Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Demenza a Corpi di Lewy: una malattia sottovalutata

Friedrich Heinrich Lewy era un neurologo tedesco nato nel 1885 che si è trasferito negli Stati Uniti nel 1934 per fuggire alla Germania nazista. Ha vissuto e lavorato negli Stati Uniti, fino alla morte nel 1950.


Nel 1912, mentre studiava il morbo di Parkinson (all'epoca conosciuto come Paralisis agitans), Lewy ha scoperto i depositi anomali di proteine nel cervello dei malati di Parkinson che interrompono in qualche modo il normale funzionamento del cervello. Questi depositi in seguito sono stati chiamati «corpi di Lewy».


Ora sappiamo che i corpi di Lewy sono depositi neuronali costituiti da aggregati di proteina alfa-sinucleina e che sono associati a un certo numero di condizioni neurologiche, chiamate nell'insieme "Malattie a Corpi di Lewy" (LBD). Il Parkinson è una delle condizioni caratterizzate dall'accumulo di corpi di Lewy nei neuroni.


I sintomi motori del Parkinson derivano dall'accumulo di corpi di Lewy nei neuroni che sono fonte di dopamina, nella substantia nigra (un'area del mesencefalo), causando l'esaurimento di questo neurotrasmettitore. Questi sintomi motori sono noti collettivamente come «parkinsonismo», che non equivale al Parkinson: 'parkinsonismo' si riferisce ad un insieme di sintomi clinici che includono tremore, lentezza dei movimenti, rigidità e instabilità posturale; il Parkinson è una malattia neurodegenerativa che include questi sintomi.


Ma la deposizione di corpi di Lewy nel cervello può anche portare alla comparsa della demenza. La «Demenza a Corpi di Lewy» è un termine generico che comprende delle demenze diagnosticate clinicamente in cui si trovano i corpi di Lewy, che comprendono la demenza di Parkinson. In effetti, anche se il Parkinson è considerato da sempre un disturbo motorio, vengono ora sempre più riconosciuti i deficit cognitivi associati alla malattia. La demenza di solito si sviluppa in circa il 25% dei malati di Parkinson, ma il rischio aumenta con la durata della malattia, raggiungendo il 50% dopo 10 anni e fino all'80% nei pazienti che sopravvivono per più di 10 anni. Questa «demenza di Parkinson» è definita come demenza almeno un anno dopo che il Parkinson si è consolidato; è una conseguenza della progressione della malattia.


Ma c'è un altro tipo di demenza a Corpi di Lewy chiamata «Demenza con Corpi di Lewy» (notare la sottile differenza nella terminologia). Questo è un tipo di demenza che insorge prima o accanto al parkinsonismo, o entro un anno dall'insorgenza dei sintomi motori.


Quindi la «Demenza di Parkinson» è un tipo di demenza a corpi di Lewy, ma non è una demenza CON corpi di Lewy; questa è una entità clinica diversa. Fondamentalmente, esse differiscono nella sequenza di insorgenza della demenza a fronte del parkinsonismo.


Mi sa che è un po' confuso.


La Demenza con corpi di Lewy e la Demenza di Parkinson condividono molte caratteristiche, diventando sempre più simili con la progressione della malattia. Esse possono essere viste come un continuum e con molta probabilità sono due rappresentazioni cliniche di uno spettro delle malattie a Corpi di Lewy. Questi disturbi sono in gran parte differenziati in base al decorso nel tempo dei sintomi e di alcune caratteristiche cliniche, ma la principale differenza patologica sta nei modelli di distribuzione dei corpi di Lewy.

  • Nel Parkinson, i corpi di Lewy interferiscono principalmente con la produzione di dopamina nel mesencefalo. Nella «Demenza con corpi di Lewy», dall'altra parte, tali aggregati proteici sono distribuiti diffusamente in altre aree del cervello, compresa la corteccia cerebrale. Il neurotrasmettitore acetilcolina si esaurisce, danneggiando la percezione, il pensiero e il comportamento.

    I sintomi possono includere allucinazioni visive, disturbi del movimento, vertigini, cadute, confusione, capacità ridotta di attenzione, perdita di memoria, difficoltà di sonno, sonnolenza, sguardo fisso nel vuoto, sonnellini diurni, linguaggio disorganizzato e depressione.


  • La demenza con corpi di Lewy è una malattia neurodegenerativa enormemente sottovalutata. In realtà è abbastanza comune, anche se i dati epidemiologici sono molto discordanti. Ma gli studi che miravano ad individuare la demenza con corpi di Lewy, e che comprendevano un esame neurologico, hanno dimostrato che 16-24% dei pazienti affetti da demenza hanno la Demenza con corpi di Lewy.

    Nella pratica clinica, la demenza con corpi di Lewy è molto sottodiagnosticata soprattutto perché, dato i suoi sintomi, è spesso confusa con l'Alzheimer, nelle fasi iniziali, e con la demenza di Parkinson, quando i pazienti sviluppano il Parkinson.

    Il trattamento della demenza con corpi di Lewy è complesso. A causa della mancanza di farmaci modificanti la malattia, il trattamento è diretto sui sintomi. E un problema evidente è che spesso è mal diagnosticata. Si spera che una maggiore conoscenza di questa malattia possa portare a migliori criteri diagnostici e a una migliore assistenza sanitaria.

 

 

 


Fonte: Sara Adaes PhD, ricercatrice di neuroscienze, in BrainBlogger (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  • Chiba Y, Fujishiro H, Iseki E, Ota K, Kasanuki K, Hirayasu Y, & Satoa K (2012). Retrospective survey of prodromal symptoms in dementia with Lewy bodies: comparison with Alzheimer’s disease. Dementia and geriatric cognitive disorders, 33 (4), 273-81 PMID: 22722638
  • Emre M, Aarsland D, Brown R, Burn DJ, Duyckaerts C, Mizuno Y, Broe GA, Cummings J, Dickson DW, Gauthier S, Goldman J, Goetz C, Korczyn A, Lees A, Levy R, Litvan I, McKeith I, Olanow W, Poewe W, Quinn N, Sampaio C, Tolosa E, & Dubois B (2007). Clinical diagnostic criteria for dementia associated with Parkinson’s disease. Movement disorders: official journal of the Movement Disorder Society, 22 (12) PMID: 17542011
  • McKeith IG, Dickson DW, Lowe J, Emre M, O’Brien JT, Feldman H, Cummings J, Duda JE, Lippa C, Perry EK, Aarsland D, Arai H, Ballard CG, Boeve B, Burn DJ, Costa D, Del Ser T, Dubois B, Galasko D, Gauthier S, Goetz CG, Gomez-Tortosa E, Halliday G, Hansen LA, Hardy J, Iwatsubo T, Kalaria RN, Kaufer D, Kenny RA, Korczyn A, Kosaka K, Lee VM, Lees A, Litvan I, Londos E, Lopez OL, Minoshima S, Mizuno Y, Molina JA, Mukaetova-Ladinska EB, Pasquier F, Perry RH, Schulz JB, Trojanowski JQ, Yamada M, & Consortium on DLB (2005). Diagnosis and management of dementia with Lewy bodies: third report of the DLB Consortium. Neurology, 65 (12), 1863-72 PMID: 16237129
  • Savica R, Grossardt BR, Bower JH, Boeve BF, Ahlskog JE, & Rocca WA (2013). Incidence of dementia with Lewy bodies and Parkinson disease dementia. JAMA neurology, 70 (11), 1396-402 PMID: 24042491
  • Walker Z, Possin KL, Boeve BF, & Aarsland D (2015). Lewy body dementias. Lancet (London, England), 386 (10004), 1683-97 PMID: 26595642

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.