Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le capsule di detersivo sono un rischio mortale nella demenza

In passato, il problema delle capsule di detersivo riguardava prevalentemente i bambini che giocavano con gli oggetti o li confondevano per caramelle. Nuovi rapporti mostrano che i bambini non sono gli unici soggetti a rischio di incidenti correlati alle capsule di detersivo liquido, ma anche gli anziani con demenza.

 

Incidenti che coinvolgono le capsule di detersivo

Si è scoperto che una donna di 87 anni del Texas deceduta in maggio, è morta due giorni dopo aver ingerito due capsule di detersivo. Purtroppo, la morte della donna anziana è l'ottavo caso che coinvolge le capsule di detersivo.


Fin dalla loro introduzione nel mercato, le persone si sono preoccupate dei loro potenziali pericoli a causa del formato allegro, disponibile in diversi colori. In effetti i bambini sono stati le prime vittime. Solo da gennaio 2013 a dicembre 2014, i Centri Controllo Veleni degli Stati Uniti hanno ricevuto 62.254 rapporti relativi ai detersivi per lavanderie e lavastoviglie, il 60 per cento dei quali era collegato alle capsule di detersivo.


Le capsule sono state introdotte sul mercato nel 2012 e in questi 5 anni di presenza negli scaffali sono stati segnalati 8 casi di morte per ingestione del prodotto, due dei quali erano bambini, mentre gli altri 6 erano anziani con demenza, compresa Edith, la donna che è morta in maggio.


Non sorprende che sei delle otto morti che coinvolgono le capsule siano collegate alla P&G (Procter & Gamble), l'azienda che ha lanciato i Tide Pods nel 2012. "Siamo consapevoli delle ingestioni accidentali legate alle nostre capsule di detersivo liquido tra gli adulti con demenza già diagnosticata", ha dichiarato Elizabeth Kinney, responsabile della comunicazione della P&G per il Nord America.

 

Rischi mortali per gli anziani con demenza

La confusione è uno dei segni distintivi della demenza, e le capsule colorate che si trovano in giro per casa sono un pericolo per loro. Questo è particolarmente grave per loro perché, come i bambini, le persone con demenza sono talvolta inclini a mettere le cose in bocca. Non aiuta neanche che loro possono raggiungere più cose dei bambini.


Nel caso di Edith, si è saputo che aveva già confuso diversi oggetti per caramelle. Questa sesta morte di un paziente affetto da demenza dimostra che non sono solo i bambini ad essere vulnerabili ai pericoli letali posti dalle capsule di detersivo.

 

Ridurre il pericolo

Sia che tu abbia bambini, sia che ti occupi di una persona cara con demenza, è molto importante tenere queste capsule di detersivo in un luogo non facilmente raggiungibile. In realtà si dovrebbe togliere dalla vista qualsiasi prodotto di pulizia che possa assomigliare dall'esterno a una cosa commestibile.


Inoltre, un consiglio sarebbe quello di tenere gli articoli nella loro confezione originale in modo da ridurre la confusione, e separarli completamente dal luogo dove sono conservati i cibi.


Diversi produttori di capsule di detersivo hanno modificato la confezione. Nel 2015 hanno anche reso volontariamente l'imballaggio più difficile da rompere e hanno aggiunto una sostanza che rende amara la pellicola esterna.


Nonostante questo, il caso di Edith dimostra che c'è ancora spazio per migliorare. Per questo tenere sicura la nostra casa, e tenere conservati correttamente i prodotti di pulizia che usiamo, sono i primi passi da fare come consumatori di questi prodotti.

 

 

 


Fonte: Athena Chan in Tech Times (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)