Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperta delinea la possibilità di nuovi farmaci per Alzheimer e Parkinson

Ricercatori dell'Oregon Health & Science University hanno dimostrato che è possibile utilizzare un ormone tiroideo sintetico per regolare un gene implicato nelle malattie neurodegenerative come l'Alzheimer, il Parkinson e la sclerosi multipla.

Ricercatori dell'Oregon Health & Science University hanno dimostrato che è possibile utilizzare un ormone tiroideo sintetico per regolare un gene implicato nelle malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer (MA), il Parkinson e la sclerosi multipla. I risultati dei test su cellule umane e topi, pubblicati su Cell Chemical Biology, delineano la possibilità di sviluppo di nuovi farmaci per trattare queste malattie debilitanti.


"Questo è il primo esempio conosciuto che dimostra che è possibile aumentare l'espressione del gene TREM2 in un modo che porterà alla guarigione in alcune malattie", ha detto l'autore senior Tom Scanlan PhD, professore di Fisiologia e Farmacologia dell'OHSU. "Questo genererà molto interesse".


Il primo autore dello studio è Skylar J. Ferrara PhD, post-dottorato nella Facoltà di Fisiologia Chimica e Biochimica. La scoperta segue una pubblicazione del 2013 che aveva collegato delle varianti genetiche di TREM2 al rischio di MA. La nuova ricerca dell'OHSU amplia quel lavoro, dimostrando che è possibile attivare l'espressione di TREM2 e il percorso TREM2 usando un composto sviluppato in origine più di due decenni fa per abbassare il colesterolo.


I ricercatori hanno somministrato un analogo del composto che penetra nel sistema nervoso centrale dei topi. Hanno scoperto di riuscire ad aumentare l'espressione del TREM2 e di ridurre i danni alla mielina, che è la guaina protettiva simile a un isolamento che copre le fibre nervose danneggiate nei disturbi come la sclerosi multipla. Il percorso attivato dal gene TREM2 è implicato anche in altre malattie neurodegenerative, come il MA e il Parkinson.


"Il TREM2 è un recettore", ha detto Scanlan. "Rileva i detriti delle cellule danneggiate dalla malattia e risponde in modo curativo e produttivo. Ipotizziamo che, riuscendo semplicemente ad accendere la sua espressione, possa portare ad un effetto terapeutico nella maggior parte delle malattie neurodegenerative".


Joseph Quinn MD, professore di neurologia all'OHSU, che tratta pazienti con Parkinson e MA, e non era coinvolto nella ricerca, ha detto che i risultati sono promettenti:

"Il TREM2 è un 'obiettivo' valido per il trattamento del MA, in base alla genetica e ad altri studi. Questo nuovo studio ha importanti implicazioni per testare un nuovo approccio terapeutico per il MA, compresa la possibilità di sviluppare un nuovo farmaco per regolare il TREM2".


Il composto di ormone tiroideo sintetico, chiamato sobetirome e analoghi simili, è già stato dato in licenza a una società spin-off dell'OHSU che condurrà studi clinici per le malattie del sistema nervoso centrale, compresa la sclerosi multipla.


Al contrario di altre scoperte scientifiche ottenute sui topi, Scanlan ha detto che questa ultima scoperta collega questa classe di composti al MA, al Parkinson e ad altre malattie neurodegenerative, portando la scienza molto più vicina agli studi clinici nelle persone con malattie debilitanti: "La possibilità di fare studi clinici non è a milioni di chilometri di distanza. Sarebbe una cosa già realizzabile".

 

 

 


Fonte: Erik Robinson in Oregon Health & Science University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Skylar Ferrara, Priya Chaudhary, Margaret DeBell, Gail Marracci, Hannah Miller, Evan Calkins, Edvinas Pocius, Brooke Napier, Ben Emery, Dennis Bourdette, Thomas Scanlan. TREM2 is thyroid hormone regulated making the TREM2 pathway druggable with ligands for thyroid hormone receptor. Cell Chemical Biology, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)