Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Caregiver di Alzheimer: come gestire o superare il lutto?

L'ultima delle sette emozioni mortali del caregiving di Alzheimer è il lutto, che può essere doloroso e opprimente. Sentimenti di delusione, rabbia, tristezza, ansia o solitudine sono tutte risposte normali e naturali alle perdite subite dal caregiver.


Lutto e perdita associati al ruolo del caregiving non devono essere trascurati o sottovalutati. I caregiver subiscono perdite non solo della persona che ama, ma perdite dei suoi ruoli familiari e dei sogni per il futuro.


Man mano che il morbo di Alzheimer (MA) progredisce, il caregiver sente che la persona amata è una persona sconosciuta che occupa un corpo familiare e il lutto deriva dalla perdita della relazione personale, dell'intimità e della compagnia.


È difficile piangere la persona che è ancora così visibile nella tua vita.


Alcuni caregiver provano sentimenti di perdita legati alla mancanza di memoria della persona cara e ai cambiamenti della personalità che accompagnano il viaggio della malattia. Possono sentire che la persona cara è già sparita.


Il caregiver sperimenta quello che viene chiamato 'lutto anticipato', un'emozione provata da coloro che stanno affrontando la malattia cronica a lungo termine di una persona cara, specialmente quando ci sono chiare perdite di capacità (come nel MA).


Spesso affrontano periodi di lutto anche se stanno ancora affrontando le difficili sfide della cura. Questo può portare alla depressione, esemplificata dalla tristezza, dalla mancanza di speranza e dalla colpa, che sono tutti sentimenti associati alle fasi del lutto.


I caregiver dovrebbero riconoscere i loro sentimenti e capire che queste emozioni sono normali. Uno dei primi passi è capire che passare attraverso il processo del lutto è reale, equivalente in intensità e portata alla risposta della morte. I caregiver dovrebbero praticare la cura di sé e cercare supporto emotivo da amici e familiari.


È utile anche concentrarsi sul 'vivere nel momento' e trovare attività divertenti per l'individuo interessato e il caregiver. Questi momenti generano ricordi da custodire che possono alleviare il dolore dell'eventuale perdita fisica della persona amata.


Quando la persona amata muore, il caregiver prova spesso un senso di sollievo per il fatto che il lungo calvario è finito, il che può complicare il lutto con ulteriori sentimenti di colpa.


Questi sentimenti di sollievo, così come il dolore e la tristezza, sono comuni e il caregiver dovrebbe prendere tempo per addolorarsi ed esprimere questi sentimenti da solo e con il sostegno degli altri.


Non c'è limite di tempo al lutto e il caregiver potrebbe non superare mai veramente il viaggio del lutto. È importante notare che ogni individuo sente il dolore del lutto in modo diverso e che i caregiver devono essere pazienti e gentili con loro stessi mentre cercano di tornare a una nuova normalità nella loro vita.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.