Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il caregiver da lungo tempo può sentirsi perso alla fine del caregiving

Cara Carol: Ho trascorso gli ultimi sette anni a prendermi cura di mia madre, una sopravvissuta al cancro con molti problemi di salute collegati, così come di mio padre che aveva la demenza.

Entrambi se ne sono andati ora, e mi mancano veramente.

Non solo sono triste, ma sono sorpresa di sentirmi così persa.

A quanto pare mi sono identificata come caregiver per così tanto tempo che non so come fare una qualsiasi altra cosa.

Sono divorziata, senza figli e sono in pensione. Non avevo molto in comune con i miei amici durante il periodo di caregiving per cui ci siamo allontanati.

Ora sono qui, seduta a mani vuote e con il cuore quasi vuoto. Da dove comincio a ricostruire la mia vita? -Amanda

 

Cara Amanda: Mi dispiace che stai passando un momento così difficile. Il dolore ci può lasciare con la sensazione che tutto quello che ha un significato se ne sia andato, in particolare se tale significato è collegato a persone per le quali ci sentivamo responsabili. Non è insolito per gli ex caregiver sentirsi vuoti in termini di identità e focalizzazione.


Alcune persone che sono state caregiver per lungo tempo vogliono continuare a occuparsene anche dopo che il caregiving personale è finito. Questi individui spesso danno volontariamente il loro tempo nelle case di riposo come compagnia per gli ospiti e aiuto con l'intrattenimento. Inoltre, i centri per anziani spesso abbisognano di qualcuno per aiutare con i progetti e gli hospice hanno quasi sempre bisogno di compagni compassionevoli. Questo tipo di volontariato fornisce agli ex caregiver un ponte tra la perdita dei loro cari e la loro nuova vita.


Altri ex caregiver di lungo termine vogliono un cambiamento completo. Hanno bisogno di sentirsi utili, ma spesso hanno difficoltà a trovare qualcosa che considerano interessante. Per loro, viene in mente ancora una volta il volontariato, ma in modo diverso. Le possibili opzioni per loro sono le organizzazioni che aiutano i senzatetto, quelle sociali (come il Lions Club o il Rotary Club), i gruppi parrocchiali o della sinagoga, i programmi per bambini o i gruppi sportivi o tecnologici per adolescenti.


Se il volontariato non fa per te, ci sono club di giardinaggio, gruppi artistici e teatrali, corsi di yoga e frequentazione della palestra. Per gli amanti dei libri, gli 'Amici della Biblioteca' e i 'Club del libro' spesso forniscono il giusto mix tra tempo privato e coinvolgimento nella comunità. C'è anche la possibilità di un lavoro part-time se pensi che ti possa piacere.


Ognuna di queste attività potrebbe aiutare a farti uscire della tua testa, per così dire, e offrire opportunità per fare nuove amicizie. Sì, serve un po' di volontà per guardarsi attorno e andare avanti, ma la maggior parte delle attività ti permette di controllare la quantità di tempo che desideri dare. Se scegli questa strada, inizia lentamente. L'idea non è di nascondersi dietro il lavoro, ma di espandere la tua vita in modo che includa la possibilità di incontrare persone.


Molti ex caregivers cercano anche di allentare i confini auto-strutturati e costrittivi vedendo un consulente in modo da comunicare il dolore persistente, così come lo shock di ritrovarsi da soli dopo tanti anni passati con persone che dipendono da loro per ogni mossa. Far conoscere questi sentimenti in un ambiente sicuro, spesso può aiutare la transizione verso un diverso tipo di vita. Il counseling non deve essere un impegno a lungo termine. Spesso poche sedute possono aiutare.


Qualsiasi cosa tu decida di fare o non fare, Amanda, cerca di trovare un po' di gratitudine per il fatto che hai delle opzioni, anche se fare una scelta è impegnativo. Buona fortuna. Hai più che guadagnato questo momento di concentrarti su te stessa.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack, scrittrice e blogger.

Pubblicato in InForum.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)