Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ricercatori registrano il tragitto di un pensiero dall'inizio alla fine

Ricercatori registrano il tragitto di un pensiero dall'inizio alla fineDegli scienziati hanno condotto uno studio innovativo osservando pazienti che erano pronti a subire un intervento chirurgico per l'epilessia.


Per monitorare l'attività elettrica dei neuroni del cervello, i ricercatori hanno usato una tecnica chiamata 'elettrocorticografia', per cui centinaia di piccoli elettrodi sono posizionati a contatto della corteccia cerebrale.


Questo metodo raccoglie anche più dettagli rispetto a quello più usato, l'elettroencefalogramma (EEG).


Può sembrare un po' troppo chiedere questo ai tipici volontari di studio. I pazienti con epilessia sottoposti a intervento chirurgico, tuttavia, sono in ogni caso attrezzati per l'elettrocorticografia come precauzione, il che ha permesso agli scienziati di approfittare dell'occasione.


Il team di ricerca, di varie istituzioni della California e del Dipartimento di Neurologia della Johns Hopkins University, ha chiesto ai pazienti di completare una serie di compiti semplici mentre erano connessi all'apparecchio. Un articolo che descrive la ricerca è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature Human Behaviour.


I pazienti hanno completato vari compiti semplici (come ripetere una parola) o leggermente più complessi (come dire il contrario della parola). Mentre lo facevano, i ricercatori hanno usato l'elettrocorticografia per seguire l'attività elettrica dei loro neuroni mentre si spostava da una regione del cervello a un'altra. Tutte le strade hanno portato alla corteccia prefrontale.


L'autrice principale, Avgusta Shestyuk, ricercatrice senior dell'Helen Wills Neuroscience Institute dell'Università della California di Berkeley, ha affermato che, anche se questo studio non è la prima volta che dei ricercatori monitorano l'attività cerebrale dallo stimolo alla risposta, questo concentrarsi su un 'tipo speciale' di attività cerebrale - il percorso sostenuto fino alla corteccia - è il primo passo per capire veramente cosa determina il comportamento delle persone.


"Questa attività sostenuta è presente anche quando non riusciamo a generare una risposta, ma quando stiamo ancora decidendo e riflettendo su di essa"
ha detto la Shestyuk a Newsweek via e-mail. "Ciò che è anche unico nel nostro studio è che siamo riusciti a dimostrare che questo tipo di attività è universale, in quanto è presente in molteplici attività di varia complessità".


La corteccia prefrontale è essenzialmente il centro di comando del nostro cervello. Regola cose come apprendimento, pianificazione, memoria e umore, secondo PBS. È la ragione per cui gli adolescenti sono spesso impulsivi e irrazionali; la loro corteccia frontale non è ancora completamente sviluppata, riferisce Nautilus.


"Questo è il primo passo nel tentativo di comprendere i meccanismi della soluzione di problemi complessi"
, ha detto Shestyuk. "La ricerca futura si concentrerà sul modo in cui la corteccia prefrontale coordina le reti cerebrali distribuite durante la decisione, e se possiamo decodificare il contenuto di questi processi di pensiero".


In altre parole, dopo aver tracciato i pensieri di una persona, possiamo prevedere quali azioni e comportamenti seguiranno? Gli scienziati sperano di scoprirlo.

 

 

 


Fonte: Kastalia Medrano in Newsweek (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Matar Haller, John Case, Nathan E. Crone, Edward F. Chang, David King-Stephens, Kenneth D. Laxer, Peter B. Weber, Josef Parvizi, Robert T. Knight and Avgusta Y. Shestyuk. Persistent neuronal activity in human prefrontal cortex links perception and action. Nature Human Behaviour, Vol 2, Jan 2018, 80–91, DOI: 10.1038/s41562-017-0267-2

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)