Una esposizione regolare al freddo lieve può essere un modo sano e sostenibile per aiutare le persone a perdere peso, secondo quanto scrivono dei ricercatori in Trends in Endocrinology & Metabolism il 22 gennaio.
Il rovescio della medaglia implica che le nostre case e uffici, caldi e accoglienti, potrebbero essere in parte responsabili del nostro girovita in espansione.
"Dal momento che la maggior parte di noi sono esposti a condizioni interne per il 90 per cento del tempo, vale la pena esplorare gli aspetti sanitari delle temperature ambientali", ha detto il primo autore di questo articolo Wouter van Marken Lichtenbelt del Medical Center della Maastricht University in Olanda.
"Cosa potrebbe implicare il lasciare che il nostro corpo lavori di nuovo per controllare la temperatura del corpo? Ipotizziamo che l'ambiente termico influisca sulla salute umana e in particolare che la frequente esposizione al freddo lieve possa influenzare significativamente il nostro consumo di energia per periodi di tempo prolungati".
Marken Lichtenbelt ed i suoi colleghi hanno cominciato a studiare gli effetti del freddo mite circa 10 anni fa, soprattutto perché esso aveva ricevuto così poca attenzione. Studi precedenti sulle temperature si erano concentrati principalmente su quelle estreme, per applicazioni militari, dei vigili del fuoco, e altri.
Ma gli studi hanno cominciato a mostrare grandi differenze tra le risposte delle persone alle condizioni di freddo miti. Ciò ha portato i ricercatori a un'importante scoperta: il tessuto adiposo bruno, che genera calore e brucia calorie, non è solo per i bambini. Anche gli adulti ce l'hanno e alcuni più di altri. Marken Lichtenbelt dice di avere ora le prove che suggeriscono che una temperatura interna più variabile - in funzione della temperature esterna - potrebbe essere utile, anche se gli effetti a lungo termine attendono ancora ulteriori indagini.
Un gruppo di ricerca giapponese ha trovato una diminuzione del grasso corporeo dopo che delle persone hanno trascorso due ore al giorno a 17°C per sei settimane. Un team olandese ha scoperto anche che la gente si abitua al freddo con il tempo: dopo sei ore al giorno al freddo per 10 giorni, le persone nel loro studio hanno aumentato il tessuto bruno, sentendosi più a loro agio e rabbrividendo meno a 15°C.
La produzione di calore (non tremante) può rappresentare una percentuale di poco superiore al 30 per cento del bilancio energetico del corpo, dicono, per lo meno nelle persone giovani e di mezza età. Ciò significa che temperature più basse possono influenzare in modo significativo la quantità di energia che usa una persona in generale. Quindi, oltre al nostro allenamento, dobbiamo forse abituarci a trascorrere più tempo al freddo. Però metterlo in pratica forse può richiedere una certa opera di convincimento.
"La temperatura interna nella maggior parte degli edifici è regolata per ridurre al minimo la percentuale di persone insoddisfatte", scrivono i ricercatori. "Ciò si traduce in temperature interne relativamente alte in inverno. Ciò è evidente negli uffici, nelle abitazioni ed è più pronunciato nei centri di cura e ospedali. In mancanza di esposizione ad una temperatura ambiente variata, intere popolazioni possono essere soggette a contrarre malattie come l'obesità. Inoltre, le persone diventano vulnerabili ai cambiamenti improvvisi della temperatura ambientale".
Fonte: Cell Press, via EurekAlert!.
Riferimenti: van Marken Lichtenbelt et al. Cold exposure -- an approach to increasing energy expenditure in humans. Trends in Endocrinology & Metabolism, January 2014
Pubblicato in eurekalert.org (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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