Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La perdita di udito è legata alla demenza?

In uno studio pubblicato di recente dal Journal of Network Open dell'American Medical Association, i ricercatori hanno seguito oltre 16.000 uomini e donne e hanno scoperto che una nuova diagnosi di perdita di udito tra i 45 e i 65 anni più che raddoppia le probabilità di sviluppare la demenza nei successivi 12 anni.


"La perdita di udito è un fattore di rischio reversibile potenziale per la demenza, incluso l'Alzheimer", ha affermato l'autore senior dello studio Charles Tzu-Chi Lee, della National Taiwan Normal University di Taipei.


Lo studio ha rivelato che anche piccole perdite di udito potrebbero mettere a rischio le persone, quindi la protezione dell'udito, gli esami e l'uso di apparecchi acustici possono essere modi importanti per ridurre il declino cognitivo.


Studi precedenti avevano suggerito che circa i due terzi del rischio di demenza è ereditario o genetico. L'altro terzo del rischio deriva da cose modificabili, come ipertensione, obesità, depressione, diabete e fumo. La perdita di udito rappresenta circa il 9% del rischio di demenza nel complesso di questi fattori modificabili.


Nello studio di Lee, tra le persone con perdita di udito, sono stati identificati nuovi casi di demenza al ritmo di 19 per 10.000 persone, rispetto al 14 per 10.000 che non avevano perdita di udito. Nel complesso, la perdita di udito è stata associata ad un aumento del 17% del rischio di demenza.


Lee ha osservato, tuttavia, che l'identificazione precoce della perdita di udito e le iniziative pro-udito riuscite possono ridurre gli effetti negativi della perdita di udito. Non è ancora chiaro il momento ideale per eseguire l'esame per la perdita di udito finalizzato alla riduzione del rischio di demenza.


I ricercatori dello studio hanno anche esaminato sottogruppi di persone e quasi tutti i rischi maggiori si sono concentrati nella fascia di età 45-65 anni, in cui il rischio di demenza era 2,21 volte più elevato in presenza di perdita di udito. Lee ha concluso che consiglia esami dell'udito per le persone di mezza età.


E' confermato che la salute dell'udito è di vitale importanza per l'esperienza umana e che la perdita di udito va molto oltre l'udire. La perdita di udito influisce sul modo in cui le persone comunicano e si connettono tra loro e può influire notevolmente sulla salute generale degli anziani, incluso il loro benessere emotivo, l'isolamento sociale e la cognizione.


Sono necessari ulteriori studi per verificare se il trattamento della perdita di udito può ridurre il rischio di demenza, ha detto Lee.


Per la prima volta nella storia del nostro paese (USA), ora ci sono più persone over-65 che bambini sotto i 5 anni. Con la crescente prevalenza di demenza e di Alzheimer negli anziani, i ricercatori stanno ora ripensando gli approcci per guardare più alla causa e alla prevenzione piuttosto che ai trattamenti dopo la diagnosi.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.