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Risultati contrastanti sull'effetto del Gingko Biloba per la demenza

Gingko BilobaGingko BilobaDr. David Juan: Cercando di approfondire l'utilizzo di ginkgo biloba e acetil-L-carnitina contro l'Alzheimer, ho avuto risultati contrastanti.

E' meglio informarsi prima di investire speranze negli integratori.

ACETIL-L-CARNATINA
L'acetil-L-carnitina è un amminoacido che si trova in natura. Gli studi su animali hanno trovato che aumenta la produzione di energia nelle cellule nervose, protegge le cellule nervose dalle tossine, mantiene il numero di recettori sulle cellule nervose e aumenta la disponibilità di acetilcolina. Negli ultimi 30 anni, ci sono stati molti studi sugli effetti dell'acetil-L-carnitina nella memoria dei pazienti con demenza. I risultati sono stati variabili.


In una meta-analisi di 21 sudi in doppio cieco controllati con placebo, 499 pazienti con decadimento cognitivo lieve o Alzheimer hanno assunto per 3/12 mesi da 1,5 a 3,0 grammi di acetil-L-carnitina al giorno, rispetto al placebo. I risultati hanno mostrato che l'acetil-L-carnitina migliora le funzioni cognitive dei pazienti con decadimento cognitivo lieve, e ha impedito il deterioramento cognitivo. Questo effetto è stato osservato per la prima volta al terzo mese di trattamento.


Una dose tipica di acetil-L-carnitina è da 1.000 a 3.000 milligrammi (mg) al giorno. Gli effetti avversi più comuni sono mal di stomaco, nausea e diarrea. Anche se la meta-analisi ha mostrato effetti benefici, c'è un numero uguale di studi che non hanno mostrato alcun beneficio. Studi precedenti positivi hanno usato solo un piccolo numero di pazienti affetti da Alzheimer trattati per un breve periodo di tempo, e il progetto degli studi era discreto o scarso. Eppure, la maggior parte degli studi mostrano chiaramente che gli adulti sotto i 65 anni affetti da demenza lieve sono quelli che beneficiano del trattamento con acetil-L-carnitina. Abbiamo bisogno di studi migliori prima di poter consigliare pienamente l'uso di acetil-L-carnitina nella demenza.

 

GINKO BILOBA
Negli studi su animali, il ginkgo biloba aumenta il flusso sanguigno al cervello e ha proprietà antiossidanti per proteggere le cellule del cervello dallo stress ossidativo. Gli effetti del ginkgo sulle funzioni cognitive nell'Alzheimer sono state studiate ampiamente. I risultati sono contrastanti. In una meta-analisi di nove studi che hanno coinvolto 2.372 pazienti con Alzheimer o demenza che hanno ricevuto ginkgo o placebo per 12/52 settimane, quelli trattati con l'erba hanno mostrato un significativo miglioramento nelle loro funzioni cognitive rispetto a quelli trattati con placebo. Questa erba è stata ben tollerata.


Una tipica dose di ginkgo biloba è di 120 mg a 240 mg al giorno. Prestare attenzione quando il ginkgo è combinato con la vitamina E, specialmente se si stanno assumendo anticoagulanti come il warfarin. Molti studi, tuttavia, non mostrano un effetto benefico del ginkgo per la demenza. Ci sono diverse spiegazioni. L'efficacia del Gingko può dipendere dalla sensibilità della popolazione studiata. Oppure, può dipendere dalla gravità della demenza (da moderata a grave), o dalla sensibilità dello strumento utilizzato per misurare le variazioni cognitive. Potrebbe anche essere dovuto al dosaggio utilizzato.

 

 

Mentre entrambe le erbe sono promettenti, meglio sapere che l'evidenza è molto variabile. Rivolgersi sempre al proprio medico o al farmacista prima di aggiungere un nuovo integratore alla propria routine.

 

 

 

 

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Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

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Pubblicato dal Dr. David Juan in The Doctors Health Press il 28 Giugno 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

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