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La nonna suona il piano? Ma se non riesce a ricordare il mio nome!

Nel nostro ultimo articolo, abbiamo discusso di come i ricordi più vecchi sono memorizzati nella corteccia, lo strato di ordine del cervello. Nell'articolo di questa settimana, passeremo alla memoria procedurale (quella delle abitudini, così come delle attività fisiche e mentali), con uno sguardo sul perché molte procedure sono conservate nella demenza.

 

 

Le abitudini, le procedure e le abilità dipendono dai gangli della base

Spesso appare straordinario che un individuo con demenza, che non sa dove si trova o che cosa ha mangiato a colazione quella mattina, possa ancora essere in grado di suonare il pianoforte o di fare una sciarpa a maglia.


Il motivo è che, mentre la memoria della posizione corrente o della colazione viene memorizzata nell'ippocampo, i ricordi per suonare il piano e per lavorare a maglia sono in realtà memorizzati in altre parti del cervello.


Procedure, abitudini e abilità motorie, come suonare il pianoforte o andare in bicicletta, sono immagazzinate nel profondo del cervello, nei gangli della base e nel cervelletto. La maggior parte delle cause di demenza non influisce su queste parti del cervello se non nello stato avanzato della malattia.


Questa discrepanza tra il ricordare abilità e procedure rispetto alle attività del giorno o della settimana precedente spesso confonde le famiglie. Abbiamo sentito parlare di più di un nipote sconvolto dal nonno che non riusciva a ricordare il suo nome, ma che riusciva ancora a giocare a golf, a tennis o a suonare uno strumento musicale senza difficoltà.

 

 

Nuove abitudini e routine spesso sono apprese con la ripetizione

Poiché questo tipo di 'memoria procedurale' o 'apprendimento dall'abitudine' è relativamente conservato nella demenza, molti individui con demenza lieve o moderata possono imparare abilità procedurali nuove, e migliorare quelle vecchie.


Le abilità e le abitudini procedurali non vengono apprese mediante istruzioni verbali. Sono apprese con la pratica. Un altro termine per questo tipo di memoria è 'memoria muscolare' e, sebbene ci sia effettivamente un apprendimento nel cervello, è comunque un modo utile per pensarci, poiché i muscoli imparano solo con la pratica.


Nota che la persona amata non sarà in grado di ricordare le istruzioni; impara solo dalla pratica. Il metodo più efficace è quello di guidare la persona amata 'mano nella mano' senza usare parole. Ecco alcuni esempi di attività che potrebbero essere apprese o migliorate:

  • Migliorare il suo equilibrio praticando yoga, tai chi o attività simili.
  • Migliorare le sue abilità di ballo attraverso lezioni.
  • Migliorare il suo rovescio sul campo da tennis attraverso lezioni.
  • Imparare a mettere la borsa, le chiavi, gli occhiali, il portafoglio e il cellulare sempre nello stesso posto, ogni giorno.
  • Imparare una nuova melodia su uno strumento musicale che suona da anni.
  • Imparare un mestiere semplice, pittura o disegno, abbastanza da divertirsi.
  • Trovare la strada per la sala da pranzo, la camera da letto e il bagno quando si sposta in una nuova posizione.
  • Migliorare le sue attività quotidiane, come vestirsi e lavarsi i denti.


Non tutti saranno in grado di migliorare le loro attività in questo modo. Ognuno inizia con diverse abilità, capacità e talenti, e anche la demenza di ognuno è diversa, anche se causata dalla stessa malattia.


Se provi ad aiutare la persona cara a migliorare un'abilità e non funziona, non scoraggiarti. Potrebbe comunque essere in grado di migliorare un'abilità diversa, e anche se non ci riesce, dovresti sentirti bene perché ci hai provato!

 

 

 


Fonte: Andrew Budson MD, professore di neurologia all'Università di Boston, e docente di neurologia ad Harvard.

Pubblicato su Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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