche per migliorare la cura compassionevole e la prevenzione".


L'Alzheimer è la forma più comune di demenza e rappresenta circa il 60 percento dei casi. Il fattore di rischio più importante è l'età e l'aumento delle aspettative di vita, per cui si prevede che il numero di persone con demenza non potrà che salire. Si stima che nel 2015 ci fossero quasi 47 milioni di persone nel mondo con la malattia; entro il 2030, il numero dovrebbe raggiungere i 75 milioni e i 131 milioni per il 2050. Attualmente non c'è alcun trattamento che possa effettivamente arrestare o invertire la malattia.


Il rapporto della Lancet Neurology Commission ne discute l'economia sanitaria, l'epidemiologia, la prevenzione, la genetica, la biologia, la diagnosi, il trattamento, la cura e l'etica. La Commissione auspica che le agenzie governative pubbliche formino grandi collaborazioni multinazionali con centri accademici e aziende farmaceutiche per distribuire risorse di capitale e condividere il rischio.


"Per sconfiggere l'Alzheimer, e le altre forme di demenza, sono necessarie azioni unitarie, non solo nell'ambito della ricerca, ma anche all'interno dell'arena politica, a tutti i livelli", dice il professor Winblad. "La mia speranza è che il nostro lavoro possa stimolare una maggiore collaborazione nazionale e internazionale".


Gli autori di questo rapporto (elencati nei riferimenti qui sotto) sono ricercatori provenienti da Svezia, Francia, Regno Unito, Australia, Danimarca, Canada, Svizzera, Italia, Lussemburgo, Stati Uniti, Germania e Olanda.

 

 

 


Fonte: Karolinska Institutet (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Bengt Winblad, Philippe Amouyel, Sandrine Andrieu, Clive Ballard, Carol Brayne, Henry Brodaty, Angel Cedazo-Minguez, Bruno Dubois, David Edvardsson, Howard Feldman, Laura Fratiglioni, Giovanni B Frisoni, Serge Gauthier, Jean Georges, Caroline Graff, Khalid Iqbal, Frank Jessen, Gunilla Johansson, Linus Jönsson, Miia Kivipelto, Martin Knapp, Francesca Mangialasche, René Melis, Agneta Nordberg, Marcel Olde Rikkert, Chengxuan Qiu, Thomas P Sakmar, Philip Scheltens, Lon S Schneider, Reisa Sperling, Lars O Tjernberg, Gunhild Waldemar, Anders Wimo, Henrik Zetterberg. Defeating Alzheimer's disease and other dementias: a priority for European science and society. The Lancet Neurology, 2016; 15 (5): 455 DOI: 10.1016/S1474-4422(16)00062-4

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)