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Acqua nel cervello può portare a demenza

Caro dottor Donohue • A mia madre di 83 anni è stato detto che ha l'idrocefalo. Ha difficoltà a camminare. Il suo medico vuole che le venga drenato liquido dalla testa. Mi puoi dire per favore la tua opinione sull'idrocefalo? — K.

Risposta • La parola idrocefalo (acqua nel cervello) porta i pensieri della gente alla condizione infantile in cui troppo liquido cerebrospinale intasava i ventricoli del cervello (caverne cave) e causando allargamento della testa. L'equivalente adulto di quel problema si chiama idrocefalo a pressione normale (NPH).

Il NPH si verifica a qualsiasi età, ma succede soprattutto a quelli di età superiore ai 60 anni. Ha tre segni distintivi piuttosto progressivi: difficoltà a camminare, perdita di controllo delle urine e disturbi della memoria e del pensiero. Tipicamente, le persone colpite camminano con piccoli passi e hanno difficoltà a sollevare i piedi da terra, sembra che i piedi sono incollati sul posto. La perdita di controllo della vescica è un problema che si sviluppa dopo l'apparizione di quello del cammino.

I cambiamenti mentali includono perdita di ogni interesse per quello che sta succedendo, incapacità di mantenere la concentrazione, difficoltà ad esprimere i pensieri e perdita di memoria. Può essere scambiato per Alzheimer.

Una TAC o una risonanza magnetica mostrano i ventricoli allargati e un restringimento del cervello. Una volta che i medici hanno le prove che una persona soffre di NPH, spesso drenano una piccola quantità di liquido spinale attraverso una puntura lombare. Questo corregge temporaneamente molti dei problemi di cui sopra.

Quando la diagnosi è certa, drenare in modo permanente il liquido in eccesso dalle caverne del cervello determina un miglioramento permanente fino al 60 per cento dei pazienti. Un tubo di plastica sottile chiamato "shunt" è inserito nei ventricoli pieni di liquido del cervello, e l'altra estremità del tubo è inserito nell'addome. Questo procedimento impedisce al liquido cerebrospinale di riempire eccessivamente i ventricoli cerebrali. Tua madre potrebbe trarre beneficio da questo.

 

 

 


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Pubblicato in STLToday.com il 19 settembre 2011Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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