Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Molte malattie mentali riducono l'aspettativa di vita più del fumo

Secondo quanto dimostra un'analisi di psichiatri dell'Università di Oxford, le gravi malattie mentali riducono l'aspettativa di vita da 10 a 20 anni, una perdita di anni che è equivalente o peggiore di quella del fumo pesante.


Ricercatori di Oxford dicono che i loro dati sull'aspettativa di vita dovrebbero stimolare i governi ed i servizi sanitari e sociali ad assegnare una priorità molto più alta alle modalità con cui i servizi di salute mentale potrebbero prevenire le morti precoci.


La salute mentale non ha la stessa priorità di salute pubblica del fumo, dicono gli scienziati di Oxford, nonostante questi numeri gravi e la prevalenza similare dei problemi di salute mentale.


Una persona su quattro nel Regno Unito sperimenta un qualche tipo di problema di salute mentale nel corso di un anno, secondo le stime. Circa il 21% degli uomini britannici e il 19% delle donne fumano sigarette.


I ricercatori dell'Università di Oxford hanno pubblicato i risultati del loro studio sulla rivista ad accesso libero World Psychiatry. Lo studio è stato finanziato dal Wellcome Trust.


I ricercatori hanno cercato le migliori revisioni sistematiche di studi clinici che hanno analizzato il rischio di mortalità per tutta una serie di diagnosi: problemi di salute mentale, abuso di sostanze e di alcool, demenza, disturbi dello spettro autistico, disabilità di apprendimento e disturbi comportamentali infantili. Sono state identificate 20 revisioni di documenti che analizzavano i dati di oltre 1,7 milioni di persone e più di 250.000 morti. Essi hanno ripetuto la ricerca di studi e revisioni che esaminavano l'aspettativa di vita e il rischio di morire per suicidio, e hanno confrontato i risultati ai dati migliori dei fumatori forti.


La riduzione media dell'aspettativa di vita delle persone con disturbo bipolare è tra i 9 e i 20 anni, mentre è da 10 a 20 anni per la schizofrenia, tra 9 e 24 anni per l'abuso di droghe e di alcool, e circa 7/11 anni per la depressione ricorrente. La perdita di anni per i forti fumatori è da 8 a 10 anni. Tutte le diagnosi studiate hanno mostrato un aumento del rischio di mortalità, anche se la dimensione del rischio varia notevolmente. Molte hanno rischi equivalenti o superiori a quelli dei forti fumatori.


Il Dott. Seena Fazel del Dipartimento di Psichiatria all'Università di Oxford, ha dichiarato: "Abbiamo scoperto che molte diagnosi di salute mentale sono associate ad una diminuzione dell'aspettativa di vita grande come quella associata al fumo di oltre 20 sigarette al giorno. Ci sono probabilmente molte ragioni per questo. I comportamenti ad alto rischio sono comuni nei pazienti psichiatrici, in particolare di droghe e alcol, e hanno più probabilità di morire di suicidio. Lo stigma che circonda la salute mentale può implicare che le persone non sono trattate come per i problemi di salute fisica, quando vanno dal medico".


Uno dei problemi è la tendenza a separare la malattia mentale e quella fisica, spiega il dottor Fazel: "Molte cause di problemi di salute mentale hanno anche conseguenze fisiche, e la malattia mentale peggiora la prognosi di una serie di malattie fisiche, in particolare le malattie cardiache, il diabete e il cancro. Purtroppo, le persone con gravi malattie mentali non possono accedere in modo efficace all'assistenza sanitaria".


Il dott Fazel è certo: "Tutto questo può essere cambiato. Ci sono trattamenti farmacologiche e psicologici efficaci per i problemi di salute mentale. Siamo in grado di migliorare la salute mentale e i servizi di assistenza sociale. Ciò significa assicurarsi che le persone abbiano accesso diretto alle cure sanitarie e a posti di lavoro appropriati e ad attività diurne significative. E' difficile, ma si può fare". "Oltre a ciò, gli psichiatri hanno una responsabilità particolare, come medici, di assicurare che la salute fisica dei loro pazienti non sia trascurata. La riduzione dell'uso di farmaci nei servizi psichiatrici mitiga tale trascuratezza".


E aggiunge: "Quello che abbiamo bisogno è che i ricercatori, gli operatori ed i governi rendano la salute mentale una priorità molto più alta per la ricerca e l'innovazione. Il fumo è riconosciuto come un enorme problema di salute pubblica. Ci sono modi efficaci per affrontare il fumo e, con la volontà politica e il finanziamento, il tasso di decesso correlato al fumo ha iniziato a diminuire. Ora abbiamo bisogno di uno sforzo simile nella salute mentale".


Il Dr John Williams, responsabile di Neuroscienze e Salute Mentale del Wellcome Trust, ha dichiarato: "Le persone con problemi di salute mentale sono tra i più vulnerabili della società. Questo lavoro sottolinea come sia importante che essi abbiano accesso all'assistenza e alla consulenza sanitaria, che non è sempre quello che succede. Ora abbiamo una forte evidenza che la malattia mentale intacca l'aspettativa di vita allo stesso modo di altre minacce per la salute pubblica come il fumo".

 

 

 

 

 


FonteUniversity of Oxford   (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.