Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


'Non sapere' della malattia è fonte di gravi conflitti nella famiglia con Alzheimer

'Non sapere' della malattia è fonte di gravi conflitti nella famiglia con AlzheimerDrea Lake ride e balla intorno al letto della casa di riposo dove vive suo marito Tyrone, al ritmo di Kool and the Gang. (Foto: Rowan Moore Gerety Northwest Public Radio)

"Ciao!", strilla Drea Lake mentre entra nella stanza del marito Tyrone. Sono sposati da più di 50 anni; Tyrone ha l'Alzheimer dal 2002 e si è di recente trasferito in una casa di cura a Seattle, dove Drea lo visita 5 giorni alla settimana.


"Vuoi la tua musica?" lei tuba. "Che ne dici di Kool and the Gang?". Tyrone è costretto a letto ora. Anche se non parla molto, ridono insieme quando Drea balla intorno al letto sulle note di 'Celebration'.


La loro devozione è palpabile. Ma Drea dice che l'insorgenza della demenza di Tyrone ha quasi rovinato il loro matrimonio. Tutto è iniziato con piccole cose: avevano famigliari a cena e condividevano del pollo insieme. Poi, il giorno dopo, Drea ricorda, "lui si è proprio arrabbiato, perché giurava che qualcuno stava mangiando il suo pollo. E sono rimasta lì fissa a chiedermi «Che diavolo sta succedendo qui?»".


Meno della metà delle persone colpite da Alzheimer sanno di avere la malattia. Anche dopo la diagnosi, 'non sapere' che si sta perdendo la memoria è uno dei tratti distintivi della malattia.


Come Drea ha poi scoperto nelle vecchie valutazioni delle prestazioni al lavoro, Tyrone ha faticato fino al pensionamento nel 2005. "Un suo amico, che lavorava con lui, ha scritto perfino le istruzioni passo-per-passo di come accendere il computer, come rispondere alle e-mail". A casa ha comprato centinaia di coltelli e li ha nascosti in giro per casa. L'accaparramento è arrivato al punto che riuscivano a malapena a aprire la porta della camera.


Ogni volta che Drea suggeriva che la sua memoria stava scemando, lui esplodeva. Ma nessuno dei due collegava i puntini. "Pensavo che fosse solo un modo di fare terribile, tipico maschile", dice ridendo. "Volevo ottenere il divorzio. Ero stanca di questo comportamento che non capivo".


Quando Drea è passata attraverso il trattamento del cancro, ha trascorso un mese in ospedale. Tyrone non è mai andato a trovarla. A un certo punto, è entrata in coma. Quando si è ripresa, il medico le ha chiesto, "Ma tuo marito è completamente fatto? Perché l'ho chiamato e gli ho detto che avresti potuto non farcela, e lui ha risposto semplicemente «Grazie mille per aver chiamato, mi faccia sapere se c'è qualcosa che posso fare», e ha riattaccato".


Anche quando Tyrone ha finalmente avuto la diagnosi, lui stesso era ancora totalmente all'oscuro dei suoi problemi di memoria. Un giorno, ha attaccato Drea per aver tentato di convincerlo a mangiare. Quando lei ha chiamato per farlo ricoverare nell'ospedale per veterani, il servizio di ambulanza l'ha portato invece in carcere.


Karin Taifour, specialista di salute mentale geriatrica di Seattle, dice: "Di solito è una crisi che necessita di un coinvolgimento esterno". La Taifour dice che il nostro ego può creare una sorta di punto cieco per la perdita di memoria. "Così molte persone quando hanno una demenza, pensano che gli altri stiano loro rubando le cose. E se ci pensate, è molto più facile per il nostro ego accettare che qualcuno ci sta prendendo le cose, piuttosto che pensare «sto perdendo la mente»".


Sandra Weintraub, psichiatra dell'Alzheimer's Disease Center della Northwestern University, paragona il declino del cervello con Alzheimer a una lampada che sfarfalla e si spegne a causa del cattivo cablaggio: "Pensiamo al cervello come a un mucchio di fili che stanno diventando difettosi. Beh, a volte quei fili si connettono e va tutto bene, e il coniuge pensa «Oh mio Dio, sto perdendo la mia mente», perché se si prende tutto alla lettera, saremmo molto fuorviati".


Una volta che Drea Lake ha scoperto la fonte dei problemi di Tyrone, dice che si è sentita in colpa per il risentimento che aveva costruito fra di loro. "Se avessi saputo che questa era l'insorgenza della demenza, probabilmente sarei andata dal dottore con lui, e avrei detto «Continua a scoppiare. Fa delle esternazioni violente. Cosa sta succedendo qui?» Sarebbe stato diverso".


Non c'è ancora una cura per l'Alzheimer, ma la Weintraub dice che la diagnosi precoce è comunque cruciale: i ricercatori stanno imparando che, se lo prendiamo abbastanza presto, possiamo minimizzare i sintomi dell'Alzheimer. E con la sua progressione, una diagnosi accurata può rendere migliore la qualità della vita.

 

Copyright 2015 Northwest Public Radio

 

 

 


Fonte: Rowan Moore Gerety in Northwest Public Radio (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.