Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gestione documentale e amministrativa è parte essenziale del caregiving

Cara Carol: Visito diverse volte alla settimana mio padre in una struttura di vita assistita e mia mamma in una di cura della memoria. Sono ragionevolmente felici date le loro sfide sanitarie e sono attivi e ben assistiti. Gestisco la loro assistenza sanitaria, comprese le prescrizioni, e li accompagno ai loro appuntamenti medici. Inoltre, mi prendo cura delle loro finanze, comprese le assicurazioni e le tasse.

Eppure, quando la mamma chiede perché non resto di più con lei quando la visito, o mio fratello chiede perché non trascorro delle ore ogni giorno con ciascuno dei nostri genitori, mi sento colpevole. È difficile da spiegare agli altri quanto tempo richiede, e quanto emotivamente usurante sia la combinazione tra le visite e gli aspetti amministrativi del caregiving. Ho un matrimonio, dei figli e un lavoro che richiedono tutti il mio tempo. Sento semplicemente di non poter fare di più, ma non riesco a scuotere via la colpa. - TL.

 

Cara TL: Qualcosa che spesso si perde nelle discussioni di caregiving è il tempo sostanziale che serve per fare il lavoro amministrativo coinvolto nel fornire assistenza.


Anche solo il lavoro con le strutture e le compagnie assicurative è molto. Aggiungi la gestione delle cure mediche dei tuoi anziani, le visite dai medici, il monitoraggio dei farmaci e la messa in discussione di quelli per cui è necessario, la gestione delle bollette e delle tasse ... accidenti! Ci sono passata. Questa è una quantità sostanziale di tempo.


Ciò che è importante è che i tuoi genitori siano ragionevolmente contenti e curati. È improbabile che tua madre ricordi le tue spiegazioni, quindi essendo così difficile difenderti, potrebbe essere preferibile lasciar perdere. Dille che la ami, dalle un abbraccio e falle sapere che tornerai presto.


Per quanto riguarda la critica di tuo fratello, ti suggerirei di dirgli che ti piacerebbe davvero passare più tempo con i tuoi genitori, quindi il tuo nuovo piano è che lui si prenda in carico la gestione sia finanziaria che sanitaria. Una delle due cose accadrà: potrebbe accendersi una lampadina e si scuserà e offrirà di aiutarti dove può, oppure si arrampica sugli specchi accampando scuse sul perché non può farlo.


Ad ogni modo, avrai ottenuto qualcosa. Aiuterà se può almeno a gestire le finanze, l'assicurazione e le tasse, ma se non può o non lo vuole fare, ci saranno meno probabilità che ti critichi e potrebbe anche diventare emotivamente più solidale.


Sembri avere la logistica e i servizi in mano. Sia gli aspetti delle visite che quelli amministrativi sono importanti e stai facendo del tuo meglio in ciascuna di queste aree. Non è necessario sentirsi in colpa per non passare delle ore con ogni genitore. Sono ragionevolmente felici di ricevere una buona assistenza. Li stai vedendo regolarmente per assicurarti che stiano andando così come ci si aspetta. È davvero abbastanza.


Ricorda che la parte amministrativa del caregiving è preziosa e necessaria come le visite, e spesso solo i familiari possono farlo. Sei una fantastica caregiver, TL. Spero solo che tu possa fare alcune pause di tanto in tanto, in modo che la tua salute non si danneggi irreparabilmente.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.