Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Bursack: quando i coniugi si coprono uno con l'altro è un segnale?

Cara Carol: I miei genitori hanno superato gli 80 anni e sono stati finora fortunati con la loro salute, ma mi preoccupo di come andranno in futuro. Vivono ancora nella loro casa, che abbiamo reso più sicura con alcuni aggiornamenti, perciò sta andando bene per ora. Qualsiasi aiuto di cui hanno avuto bisogno è stato dato dai familiari, senza troppi disagi, quindi ci consideriamo fortunati.

Ciò che mi preoccupa è che, anche se non vedo segni di demenza reale, almeno da quello che ne so, vedo che sempre più spesso si completano uno con l'altro quando si tratta di trovare le parole. Dovremmo preoccuparci di loro e della loro capacità di pensare, progettare e ricordare? - DE.

 

Cara DE: Sono contenta che i tuoi genitori stiano andando bene. Contrariamente all'opinione popolare, molte persone oltre gli 80 anni sono in grado di gestire la propria vita con poca assistenza.


Però ciò non significa che non stiano sperimentando alcun effetto dell'età, sia fisicamente che cognitivamente. Pertanto, va bene restare sintonizzati sulla loro interazione. Non perdere di vista il fatto che stanno perpetuando l'abitudine di una vita di aiutarsi l'uno con l'altro in tutte le cose. Forse ora noti di più questo, ma probabilmente è solo un po' di [difficoltà di] richiamo [della memoria] legato all'età e nulla di cui preoccuparsi.


Chiediti se hanno problemi in altre aree, come ricordare di pagare le bollette, o nel lavoro per fasi, ad esempio per una ricetta. Questo potrebbe fornire un quadro più chiaro.


Non mi piace l'idea che figli adulti trasformino un tempo di visita potenzialmente di qualità ai loro genitori in una situazione in cui gli anziani si sentono costantemente 'valutati'. Tenta invece di fare colloqui amichevoli regolari con loro su come vorrebbero che si dipanasse il loro futuro.


Se sono resistenti, prova a chiedere dei loro amici, alcuni dei quali sono probabilmente alle prese con malattie o con la perdita di un coniuge. Questo approccio può servire da rompighiaccio per fornire loro una certa distanza, prima di parlare di se stessi.


I tuoi genitori devono avere la procura per la salute e le finanze, perciò se non lo hanno fatto, rendi una priorità parlare di questo con loro, per il bene di tutti. Ascolta realmente mentre parlano di come vedono il proprio futuro. Con persistenza calma e amorevole, imparerai più su di loro come persone e sulle scelte che preferiscono. Questo è come arrivi a capire le loro priorità, anche se non è possibile risolvere tutto proprio come vorrebbero.


Sarei negligente se non suggerissi di prepararti a quello che potrebbe essere un rapido declino del coniuge superstite, quando la mamma o il papà se ne andrà. A quel tempo, il superstite dovrà fare i conti non solo con il dolore immenso per la perdita di un compagno di vita, ma avrà perso l'altra metà del suo team di sopravvivenza.


Questo sarà un momento difficile anche per te, perché starai soffrendo per la perdita di un genitore, per cui parlare tranquillamente di queste questioni ti aiuta a prepararti ora, quando non c'è alcuna crisi.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)