Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Io sono ancora un CAREGIVER

Nella mia famiglia, c'è stato veramente un gruppo di CAREGIVERS. Tutti insieme ci siamo impegnati a prenderci cura della bisnonna, e lei era in grado di stancarci tutti.

Non riesco a immaginare come un singolo caregiver possa fare tutto da solo. In realtà, non riesco nemmeno a vedere come sia possibile. La bisnonna richiedeva una vigilanza 24 ore al giorno, per 7 giorni la settimana. Era anche capace di "pianificare" con malizia una fuga da casa quando sapeva che sarebbe stata meno controllata!

Penso di aver letto recentemente che circa 2 terzi di tutti i pazienti di Alzheimer sopravvivono ai loro caregivers! E' essenziale trovare una sostituzione provvisoria per alleviare il fardello, in qualche modo, da qualche parte. Più caregivers tra di noi dovrebbero essere disponibili ad aiutare gli altri caregivers. Ci dovrebbe essere un caregiving reciproco, come i gruppi di mamme che sono disponibili per fare da babysitter reciprocamente. Dopo tutto, chi potrebbe gestire un malato di Alzheimer meglio di un altro caregiver?

Inoltre, i caregiver che non lo sono più, potrebbero sentirsi di restare attivi. Loro sanno quello che hanno vissuto. Conoscono le gioie e il senso di appagamento, ma anche il fardello e il prezzo da pagare. Loro sanno quanto possono essere importanti un paio d'ore per un caregiver dell'Alzheimer. Può fare la differenza. Perché non passare dentro per poche ore alla settimana e aiutare un altro caregiver dell'Alzheimer?

La bisnonna, a un certo punto, andava nel centro diurno, a circa un'ora da casa nostra. Restava lì solo 3-4 ore alla volta. Mia nonna doveva portarla lì e riprenderla. Le persone le chiedevano se valeva la pena guidare 2 ore per arrivare lì, tornare a casa, poi altre 2 ore di guida per prenderla e tornare a casa. Mia nonna rispondeva che era molto rilassante perché sentiva che guidando da sola in macchina aveva il tempo di pensare realmente! A volte, il caregiver di Alzheimer non ha nemmeno il tempo di pensare.

Lo so, dopo quattro anni, sono ancora un CAREGIVER. Lo ricordo ogni giorno. Ogni giorno cerco di fare qualcosa per rendere la vita dei malati di Alzheimer e dei loro assistenti un po' più facile. Recentemente qualcuno mi ha detto che sono ancora giovane e che potrei cambiare idea sulla mia futura carriera di psichiatra geriatrico. Quella persona, probabilmente, non capisce cosa significa davvero essere un CAREGIVER. Questa è una cosa che non posso cambiare, un obiettivo che non posso abbandonare.

Sono ancora un CAREGIVER.

 

 

Max


Scritto da Max Wallack su Alzheimer's Reading Room il 31 marzo 2011 Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)