Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Rapporto: 'Speranza di cura e prevenzione dell'Alzheimer è nelle piante medicinali'

Rapporto: 'Speranza di cura e prevenzione dell'Alzheimer è nelle piante medicinali'L'obiettivo di questo rapporto appena rilasciato è fornire un'analisi dettagliata dell'Alzheimer (AD) e dei farmaci e delle piante medicinali usate per trattarlo e prevenirlo.


Esso fornisce inoltre una panoramica delle principali aziende che servono questo mercato e le loro offerte di prodotti attuali e futuri.


Questa relazione si rivelerà utile per le persone che si occupano di Alzheimer, che cercano di evitarlo, che fanno ricerca e sviluppo di nuovi farmaci, o che vogliono investire in questo settore.


La conclusione di questa relazione è che la speranza futura per il trattamento e la prevenzione dell'Alzheimer è nelle piante medicinali.


L'Alzheimer è diventato un importante problema di salute pubblica. A livello globale, circa 56 milioni di persone ne sono colpite nel 2015. Al momento, purtroppo, non esiste una cura per impedire l'AD di tipo grave, ed è disponibile solo un trattamento sintomatico per i tipi lieve/moderato, che spesso dura circa 2-3 anni.


Le strategie di trattamento moderne comprendono di solito anticolinesterasici, antiossidanti, inibitori alfa e beta-secretasi, e antagonisti del recettore N-metil-D-aspartato (NMDA). Ma nessuno degli attuali farmaci per AD ha dimostrato di modificare la malattia, o è molto efficace nel rallentarne la progressione. E i trattamenti di nuova generazione capaci di rallentare la progressione della malattia non arriveranno sul mercato prima di 3-5 anni.


Per esacerbare ulteriormente il problema, l'industria farmaceutica si trova ad affrontare gravi sfide, poichè il percorso di scoperta di nuovi farmaci per le malattie neurodegenerative sta diventando estremamente costoso, rischioso e criticamente inefficiente. Inoltre è in atto uno spostamento significativo dell'approccio, dai farmaci a singolo bersaglio a quelli multi-bersaglio, soprattutto per sindromi croniche e complesse.


Per merito della complessità del contenuto chimico (in termini di classi diverse e dei molteplici analoghi all'interno di ogni classe) e della varietà della bioattività, le piante medicinali offrono la prospettiva del tipo intrinseco di poli-farmacologia che è sempre più evidente per i farmaci ortodossi.


Inoltre, le piante medicinali possono fungere da agenti chemiopreventivi, fatto che produce risultati terapeutici che modulano il processo di aggregazione dell'amiloide-beta, e fornisce benefici cognitivi misurabili nel processo di invecchiamento. Di conseguenza, le piante medicinali possono essere particolarmente rilevanti per l'uso di lungo termine e potenzialmente profilattico, contro l'AD, fornendo neuroprotezione.


Questo rapporto fornisce una stima della produzione farmaceutica globale di farmaci per Alzheimer, così come le stime della produzione di diverse piante medicinali che sono utili a curare e a prevenire l'AD. Esso contiene un'analisi dettagliata delle offerte di farmaci attuali e futuri, insieme alle aziende che li producono e che fanno R&S su di essi. Inoltre, viene data un'analisi dettagliata delle piante medicinali che sono state valutate clinicamente per curare e prevenire l'Alzheimer.

 

Scarica qui il rapporto completo.

 

 

 


Fonte: PRNewswire (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)