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Farmaci simili al Viagra possono aiutare a trattare la demenza

Un nuovo studio, pubblicato in Alzheimer's & Dementia, ha cercato di capire se il tadalafil, un farmaco strettamente correlato al Viagra, può essere efficace nel trattare le persone con demenza vascolare.


L'esperimento di Fase II, guidato dai ricercatori della St George's University of London e dell'ospedale St George, e finanziato congiuntamente dalla Alzheimer’s Drug Discovery Foundation (USA) e dalla UK Alzheimer’s Society, ha testato se il tadalafil aumenta il flusso sanguigno del cervello negli anziani con restringimento delle arterie cerebrali, una condizione che può causare ictus e demenza vascolare.


Sebbene i risultati del test non trovino alcun aumento significativo del flusso sanguigno, i ricercatori hanno trovato indizi a favore di un uso potenziale del tadalafil nel trattamento di alcuni gruppi di pazienti, giustificando ulteriori indagini.


La demenza è un problema sanitario globale in forte aumento, che si stima colpisca 55 milioni di persone in tutto il mondo, che aumenteranno a 139 milioni entro il 2050. Ci sono poche opzioni di trattamento per i pazienti, e il nuovo esperimento ha studiato se la riproposizione di un farmaco esistente, il tadalafil, potrebbe avere un potenziale per il trattamento della demenza vascolare, un tipo comune di demenza che vede un flusso sanguigno ridotto al cervello.


Un'analisi computazionale recente ha identificato il sildenafil (Viagra) e il vardenafil, farmaci comuni per aumentare il flusso sanguigno nella disfunzione erettile e nell'ipertensione polmonare (una forma di malattia dei polmoni), come possibili candidati per prevenire o ritardare la demenza.


Il tadalafil appartiene allo stesso gruppo di farmaci, e i ricercatori hanno ipotizzato che i meccanismi che aumentano il flusso sanguigno in altre parti del corpo, possono anche funzionare nel cervello, fornendo alle cellule cerebrali un flusso più sano di sangue e riducendo i sintomi della demenza.


Il tadalafil è stato selezionato come farmaco candidato per l'esperimento per la sua emivita maggiore (rimane più a lungo nel flusso sanguigno) e per le prove che riesce a entrare nel cervello meglio dei farmaci correlati.


L'esperimento ha confrontato una singola dose di tadalafil con un placebo, registrando il flusso sanguigno cerebrale attraverso un metodo di risonanza magnetica chiamato 'etichettatura degli spin arteriosi', che traccia il flusso sanguigno senza la necessità di traccianti radioattivi.


Gli investigatori non hanno rilevato una differenza significativa nel flusso sanguigno tra chi aveva ricevuto il tadalafil e chi aveva avuto un placebo. Tuttavia, i risultati hanno mostrato la tendenza a un aumento del flusso sanguigno nei partecipanti più anziani (over-70) nella materia bianca del cervello, che è l'area più importante per la demenza vascolare.


Non sono stati registrati eventi avversi gravi durante l'esperimento. Il team di ricerca ritiene che valga la pena considerare ulteriori indagini sul tadalafil per esplorare la sua efficacia nei gruppi di età più anziani per un periodo di tempo più lungo.


Il dott. Jeremy Isaacs, ricercatore clinico principale sull'esperimento e consulente di neurologia all'ospedale St George, ha dichiarato:

"Il restringimento delle arterie cerebrali è un contributore comune del declino cognitivo negli anziani e attualmente non ha alcun trattamento. Questo è stato uno studio di riferimento in cui abbiamo tentato di invertire la riduzione del flusso sanguigno nel cervello, caratteristica di questa condizione. Sebbene non abbiamo trovato un effetto significativo con una singola dose di tadalafil, non possiamo escludere la possibilità di benefici da un uso a lungo termine, per il quale sono necessarie ulteriori ricerche".


Il dott. Atticus Hainsworth, investigatore senior dell'esperimento e docente di malattie cerebrovascolari alla St George's University of London, ha dichiarato:

"I farmaci simili al Viagra meritano ulteriori indagini per il possibile uso nella demenza. I farmaci riproposti hanno i grandi vantaggi di un tempo di sviluppo più breve, un profilo di sicurezza conosciuto e un basso costo, una volta scaduto il brevetto originale. Speriamo che ulteriori indagini si dimostrino fruttuose e offrano nuove opzioni ai medici che trattano la demenza".

[...]

 

 

 


Fonte: St George's, University of London (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Mathilde Pauls, Lauren Binnie, ...(+20), Jeremy Isaacs, Atticus Hainsworth. The PASTIS trial: Testing tadalafil for possible use in vascular cognitive impairment. Alzheimer's & Dementia, 8 Feb 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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