Per molti adulti che invecchiano, alcuni dei ricordi d'infanzia più forti possono essere legati ad avere giocato a baseball, a parlare delle gare, o a essere andati a vedere la loro squadra preferita di Major League con il loro padre.
Il ricercatore della University of Connecticut, Michael Ego, professore di sviluppo umano e studi familiari nel campus di Stamford, sta studiando l'efficacia dell'uso del baseball nell'ambito della terapia di reminiscenza per gli anziani con demenza, quel declino della memoria legata all'età, incluso l'Alzheimer, che induce le persone a richiedere l'assistenza di un caregiver.
All'inizio di quest'anno Ego, che ha condotto una serie di ricerche in gerontologia e assistenza agli anziani, ha sviluppato il 'Programma Reminiscenza del Baseball' con il personale del River House Adult Care Center di Cos Cob in Connecticut. Il programma si basa su attività simili a quelle che ha studiato ad Austin nel Texas e a St. Louis nel Missouri, così come a programmi analoghi che ha osservato durante una visita in Scozia, incentrata su calcio, golf e cricket.
"Abbiamo avuto programmi sulla reminiscenza, su arte, eventi attuali, spostamenti o viaggi; tutto quello che può rinfrescare i ricordi, far funzionare il cervello, e dare alle persone una risposta emotiva", dice Donna Spellman, direttrice esecutiva del River House. "Quello che abbiamo trovato davvero interessante qui è che a volte in camera ci sono più donne che uomini. Sono altrettanto emotivi e legati al baseball come cultura".
Le sessioni di un'ora all'inizio di quest'anno si sono tenute alla River House ogni due settimane da aprile a luglio. Un gruppo di sei uomini e sei donne hanno partecipato a riti tradizionali legati alla memoria, come recitare il tributo alla bandiera americana e cantare "Take Me Out to the Ballgame" detta anche "Seventh Inning Stretch". Nel frattempo, Ego e diversi coetanei volontari guidavano discussioni sulle esperienze dei partecipanti con il gioco, rispondendo a domande sulle curiosità del baseball, su giocatori importanti e sulla storia del gioco.
"Non ero sorpreso del modo in cui andava a Cos Cob, perché ovunque ero stato prima c'era stato un innesco che apriva le persone su ciò che piace a loro", dice Ego. "Abbiamo appena finito la seconda sessione: lo amano, si divertono, sono impegnati, con questa malattia c'è difficoltà a farli impegnare. L'interazione è molto positiva".
Durante una sessione in una sala conferenze della River House a fine giugno, Ego ha condotto quello che egli descrive come un "esercizio di valori", chiedendo a tutti intorno al tavolo una risposta a parole o frasi utilizzate spesso nel baseball o in altre competizioni sportive. Se la persona interpellata lotta per le parole o non risponde alla domanda, qualcuno offre un suggerimento o risponde. Ego ha chiesto a una donna che è una fan dei New York Mets di rispondere a "Qualcuno deve vincere", e lei ha detto: "Sicuro, e devono essere i Mets!", e giù risate intorno al tavolo.
Più tardi, i partecipanti hanno osservato riepiloghi video sulla All-American Girls Baseball Professional League, che operava durante la Seconda Guerra Mondiale e che è stata rappresentata nel film di Penny Marshall "A League of Their Own" (in italiano: "Ragazze vincenti"). Hanno anche visto i punti salienti di "Pitch", lo spettacolo televisivo basato sulla vita reale di una lanciatrice della lega minore di baseball, che è stato trasmesso brevemente all'inizio di quest'anno. Uno dei membri del cast di "Pitch" era l'ex alunno della UConn Dan Lauria '91 MFA, meglio noto per il suo ruolo in "The Wonder Years" (in italiano: "Blue Jeans").
Il consulente aziendale Frank Schipani è diventato un volontario per il gruppo di reminiscenza dopo aver seguito il corso "Baseball e società" di Ego a Stamford. Ha una collezione di oggetti memorabili del baseball e Ego lo ha designato come "allenatore di banco" del programma, una posizione del baseball professionale. Schipani dice che dopo aver notato che due uomini del gruppo erano esitanti a partecipare ad alcune delle conversazioni di gruppo, ha portato alcune vecchie foto dei giocatori dei New York Yankees.
"Ho tirato fuori le foto. Sono balzati in piedi, dicendo che è Yogi Berra, era il numero 8, ha detto il ragazzo, se arrivi a un bivio, prendilo", ricorda Schipani. "Il cuore mi si è riempito, ho mostrato altre foto degli Yankees, sapevo che c'erano tifosi dei Red Sox nel Connecticut, ho portato una grande foto di Ted Williams, lo stesso ragazzo ha risposto dicendo che è Ted Williams, era stato l'ultimo a battere .400 nelle Major Leagues. Questo funziona, quello che stiamo facendo qui".
Il 20 luglio, la sessione più recente del programma si è conclusa con il viaggio dei partecipanti a Citi Field nel Queens a New York, per vedere i New York Mets giocare contro i St. Louis Cardinals in un incontro diurno che la squadra di casa ha vinto alla fine del nono inning. Il gruppo aveva i primi posti in una area privata, per gentile concessione della Fondazione Steven A. e Alexandra M. Cohen, e si è goduto un pranzo a base di hot dog, bistecche di pollo e Cracker Jacks.
Augusta Hoffman ha assistito alla partita con suo padre, Burton, che partecipa al Programma di Reminiscenza del Baseball. Dice che l'ex uomo d'affari non vede l'ora di partecipare alle sessioni. "Tutto ciò che fa collegare i neuroni va bene", dice. "Lui guarda il baseball ogni sera a casa, gli dico che ogni singola cosa che fanno ha uno scopo: niente è a caso. E' ben conscio di non funzionare al 100 per cento, ama gli altri del loro tavolo, lo cercano".
Anna Marie McDermott ha guadato la partita con il marito Mike, che va alla River House quattro giorni alla settimana. Dice che suo marito ha risposto bene alle attività del programma. Il figlio della coppia giocava a baseball al college e ha giocato brevemente nei campionati minori prima di intraprendere una carriera nell'informatica. Il baseball era un interesse comune per padre e figlio.
"Si è risvegliato un po' di più", dice a proposito dell'effetto del programma. "Legge le copertine delle pagine dello sport, e qualunque opuscolo che legge nella sessione, lo mette in una busta e lo manda a Dallas, dove vive mio figlio".
Le informazioni sui Programmi di Reminiscenza del Baseball in Connecticut, Texas e Missouri hanno già iniziato a diffondersi in tutta la nazione. In giugno, Ego è andato a Cooperstown/New York, al Symposium Annuale di Cooperstown su baseball e cultura americana presso la Baseball Hall of Fame, dove ha fatto una presentazione con Jim Kenton del programma di Austin, che includeva un video prodotto da Ego su quel programma.
Ego ha anche parlato durante il simposio Sport, Demenza e Salute Mentale al Museo di Calcio Scozzese in collaborazione con l'Università di Edimburgo, che fa parte di Universitas 21, una rete internazionale di università leader a livello di ricerca in 13 nazioni, che comprende la UConn.
Ego e la Spellman illustreranno inoltre l'esperienza del programma River House alla conferenza nazionale dell'Associazione Americana dei Servizi Diurni per Adulti a fine settembre. Un produttore della ESPN ha partecipato a diverse sessioni, compreso il viaggio a Citi Field, realizzando interviste con pazienti, caregiver e personale della River House per una trasmissione futura.
"La cosa che mi ispira a fare di più per diffondere questi programmi in tutto il paese", dice Ego, "sono i sorrisi, le risate e la soddisfazione che questi individui provano sedendosi intorno e parlando di baseball con i loro coetanei".
Fonte: Kenneth Best in MedicalXpress (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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