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Le persone con demenza hanno diritto di votare?

Gli anziani di solito sono più propensi a votare rispetto a qualsiasi altro gruppo di età, e la demenza colpisce gli anziani più di qualsiasi altro gruppo di età: quindi è naturale che nascano domande su demenza e voto! Le persone con demenza possono votare?


Come la maggior parte le cose relative al voto, ci sono preoccupazioni e polemiche. Tutto può portare alla soppressione degli elettori, dalle opinioni personali dei caregiver, come: “Questo è proprio sbagliato!!! Mia mamma non sa chi sono io o gli altri familiari e vogliamo che lei voti per qualcuno che non conosce?”, agli psichiatri che nel 2005 hanno tentato di creare il Doe Voting Capacity Standard, che ha richiesto più ragionamento e logica di quanto l'elettore medio sarebbe tenuto a dimostrare.


Con così tante domande e preoccupazioni è di aiuto avere una serie di linee guida e di standard.


L'American Bar Association's Commission on Law and Aging e il Penn Memory Center hanno messo insieme di recente una guida su come aiutare le persone con deficit cognitivo a votare. Essi spiegano che una diagnosi medica, come il morbo di Alzheimer non rende inabile al voto una persona, ma dobbiamo chiederci se le persone desiderano votare e se fosse così, hanno diritto all'assistenza in caso di necessità. La guida spiega:

"La capacità di voto è molto simile alla capacità di andare in bicicletta, che può essere determinata con precisione solo consentendo all'individuo di montare su una bici e di iniziare a pedalare. Se la capacità è carente, il compito semplicemente non sarà completato".

 

Come determinare la capacità di voto di una persona?

La capacità di votare è determinata da ciascuno Stato (in USA), e mentre alcuni Stati hanno leggi che vietano di votare alle persone alle quali è stato assegnato un tutore legale, molti Stati non impongono la capacità standard di votare. La legge federale, tuttavia, dà diritto agli elettori con disabilità di votare e di ricevere assistenza con il voto, se e quando necessario.

 

Chi può aiutare una persona con demenza a votare?

Un operatore del seggio, un amico, un familiare, un caregiver, un operatore della struttura di vita assistita, o quasi chiunque altro, salvo un datore di lavoro o un sindacalista (se l'elettore fa parte di un sindacato).

 

Cosa puoi fare per aiutare?

Se assisti una persona con demenza con diritto di voto, conoscere le capacità di comunicazione che seguono aumenterà le sue probabilità di riuscire a votare:

  1. Ascolta attentamente ciò che la persona sta dicendo, verbalmente e no. A seconda della fase di demenza, alcune conversazioni potrebbero richiedere più tempo rispetto ad altre. Fai un vero sforzo di ascoltare e sii paziente.
  2. Parla chiaramente e rispettosamente. Usa il tuo tono di voce normale. Gli studi dimostrano che quando usiamo un linguaggio infantile o per anziani, la persona con demenza si comporta in modo diverso. Parla chiaramente e lentamente. Inoltre, è consigliabile accorciare le frasi perché è più difficile elaborare le frasi lunghe. Più chiare e semplici sono le tue domande, più facile saranno da capire.
  3. Ottieni l'attenzione della persona prima di comunicare con lei. Il contatto con gli occhi e un tocco delicato possono aiutare a tenere a terra, e orientare, una persona con demenza. Ottenere l'attenzione della persona prima di chiederle di votare la aiuterà a dimostrare la sua vera capacità di voto.
  4. Parla del voto durante il tempo del giorno migliore per la persona. Le persone con demenza hanno tempi nel giorno migliori o peggiori, proprio come te e me. Cerca di parlare del voto durante il tempo della giornata più ottimale per lei.
  5. Assicurati di capire che cosa dice la persona. Se non lo capisci, chiedile di indicarlo, anche con un gesto.

 

Cosa fare e cosa non fare nel voto con demenza

Può essere rilevante perché:

Alcuni principi e consigli possono essere validi anche in Italia.

Potrebbe però essere più complicato in una elezione politica in Italia, dove la scelta non è tra solo due candidati, ma tra decine di partiti e liste, con varie altre complicazioni.

Il The Bazelon Center for Mental Health Law and the National Disability Rights Network ha una guida per aiutare le persone con una capacità diminuita di votare. Spiega che gli elettori possono avere l'assistenza in caso di necessità. Per esempio:

  • Leggi la scheda elettorale in un modo che l'elettore possa capire.
  • Non esprimere mai la tua opinione.
  • Non tenere per te informazioni, né darle inesatte.
  • Non fare pressione alla persona per votare ogni quesito. Se la persona si stanca o non vuole votare tutti i quesiti della scheda, va bene lo stesso. Ognuno ha il diritto di scegliere se votare o no su ogni competizione elettorale.


Una domanda comune che nasce dai caregiver è: “se il mio coniuge ha votato repubblicano negli ultimi 50 anni, e credo che lei voterebbe repubblicano anche adesso, posso indicare questo candidato per lei?”. La risposta è no. Tuttavia, se alla moglie è stato chiesto di decidere, e verbalmente (o non verbalmente, con un gesto) ha scelto il candidato repubblicano, allora il caregiver può aiutarla a marcare la scheda.

 

 

 


Fonte: Regina Koepp PsyD/ABPP (psicologa clinica e gerontologa) in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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