Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sostituire il termine 'caregiver' con 'partner di cura' aiuta a preservare la dignità

Cara Carol: mia madre, cognitivamente acuta e indipendente, è sana a parte una degenerazione maculare iniziale. Ha tranquillamente rinunciato alla guida e usa spesso i viaggi condivisi per spostarsi. La mamma accetta volentieri che la porto ai suoi trattamenti per gli occhi e ad altri appuntamenti medici, ma si arrabbia quando il personale della clinica determina automaticamente che sono la sua 'caregiver', perciò loro parlano con me piuttosto che con lei. Capisce che non intendono offenderla, ma vuole essere vista come indipendente anche se a volte ha me di fianco. Come ti avvicini a questo? - PA

 

Cara PA: Purtroppo, questo succede a molti anziani che escono accompagnati da un familiare o un amico. La maggior parte del personale medico è a corto di tempo, quindi se vede una persona che potrebbe essere un caregiver, molti saltano alla conclusione che questa persona offre il percorso più veloce verso le informazioni. È sbagliato, ovviamente, poiché anche se la cognizione del paziente è gravemente compromessa, tutti dovrebbero essere trattati con cortesia. La rabbia di tua madre non è altro che naturale.


Detto questo, ha ragione che la maggior parte delle persone non intende ignorarla. Quando succede, puoi dire loro gentilmente che sei lì come sostegno di tua madre, ma lei risponderà alle domande. Un sorriso non fa mai male.


L'approccio di tua madre alle sue sfide della vista mi ricorda il mio vicino Joe che era profondamente sordo. Quando lo portavo fuori, tenevo un blocchetto degli appunti per scrivere ciò che la gente diceva. Ho notato come alcune persone fossero pazienti e persino ammiravano mentre aspettavano che Joe leggesse i miei appunti e la risposta.

Joe era spiritoso e leggermente irascibile, così tante persone che abbiamo incontrato si allontanavano con un sorriso. Però, alcuni lo accettavano meno. Notando che era sordo, presumevano che non potesse pensare o prendere decisioni. Essere partner di Joe è stata una buona formazione per me mentre i miei parenti più anziani sviluppavano problemi di salute e avevano bisogno del mio aiuto. La dignità dovrebbe sottendere tutte le cure.


Hai detto che tua madre è cognitivamente acuta, quindi questo potrebbe essere un buon momento per voi due di discutere il significato del termine 'partner di cura'. 'Partner' (socio, compagno, collega) descrive accuratamente il tuo ruolo nelle sue cure e preserva la sua autonomia.


Sei lì per aiutare quando è necessario, ma lei è responsabile. È un modo rispettoso di guardare una relazione come la tua, e uno con cui potrebbe sentirsi più a suo agio. Fare così ora, dovrebbe aiutare a facilitare il modo in cui richiederà inevitabilmente più assistenza.


In difesa del personale medico, oltre ad essere occupato, spesso deve ottenere informazioni dal caregiver/partner. Questo può accadere con la perdita di memoria precoce o semplicemente perché alcune persone diventano nervosi e smemorati agli appuntamenti medici. Ho scelto di gestire queste situazioni con tatto poiché, come la maggior parte delle cose nella vita, bilanciare la gentilezza con la fermezza può portare risultati senza sminuire gli altri.


Sei già una meravigliosa partner di cure per tua madre, PA. Continua a mettere la sua dignità in prima linea. Questo è ciò che merita.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)