Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Assistenza alla demenza negli ospedali migliora con la formazione

Gli accademici e gli operatori sanitari di tutta la Greater Manchester, così come persone con diagnosi di demenza e caregiver famigliari, hanno unito le forze per elaborare un nuovo programma di formazione per il personale ospedaliero.


L'Università di Manchester e il Greater Manchester West Mental Health NHS Foundation Trust si sono uniti agli altri tre NHS Trust di Bolton, Salford, e Central Manchester per sviluppare il nuovo programma "Getting to Know Me" [=Arrivare a conoscermi] per la formazione del personale ospedaliero di assistenza alla demenza. Anche Mike Howorth e Ann Johnson, entrambi con demenza, e Brian Briggs che si é occupato della moglie, hanno lavorato con gli esperti sui materiali di formazione disponibili per essere scaricati e consultati gratuitamente.


Oltre 800.000 persone nel Regno Unito vivono con la demenza, e questo gruppo occupa in permanenza circa il 25% dei posti letto ospedalieri generali. Tuttavia, gli infermieri e l'altro personale ospedaliero non si sentono sempre sicuri di sé ed abili ad assistere questo gruppo. Il programma di formazione è stato progettato per risolvere questo problema. Esso aumenta la conoscenza, la sicurezza e le competenze nell'assistenza alle persone con demenza negli ospedali generali.


Simon Burrow, che dirige il Master in Dementia Care all'Università di Manchester e ha lavorato al programma, ha dichiarato: "Abbiamo ritenuto che coinvolgere le persone con reali esperienze personali di demenza e di assistenza ospedaliera fosse estremamente importante. Ha avuto un effetto positivo sulla realizzazione del programma di formazione e dei materiali relativi al personale e ai pazienti".


Il Professor John Keady, del Dementia, Ageing and Research Team (DART) dell'Università di Manchester, ha dichiarato: "Speriamo sinceramente di raggiungere con il programma di formazione il maggior numero di dipendenti possibili che operano nel NHS. Lavorando e apprendendo insieme, possiamo migliorare la cura per le persone affette da demenza e le loro famiglie nell'ospedale generale". Oltre 450 persone hanno completato il programma di formazione fino ad ora, e la valutazione al completamento ha mostrato un aumento della sicurezza e della conoscenza.


Kathryn Harney, dal Greater Manchester West Mental Health NHS Foundation Trust, ha dichiarato: "Valeva davvero la pena lavorare insieme per portare la ricerca e le persone con l'esperienza personale di demenza a sviluppare la formazione. L'oggetto del programma di formazione aiuterà il personale ospedaliero a trattare i pazienti con demenza come individui e a migliorare l'esperienza ospedaliera per loro e per i loro caregiver".


Il programma di formazione ha avuto anche contributi da professionisti del Bolton NHS Foundation Trust, del Salford Royal NHS Foundation Trust e del Central Manchester University Hospitals NHS Foundation Trust. Pat Graham, infermiere senior per gli anziani del Bolton NHS Foundation Trust, ha dichiarato: "E' molto importante, per l'assistenza delle persone con demenza, che tutto il personale capisca loro e come soddisfare al meglio le loro esigenze. Il programma può essere consegnato in modo molto flessibile, il che significa che si può accedere facilmente. Il nostro personale ha beneficiato molto della formazione e lo stesso è accaduto ai nostri pazienti".


Il materiale formativo del programma "Getting to know me" può essere scaricato gratuitamente da http://www.gmhiec.org.uk.

 

 

 

 

 


Fonte: Manchester University.

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)