Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come affrontare i comportamenti paranoidi deliranti di mia mamma con Alzheimer?

Spesso le persone con morbo di Alzheimer (MA) o altre cause di demenza sviluppano paranoia e comportamenti deliranti. Dobbiamo comprendere questi comportamenti per rispondere efficacemente e far fronte continuamente a questa condotta.


La paranoia è una paura o preoccupazione non realistica che un danno sia imminente, o un sospetto estremo e irragionevole sulle altre persone e sulle loro motivazioni. Tua madre potrebbe accusarti di aver rubato alcuni dei suoi beni, per esempio, o avere una tremenda sfiducia in te attraverso accuse e insulti.


Tu, come suo caregiver, sarai il bersaglio e forse lo scatenante di questi comportamenti, che possono essere sconvolgenti e snervanti per te. Inoltre, tua madre potrebbe condividere queste paure con altri familiari e amici, facendoli dubitare delle tue cure e provocandoti imbarazzo e angoscia.


I deliri sono false credenze fisse che non sono facilmente modificabili.


I comportamenti paranoidi deliranti sono comuni nelle persone con MA. La persona crede in pieno che le sue illusioni siano reali. Tieni presente che la persona con il MA ha perso ogni senso di ragionamento o logica; quindi, nessuna delle ragioni per convincere tua madre che le sue accuse sono false risolverà la situazione.


Man mano che la malattia progredisce e il cervello si deteriora, la persona colpita diventa più confusa e ciò che sente o vede può essere frainteso. Insieme alle compromissioni sensoriali, i deliri paranoici possono facilmente degenerare.


La rassicurazione è la chiave per calmare o ridurre i comportamenti paranoici, anche se probabilmente non li fermerà. Poiché queste illusioni sono reali per la persona con il MA, è importante convalidare quei sentimenti.


Entra nella realtà di tua madre. Ad esempio, se tua madre ti accusa di aver rubato i suoi soldi, potrebbe essere semplicemente più facile scusarsi, dirle che li stavi prendendo in prestito e ti sei dimenticata/o di dirglielo e che li restituirai il ​​prima possibile. Non stai solo convalidando i suoi sentimenti, stai anche risolvendo le sue paure e offrendole un po' di rassicurazione sul fatto che i suoi soldi non mancano davvero, il che la calma e le da un po' di pace.


Cerca di capire la natura della sua angoscia:

  • Era una persona sospettosa e diffidente prima dell'inizio della malattia? Se è così, la sua paranoia potrebbe aggravarsi.
  • Guarda le ore del giorno in cui accadono i deliri. Si verificano più tardi nel corso della giornata, intorno al periodo del 'sundowning' (sindrome del tramonto), quando la maggior parte delle espressioni comportamentali si intensificano?
  • Si presentano dopo un evento episodico come dopo un bagno quotidiano o quando viene allontanata dal suo ambiente familiare o quando ha avuto una giornata particolarmente faticosa?


L'ambiente può avere un ruolo importante nel calmare i deliri. Mantieni l'ambiente e le abitudini della tua mamma strutturati e familiari. Metti vestiti, soldi e altri oggetti personali nello stesso posto dopo che sono stati usati. Mentre la tua mamma diventa più sospettosa, può nascondere questi oggetti, pensando che siano a rischio di essere rubati, e quindi non è più in grado di trovarli, aggravando il problema e alimentando ulteriormente i deliri.


Inoltre, quando è nel suo stato d'animo accusatorio, cerca di distrarla e reindirizzarla con le cose che le piacciono. Fai una passeggiata, guarda vecchie foto o balla. Tienila interessata in un'attività che promuove la sua autostima e responsabilizzazione.


A seconda della gravità del comportamento delirante, potresti voler chiedere il parere di un medico. Guarda l'elenco dei farmaci di tua madre e discutili con il suo medico. Alcuni farmaci hanno gravi effetti collaterali, quindi tienilo a mente nella gestione delle sue cure.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)