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Visita il tuo famigliare con demenza, anche se non ti riconosce più, lui ne avrà comunque un beneficio

Le visite ai tuoi cari con demenza danno loro dei benefici, anche se non ti riconoscono più, secondo una organizzazione no-profit.


Una ricerca svolta dall'Alzheimer's Society afferma che un sondaggio ha rivelato che il 42% delle persone intervistate ritiene "erroneamente" che una volta che una persona cara finisce di ricordarsi di loro, "essi non traggono più molti benefici dal passare del tempo con loro".


La ricerca ha inoltre rilevato che il 64% delle persone affette da demenza si sente isolato da amici e familiari dopo la diagnosi.


Il 68% ha risposto che continua a fare visite, ma la no-profit ha detto: "Nonostante i buoni propositi, la mancanza di consapevolezza di quanto sia importante la memoria emotiva e la vita frenetica potrebbero far si che le persone non sempre diano seguito alle loro intenzioni e oltre la metà di coloro che vivono con demenza sono lasciati a sentirsi isolati". La no-profit ha aggiunto che alcuni malati hanno ancora una 'memoria emotiva', dicendo che le visite potrebbero "stimolare sentimenti di familiarità, felicità, comfort e sicurezza".


Due su cinque (41%) hanno detto anche che non essere più in grado di riconoscere amici e parenti li fa sentire più isolati, e il 19% prevede una crisi di relazione o un divorzio.


Nel sondaggio indipendente su 300 persone con demenza, il 54% ha detto che non prendeva più parte alle attività sociali, o solo raramente, e il 51% ha dichiarato che avere qualcuno che li aiuta a rimanere coinvolti li renderebbe meno soli.


Jeremy Hughes, direttore esecutivo dell'Alzheimer's Society, ha detto:

"Dopo aver trascorso del tempo con amici e familiari durante le feste, il nuovo anno può essere un momento tetro e solitario per le persone con demenza e i loro caregiver. E' molto importante per le persone con demenza sentirsi collegate durante tutto l'anno.

"Trascorrere del tempo con i propri cari e prendere parte ad attività significative può avere un impatto potente e positivo, anche se non si ricorda l'evento stesso. Stiamo esortando le persone a mettersi in contatto con noi e a scoprire come possiamo aiutare a rimanere in contatto".

 

 

 


Fonte: Anthony Joseph in DailyMail Online (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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