Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Separare i fatti dalle invenzioni: 7 miti sulla demenza

Ogni anno in Irlanda quattromila persone (11 in media al giorno) sviluppano la demenza. Eppure, molti non capiscono la condizione, che è causata da diverse patologie nel cervello.


Il prof. Brian Lawlor, consulente psichiatra e responsabile della campagna 'Demenza: capire insieme', afferma:

"La nostra ricerca ha rivelato che un cittadino irlandese su due conosce o ha conosciuto qualcuno con demenza. Nonostante ciò, solo una persona su quattro sente di avere una buona comprensione di cosa è, e cosa non è, la demenza.
"Questa mancanza di comprensione può far sì che amici e vicini si sentano a disagio o imbarazzati quando qualcuno che conoscono riceve la diagnosi di demenza, così spesso non dicono e non fanno nulla. Ciò può indurre le persone con demenza e i loro cari a sentirsi soli e isolati all'interno delle loro comunità.
"Evidenziando alcuni miti che circondano la demenza, speriamo di costruire la consapevolezza e la comprensione delle persone e incoraggiarle a parlare delle loro esperienze sulla malattia. Dobbiamo portare la demenza fuori dall'ombra e all'aperto per combattere lo stigma e l'isolamento che a volte provano le persone con demenza e le loro famiglie.
"Comprendendo di più la demenza, tutti possiamo fare il primo passo per aiutare le persone con demenza a continuare a vivere bene".

7 miti sulla demenza

 

1) Non si può fare nulla per ridurre il rischio di demenza.

Non è vero. C'è la crescente evidenza che mantenendosi socialmente impegnati e imparando nuove abilità o hobby, così come facendo spesso esercizio fisico, non fumando, mangiando in modo sano, riducendo l'assunzione di alcool e controllando la pressione alta, si può aiutare a ridurre il rischio di demenza. Anche sfidare il cervello attraverso parole crociate, Sudoku e ricerche di parole può essere utile per mantenere una buona salute del cervello e per costruire una riserva cognitiva.

 

2) Alzheimer e demenza sono la stessa cosa.

Non è vero. Demenza è un termine generico che descrive una serie di sintomi che appaiono quando le cellule cerebrali smettono di funzionare correttamente. La demenza è causata da una serie di malattie che danneggiano le cellule nervose nel cervello. Ce ne sono almeno 400 tipi diversi, il più comune dei quali è il morbo di Alzheimer (MA), e gli altri comprendono la demenza da Corpi di Lewy, quella vascolare e la fronto-temporale. I sintomi comuni possono includere difficoltà nel pensiero, nel linguaggio, nella risoluzione dei problemi e a eseguire le attività quotidiane, nonché problemi di perdita di memoria e cambiamenti di umore e comportamento.

 

3) La demenza è una parte naturale dell'invecchiamento.

Non è vero. La demenza non è una parte normale dell'invecchiamento. Infatti, nove anziani su 10  non sviluppano la demenza, e molte persone passano gli 80 e i 90 senza un grande calo di memoria.

 

4) Solo gli anziani sviluppano demenza.

Non è vero. Anche se la demenza è più comune dopo i 65 anni, anche i più giovani possono svilupparla. In una persona sotto i 65 anni si parla di demenza precoce o giovane, e può avere una storia familiare della malattia.

 

5) Una volta sviluppata la demenza, non puoi fare nulla.

Non è vero. Anche se non esiste una cura, ci sono delle cose che una persona può fare per stabilizzare potenzialmente il decorso della demenza - almeno per un periodo. Queste includono le cure mediche, il sostegno della comunità e i cambiamenti della vita pratica. Fondamentalmente, una diagnosi di demenza non implica che la persona non possa ancora convivere bene con questa condizione.

 

6) Le persone con demenza non capiscono cosa succede.

Non è vero. Molto spesso una persona con demenza può capire molto più di quanto possa esprimere. È importante comunicare direttamente con la persona piuttosto che parlare con il suo caregiver familiare. Potrebbe essere necessario del tempo perché la persona raccolga i propri pensieri prima di rispondere.

 

7) Chi ha una perdita di memoria deve avere una demenza.

Non è vero. Depressione, ictus, infezioni, gravi carenze vitaminiche, anomalie tiroidee e persino effetti collaterali dei farmaci possono causare disturbi della memoria, che potrebbero essere scambiati per demenza e che, molto importante, possono essere curati e invertiti. C'è anche una certa entità di dimenticanza legata all'età che tutti possiamo avere. In caso di dubbi, consultare sempre un medico generico in prima istanza.

 

 

Se sei preoccupato che tu o qualcuno che ami stia avendo sintomi di demenza, è una buona idea parlare con il medico di famiglia.

 

 

 


Fonte: The Irish Times (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.