Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Composto naturale del basilico può proteggere dall'Alzheimer

Una gruppo di ricercatori guidato dalla University of South Florida ha scoperto che il composto fenchol ha lo stesso effetto benefico dei metaboliti derivati dall'intestino nel ridurre l'amiloide-beta neurotossica nel cervello.

basil flowers

Il fenchol, un composto naturale che abbonda in alcune piante, tra cui il basilico, può aiutare a proteggere il cervello dalla patologia del morbo di Alzheimer (MA), secondo uno studio preclinico eseguito alla University of South Florida.


Il nuovo studio, pubblicato il 5 ottobre su Frontiers in Aging Neuroscience, ha scoperto un meccanismo di rilevamento associato al microbioma intestinale che spiega come il fenchol riduce la neurotossicità nel cervello di MA.


Evidenze emergenti indicano che gli 'acidi grassi a catena corta' (SCFA, short-chain fatty acids), metaboliti prodotti da batteri utili e fonte primaria di nutrizione per le cellule nel colon, contribuiscono alla salute del cervello. La presenza di SCFA è spesso ridotta nei pazienti anziani con un lieve deterioramento cognitivo e con MA, la forma più comune di demenza. Tuttavia, era finora rimasto in gran parte sconosciuto come questo declino degli SCFA contribuisce alla progressione del MA.


Gli SCFA derivati ​​dall'intestino, che viaggiano attraverso il sangue fino al cervello, possono legare e attivare il 'recettore di acido grasso libero 2' (FFAR2), una molecola di segnalazione cellulare espressa sulle cellule cerebrali chiamate neuroni.


"Il nostro studio è il primo a scoprire che la stimolazione del meccanismo di rilevamento del FFAR2 da parte di questi metaboliti microbici (SCFA) può essere utile per proteggere le cellule cerebrali dall'accumulo tossico di proteine ​​amiloide-beta (Aβ) associate al MA", ha detto l'autore senior Hariom Yadav PhD, professore di Neurochirurgia e Riparazione Cerebrale all'USF e direttore del Center for Microbiome Research dell'USF.


Una delle due patologie caratteristiche del MA è costituita dai depositi induriti di Aβ che si raggrumano tra le cellule nervose formando placche di proteine ​​amiloidi nel cervello. L'altra patologia è formata dai grovigli neurofibrillari della proteina tau all'interno delle cellule cerebrali. Queste patologie contribuiscono alla perdita e alla morte dei neuroni, che in definitiva scatena il MA, una malattia neurodegenerativa caratterizzata da perdita di memoria, di capacità di pensiero e di altre capacità cognitive.


Il dott. Yadav e i suoi collaboratori hanno esaminato in profondità i meccanismi molecolari per spiegare come le interazioni tra il microbioma dell'intestino e il cervello potrebbero influenzare la salute del cervello e il declino cognitivo correlato all'età. In questo studio, ha detto il dott. Yadav, il team di ricerca si era proposto di scoprire la funzione "precedentemente sconosciuta" del FFAR2 nel cervello.


I ricercatori hanno dimostrato per la prima volta che l'inibizione del recettore FFAR2 (blocco della sua capacità di 'percepire' gli SCFA nell'ambiente al di fuori della cellula neuronale e di trasmettere la segnalazione all'interno della cellula) contribuisce alla formazione anomala di proteina Aβ causando la neurotossicità legata al MA.


Quindi, hanno eseguito una selezione virtuale su larga scala di oltre 144.000 composti naturali per trovare potenziali candidati che potrebbero imitare lo stesso effetto benefico degli SCFA prodotti dal microbioma nell'attivare la segnalazione FFAR2. Il dott. Yadav ha osservato che è importante identificare un'alternativa naturale agli SCFA per puntare in modo ottimale il recettore FFAR2 sui neuroni, poiché le cellule dell'intestino e di altri organi consumano la maggior parte di questi metaboliti microbici prima di raggiungere il cervello attraverso la circolazione sanguigna.


Il gruppo del dott. Yadav ha ristretto i 15 principali candidati composti a quello più potente. Il fenchol, un composto derivato dalle piante, che dà al basilico il suo profumo aromatico, era il migliore a vincolare il sito attivo di FFAR per stimolare la sua segnalazione.


Ulteriori esperimenti in colture di cellule neuronali umane, sul nematode Caenorhabditis Elegans e in topi modello di MA, hanno dimostrato che il fenchol riduce significativamente l'eccesso di accumulo di Aβ e la morte dei neuroni, stimolando la segnalazione FFAR2, il meccanismo di rilevamento del microbioma. Quando i ricercatori hanno esaminato più strettamente come il fenchol modula la neurotossicità indotta da Aβ, hanno scoperto che il composto diminuisce le cellule neuronali senescenti, chiamate anche cellule 'zombie', presenti di solito nel cervello con MA.


Le cellule zombie smettono di replicarsi e muoiono di una morte lenta. Nel frattempo, il dott. Yadav ha detto, si accumulano in organi malati e invecchianti, creano un ambiente infiammatorio dannoso e inviano segnali di stress o di morte alle cellule sane vicine, che alla fine diventano anch'esse cellule zombie dannose o muoiono.


"Il fenchol colpisce realmente i due meccanismi correlati della senescenza e della proteolisi", ha detto il dott. Yadav dei risultati intriganti dello studio preclinico. "Riduce la formazione di cellule neuronali zombie semi-morte e aumenta anche il degrado di Aβ (non funzionale), in modo che la proteina amiloide sia espulsa dal cervello molto più velocemente".


Prima di iniziare a mettere quintali di basilico extra nella salsa di spaghetti o in qualsiasi altra cosa tu mangi, per aiutare a evitare la demenza, sono necessarie più ricerche, incluse quelle negli esseri umani.


Nell'esplorare il fenchol come un possibile approccio per il trattamento o la prevenzione della patologia di MA, il team della USF cercherà risposte a diverse domande. Una cruciale è se il fenchol consumato nel basilico stesso è più o meno bioattivo (efficace) che isolato e somministrato in pillola, ha detto il dott. Yadav:

"Vogliamo anche sapere se una dose potente di basilico o di fenchol introdotta via spray nasale sarebbe un modo più rapido per portare il composto nel cervello".

 

 

 


Fonte: Anne DeLotto Baier in University of South Florida (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Atefeh Razazan, Prashantha Karunakar, Sidharth Mishra, Shailesh Sharma, Brandi Miller, Shalini Jain and Hariom Yadav. Activation of Microbiota Sensing – Free Fatty Acid Receptor 2 Signaling Ameliorates Amyloid-β Induced Neurotoxicity by Modulating Proteolysis-Senescence Axis. Frontiers in Aging Neuroscience, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.