Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Quali sono i principali fattori di rischio dell'Azlheimer?

Anche se sono stati fatti enormi progressi nella comprensione dell'Alzheimer e dei suoi meccanismi, gli scienziati devono ancora scoprire le cause di questo disordine cerebrale debilitante.


Detto questo, i ricercatori hanno individuato alcuni fattori che aumentano il rischio di sviluppare la malattia.


Il rischio più conosciuto è l'invecchiamento e altre evidenze suggeriscono che la storia familiare, la genetica, la dieta e l'alimentazione e l'ambiente potrebbero essere altri fattori di rischio.


Nella sua ultima pubblicazione, il Dr. Peter Rabins scrive una guida completa sull'Alzheimer e la perdita di memoria. In questa guida, Rabins indica sette fattori di rischio comuni per lo sviluppo della malattia, che comprendono l'invecchiamento, essere femmine, la genetica, i disturbi cardiovascolari, la sindrome di Down, i traumi alla testa e la depressione.

  1. L'invecchiamento è il fattore di rischio più forte, perché la possibilità di sviluppare l'Alzheimer raddoppia ogni cinque anni a partire dai 65 anni di età. Dopo gli 85 anni il rischio raggiunge il 50%.
  2. Le donne sono più a rischio di sviluppare la malattia degli uomini, anche se la loro longevità è maggiore. I ricercatori non capiscono perché le donne siano più a rischio, ma ipotizzano che i livelli ridotti di estrogeni dopo la menopausa e l'aumento dei tassi di malattia cardiovascolare contribuiscono ai fattori di rischio.
  3. La genetica è sempre stata un fattore di rischio; tuttavia, solo poche persone con Alzheimer (meno del 2-3%) hanno la malattia come risultato di una delle tre mutazioni geniche difettose identificabili, perché la prevalenza di queste mutazioni geniche è molto bassa. Avere una predisposizione genetica per Alzheimer è diverso che essere portatori di una mutazione genetica. Una predisposizione significa che, anche se la malattia può 'correre nella famiglia', non è associata a una mutazione o difetto del gene. Molti membri della famiglia svilupperanno la malattia e altri no. La predisposizione potrebbe suggerire che altri fattori di rischio interagiscano con la composizione genetica dell'individuo, aumentando la probabilità di sviluppare il morbo o indurlo a svilupparsi più tardi nella vita.
  4. Quando si parla di malattia cardiovascolare come fattore di rischio, si comprendono non solo i livelli elevati di colesterolo LDL e quelli bassi di HDL e la pressione alta, ma anche altri contribuenti come il fumo, il peso corporeo in eccesso, il consumo di grassi non salutari, la mancanza di esercizio e il diabete di tipo 2.
  5. E' poco noto che il rischio di Alzheimer è da tre a cinque volte superiore negli individui con sindrome di Down rispetto alla popolazione generale. L'anomalia genetica responsabile di questa sindrome si trova sul cromosoma 21, che contiene il gene del precursore dell'amiloide. La proteina amiloide è la componente primaria delle placche amiloidi presenti nel cervello degli individui con Alzheimer.
  6. Si è molto parlato di recente della crescita dell'incidenza dell'encefalopatia traumatica cronica, che è una malattia degenerativa del cervello che colpisce gli atleti, i veterani militari e chi ha una storia di traumi cerebrali ripetuti. In uno studio recente rilasciato dal Dott. Ann McKee, dell'Università di Boston, la CTE è stata trovata nel 99 per cento dei cervelli studiati di giocatori di football [americano] deceduti. C'è un forte legame tra lesioni gravi alla testa e il rischio di sviluppare l'Alzheimer. Per esempio, una persona che ha subito una lesione moderata alla testa (definita come perdita di conoscenza per più di 30 minuti) ha un rischio doppio di sviluppare la malattia, mentre chi l'ha avuta grave (perdita di conoscenza per più di 24 ore) ha un rischio 4,5 volte maggiore.
  7. Infine, gli individui che sperimentano la depressione hanno di fronte un aumento del rischio e della suscettibilità allo sviluppo dell'Alzheimer. I ricercatori hanno scoperto che una storia di depressione può raddoppiare il rischio e che il declino cognitivo sembra più rapido in quegli individui. Però non è chiaro se il trattamento della depressione riduce il rischio complessivo di sviluppare la malattia.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)