Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alzheimer: fare di più o di meno?

C'è di "più là" quando si tratta di malati di Alzheimer di quanto la maggior parte della gente possa immaginare. Sono convinto che questo è vero. Anche dopo sette anni di assistenza a mia madre, lei non smette mai di sorprendermi. C'è sempre di "più lì".

Mi chiedo sempre, ogni giorno, perché c'è "di più". Ti prego di tenere presente che Dotty ha ottenuto il punteggio basso di 12 al MMSE (non un gran test, ma quello che si può avere). E' inoltre stata sottoposta 18 mesi fa a test considerevoli prima di essere ammessa alla sperimentazione clinica Dimebon. Ha avuto la diagnosi di fase moderata/grave di Alzheimer.

La mia convinzione è che si deve fare di più. Più di quello che si faceva prima della diagnosi, e più attività che impegnano le parti del cervello fuori l'ippocampo. Riesci a ricablare il cervello di un malato di Alzheimer? Io credo che si possa. Ho iniziato a credere che chiunque può ricablare il proprio cervello quasi 40 anni fa. So che può accadere perché io l'ho fatto. Non per come l'ho usato con Dotty.

La prima decisione che ho preso era che dovevo convincere Dotty a fare esercizio fisico. Questo significava portarla in una palestra per la prima volta nella sua vita all'età di 88 anni. Ero preoccupato che non sarebbe stata in grado di essere nella classe che era prevista per gli anziani. Livello uno. Voglio dire che c'erano anziani in quella classe più giovani di 20 anni di Dotty, senza problemi di memoria. Non solo Dotty è riuscita nel livello uno, ma voleva entrare nel livello due.

Il primo giorno che ho portato Dotty al livello due, una donna in preda al panico ha iniziato a dirmi che non potevo portare Dotty lì dentro. Le ho chiesto: sei l'allenatore o il gestore della palestra? Ha detto di no. All'inizio sono stato gentile. Ma lei insisteva. Quando infine (riferendosi a mia madre) disse "qualla vecchia signora non può stare qui", ho dovuto farlo. Le ho detto di farsi i fatti suoi. Poi l'ho guardata negli occhi e l'ho fermata. Nel frattempo, Dotty parte, va all'entrata della palestra, si siede, e rifiuta di andare in sala. In effetti, mi disse che non sarebbe mai tornata in palestra di nuovo. Potrei raccontarvi una lunga storia qui, ma non lo farò. L'anziana signora di 67 anni ha perso il suo abbonamento alla palestra per l'incidente. Yep. Le hanno impedito di tornare in palestra anche se ho detto loro che non era necessario. Dotty è tornata indietro al livello uno, ma solo per un po'. Dopo poco ho messo Dotty sul tapis roulant, e ben presto sulle macchine dei pesi, più o meno una sua idea.

Torniamo al punto. Ho capito il motivo per cui ho permesso a Dotty di fare più esercizio fisico di quanto potessi mai immaginare. Perchè Dotty poteva fare di più. Anche se Dotty andava scalciando e urlando in palestra. Dicendo NO per tutto il tragitto. Ho anche imparato che dopo l'esercizio, Dotty era una persona diversa. Dotty è "più lì". Era sicuramente più gentile nel parlare, e più facile da affrontare per la maggior parte del resto della giornata. Queste semplici osservazioni mi portano a credere che avremmo dovuto iniziare a vivere la nostra vita. Questo non è accaduto dalla sera alla mattina. Solo l'anno successivo sono arrivato a questa conclusione.

Nel vivere la nostra vita, ho deciso di modellarla su quello che Dotty faceva ogni giorno. Una cosa che Dotty faceva sempre era svegliarsi, fare il caffè, prendere un caffè, leggere il giornale, e lavorare sul cruciverba. Così ogni mattina ho portato Dotty al tavolo di cucina e le ho messo il giornale di fronte. Mi resi conto che Dotty mi chiedeva sempre, che giorno è? Così un giorno ho cominciato a chiedere io a lei, che giorno è? L'ho costretta a leggere il giorno e la data sul giornale. Ha smesso di chiedermi 10-20 volte al giorno, che giorno è.

Ora chiamo tutto questo "mettersi di fronte al problema". Io preferisco mettermi di fronte. Ho imparato che se lo affronti, il paziente si confonde e non devi passare il tempo a rimetterlo in careggiata. Preferisco dirigere e guidare. Non mi piace risolvere i problemi, pensando che fuggire da essi sia la soluzione. Se continua a fare la stessa cosa giorno dopo giorno, il reindirizzamento non è la soluzione. Affrontarli è la strada da percorrere. Se la persona con Alzheimer chiede la stessa cosa più e più volte, hanno bisogno di saperla. Comincia a dirglielo prima che lo chiedono. Guarda l'orologio, osserva la routine. Cambia il modello di comportamento.

Sento questo costantemente: "Non posso credere che Dotty sia in grado di leggere e dire frasi complete". Bene, per molto tempo anch'io sono rimasto sorpreso. Poi mi sono reso conto. Iniziamo ogni giorno parlando e leggendo. Potrebbe essere questa la ragione per la quale Dotty può ancora leggere e parlare? Ci potete scommettere. Parlo a Dotty tutto il giorno, tutti i giorni. Ora abbiamo Harvey [ndt: pappagallo] che dà una mano. Dotty legge libri quasi ogni notte. Le metto il libro in mano, o accanto alla sua mano.

Potrei continuare a lungo. Sento ogni giorno "la mia paziente di Alzheimer non può fare questo e non può farlo quest'altro". Mi chiedo ogni volta che sento queste parole: hanno smesso di farlo quando è arrivata la diagnosi? È per questo che la persona non può leggere, o non può parlare? La malattia è avanzata più veloce perché non hanno fatto esercizio fisico, mangiato sano, socializzato, usciti alla luce, e fatto qualcosa?

D'ora in poi vorrei aggiungere queste parole quando mi viene chiesto un consiglio: Fai di più, non di meno. Qui sta il percorso del "di più lì".

[...]

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.


Pubblicato in Alzheimer's Reading Room il 9 giugno 2011 - Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.