Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Mappati gli schemi di glicosilazione associati all'Alzheimer

Usando una nuova metodologia, ricercatori dell'Università del Kentucky (UK) hanno mappato le variazioni delle catene di zucchero attaccate alle proteine ​​cerebrali di individui deceduti, che erano sani o con morbo di Alzheimer (MA).

can chemist crack sugar code


Al momento non sono disponibili trattamenti efficaci per il MA, e quindi sono indispensabili nuovi approcci per prevenire la progressione di questa malattia neurologica devastante.


I laboratori di Ramon Sun PhD (assistente professore di neuroscienze e ricercatore del Markey Cancer Center) e di Matthew Gentry PhD (professore di Biochimica Molecolare e cellulare e direttore della Lafora Epilepsy Cure Initiative) alla UK, hanno sviluppato un nuovo metodo di scansione per identificare schemi specifici delle molecole di zucchero che sono collegate alle proteine ​​all'interno di un tessuto.


La forma di attaccamento dello zucchero che hanno studiato è chiamata N-glicosilazione. Hanno usato questa metodologia per analizzare questo 'codice di zucchero' nel cervello di due topi modello di MA e in quello di individui che sono morti dalla demenza.


I topi modello che hanno studiato rappresentano due diverse patologie comuni nei pazienti di MA: in uno, i topi accumulano la proteina amiloide-beta (Aβ) nel cervello; nell'altro, i topi accumulano forme anomali della proteina tau nel cervello. Nonostante avessero diverse patologie sottostanti, entrambi i topi modello hanno mostrato una maggiore N-glicosilazione sia nella corteccia frontale che nell'ippocampo.


Hanno anche analizzato i campioni presi da cervelli di tre coetanei e di tre pazienti con MA di tipo Aβ. Come il cervello dei topi, c'era una maggiore glicosilazione nella regione della corteccia frontale nel cervello dei pazienti di MA. Tuttavia, al contrario di quanto osservato nei topi, le regioni dell'ippocampo dei pazienti di MA avevano una N-glicosilazione ridotta.


I risultati definiscono differenze specifiche regionali tra la corteccia frontale e l'ippocampo nei pazienti di MA umani e i controlli abbinati. Nello specifico, è stata osservata più glicosilazione cattiva nelle regioni della corteccia frontale del cervello di MA e meno N-glicosilazione nelle regioni dell'ippocampo. Questo studio evidenzia anche una differenza fondamentale nei modelli di glicosilazione delle proteine ​N-collegate nella regione dell'ippocampo tra i topi modello di MA e i pazienti umani.


"Questo studio aiuterà potenzialmente a sviluppare nuove direzioni di ricerca, nuovi obiettivi terapeutici e la valutazione dei biomarcatori per un futuro trattamento e la diagnosi del MA"
, ha detto Sun. Questo lavoro è stato pubblicato di recente su Alzheimer's & Dementia.


L'importanza di capire gli schemi di N-glicosilazione e la regolamentazione di questo processo biochimico nel cervello è il tema di una revisione di Sun e Gentry, e dei loro team, pubblicata in Trends in Endocrinology & Metabolism. La biosintesi delle catene di zucchero proteica N-collegate è un ramo sotto-studiato del metabolismo del glucosio. All'interno delle cellule, il glucosio può essere usato per la produzione di energia o per costruire catene di zuccheri complesse che modificano proteine ​​o lipidi. Questi processi competono per una fonte finita di glucosio nelle cellule.


"Nel sistema nervoso centrale, la glicosilazione delle proteine ​​N-collegate è fondamentale sia per i neuroni che per le cellule gliali"
, ha dichiarato Tara Hawkinson, dottoranda alla UK e prima autrice di questo studio.


Questo processo controlla molti aspetti delle proteine ​​chiave coinvolte nell'attività neuronale. La glicosilazione aberrante può guidare la disfunzione e la morte dei neuroni. Di conseguenza, la glicosilazione ​​alterata delle proteine può contribuire a vari tipi di disturbi neuronali, che vanno da quelli associati alla perdita di neuroni, come il MA e il Parkinson, a quelli associati a connessioni neuronali difettose, come la schizofrenia e i disturbi neurologici dello sviluppo.


I metodi sviluppati dai laboratori di Sun e di Gentry per la valutazione della distribuzione spaziale del codice di zucchero dei modelli di N-glicosilazione nel cervello consentiranno ai ricercatori di porre domande chiave su come questi modelli sono modificati nelle condizioni patologiche.


"Con questi progressi metodologici, possiamo cominciare a rispondere alle domande relative a come le cellule cerebrali coordinano il metabolismo del glucosio per bilanciare i bisogni energetici e le esigenze di glicosilazione, come le alterazioni nel codice di zucchero contribuiscono ai disturbi neurologici e iniziare a sviluppare terapie per affrontare questi problemi", ha detto Gentry.

 

 

 


Fonte: Hillary Smith in University of Kentucky (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Tara Hawkinson, Harrison Clarke, Lyndsay Young, Lindsey Conroy, Kia Markussen, Kayla Kerch, Lance Johnson, Peter Nelson, Chi Wang, Derek Allison, Matthew Gentry, Ramon Sun. In situ spatial glycomic imaging of mouse and human Alzheimer's disease brains. Alzheimer's & Dementia, 15 Dec 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)