Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La TV in camera aumenta il rischio di obesità dei bambini

Bedroom With TvCute bedroom With Tv Stock Photo modish design bedroom tv stock photoIl ragazzo medio americano da 8 a 18 anni guarda la TV per circa 4,5 ore al giorno. Il settanta per cento dispone di un televisore in camera da letto e circa un terzo dei giovani da 6 a 19 anni sono considerati obesi.

Studi precedenti hanno dimostrato che il tempo di visione della TV nell'infanzia e nell'adolescenza si perpetua nell'età adulta, con conseguente sovrappeso e livelli elevati di colesterolo totale. [ndt: si fa notare che sovrappeso/obesità e colesterolo sono collegati anche al rischio di demenza e Alzheimer in vecchiaia - documenti nel sito]


Un gruppo di ricercatori del Pennington Biomedical Research Center di Baton Rouge in Louisiana riporta i risultati del nuovo studio, che stabiliscono un rapporto tra l'avere e guardare la TV in camera da letto e l'obesità infantile, in particolare l'elevata circonferenza della vita.


"L'associazione dimostrata tra TV e l'obesità si basa principalmente sul BMI (*). Si conosce meno invece l'associazione tra il televisore e la massa grassa, l'adiposità conservata in specifici depositi (che comprendono il tessuto addominale sottocutaneo e quello adiposo viscerale), e il rischio cardiometabolico"
, dice il ricercatore principale Peter T. Katzmarzyk, PhD. "Si ipotizza che tempi maggiori di visione della TV e la presenza di un televisore in camera da letto siano associati al deposito specifico per adiposità e al rischio cardiometabolico".


Tra il 2010 e il 2011, 369 ragazzi e adolescenti tra 5 e 18 anni di a Baton Rouge, ben bilanciati tra sesso, etnia, età, indice di massa corporea, sono stati valutati in vari fattori, come la circonferenza della vita, la pressione sanguigna a riposo, i trigliceridi a digiuno, il colesterolo da lipoproteine ad alta densità (HDL) e il glucosio, la massa grassa, e il grasso dello stomaco.


L'analisi statistica dei dati sviluppati ha prodotto due modelli che nell'insieme hanno rivelato che i ragazzi con un televisore in camera da letto erano più propensi a guardare più televisione. Questi ragazzi inoltre hanno dimostrato di avere più grasso e massa del tessuto adiposo sottocutaneo, così come maggiore circonferenza di vita, rispetto ai loro coetanei che non avevano una TV in camera da letto.


I partecipanti allo studio con un televisore in camera da letto e quelli che guardavano la TV più di due ore al giorno, sono stati associati a una probabilità fino a 2,5 volte maggiore di avere livelli più alti di massa grassa. Guardare la TV più di cinque al giorno è stato associato a una probabilità doppia di essere nel quartile superiore della massa del tessuto adiposo viscerale. Inoltre, una camera da letto TV è associata a una probabilità tripla di rischio cardiometabolico elevato, circonferenza vita elevata e trigliceridi elevati.


"C'è una forte associazione tra l'avere un televisore in camera da letto in funzione del tempo di visione, con la adiposità e gli esiti della salute", osserva il co-autore Amanda Staiano, PhD. "Un televisore in camera da letto può creare ulteriori disturbi alle sane abitudini, oltre e in più della visione normale della TV. Ad esempio, avere un televisore in camera da letto è legato a minori quantità di sonno e a una minore prevalenza di pasti regolari in famiglia, indipendentemente dal tempo totale di televisione. Sia la breve durata del sonno che la mancanza di pasti regolari in famiglia sono correlati ad aumento di peso e obesità".

 


(*) BMI - Body Mass Index = IMC - Indice di Massa Corporea puoi calcolare il tuo qui.

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale della Elsevier Health Sciences.

Pubblicato in ScienceDaily il 11 Dicembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.