Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Rapamicina: assunzione anche breve ha stessi effetti anti-invecchiamento del trattamento a vita

Immagina di poter prendere una medicina che impedisce il declino che deriva dall'età e ti mantiene in salute. Gli scienziati stanno cercando di trovare un farmaco con questi effetti. L'attuale farmaco antinvecchiamento più promettente è la rapamicina, nota per i suoi effetti positivi sulla vita in generale, e sulla vita in salute, negli studi sperimentali con animali da laboratorio.


Per ottenere i massimi effetti benefici, il farmaco viene spesso somministrato permanentemente. Tuttavia, anche alle basse dosi usate nella prevenzione del declino correlato all'età, possono esserci effetti collaterali negativi ed è sempre desiderabile usare la dose efficace più bassa.


Un gruppo di ricerca del Max Planck Institute for Biology of Aging di Colonia/Germania, ha ora dimostrato negli animali da laboratorio che una breve esposizione alla rapamicina ha gli stessi effetti positivi di un trattamento per tutta la vita, aprendo nuove porte a una potenziale applicazione nell'uomo.


La lotta agli effetti negativi dell'invecchiamento è sempre più al centro della ricerca. I cambiamenti nello stile di vita possono migliorare la salute degli anziani, ma da soli non sono sufficienti per prevenire i mali dell'età più avanzata. Riproporre farmaci esistenti per 'geroprotezione' sta diventando un'arma aggiuntiva nella prevenzione del declino legato all'età.


L'attuale farmaco antinvecchiamento più promettente è la rapamicina, inibitore della crescita cellulare e immunosoppressore che viene usato di norma nella terapia del cancro e dopo trapianti di organi.


“Alle dosi usate clinicamente, la rapamicina può avere effetti collaterali indesiderati, ma per l'uso nella prevenzione del declino legato all'età, questi devono essere assenti o minimi. Pertanto, volevamo scoprire quando, e per quanto tempo, dobbiamo dare la rapamicina per ottenere gli stessi effetti del trattamento per tutta la vita”
, spiega la dott.ssa Paula Juricic, la prima autrice dello studio, del Dipartimento della prof.ssa Linda Partridge, direttrice del Max Planck Institute for Biology of Aging.

 

Solo una breve esposizione

Gli scienziati hanno testato diverse finestre temporali di somministrazione di farmaci a breve termine nei moscerini della frutta e hanno scoperto che una breve finestra di 2 settimane di trattamento con rapamicina nei moscerini giovani adulti li proteggeva dalla patologia legata all'età nell'intestino e ha esteso la loro vita.


Una finestra corrispondente di breve termine, 3 mesi di trattamento a partire dai 3 mesi in topi giovani adulti, ha avuto effetti benefici simili sulla salute dell'intestino degli animali quando erano in mezza età.


“Questi trattamenti farmacologici brevi nella prima età adulta hanno prodotto una forte protezione quanto il trattamento continuo iniziava contemporaneamente. Abbiamo scoperto anche che il trattamento con rapamicina ha avuto gli effetti più forti e migliori se somministrata in gioventù rispetto alla mezza età. Quando i moscerini venivano trattati con rapamicina in tarda età, dall'altra parte, non c'era alcun effetto. Quindi, la memoria con la rapamicina è attivata principalmente nella prima età adulta”, spiega il dott. Thomas Leech, coautore dello studio.

 

Un passo più vicino alle applicazioni

"Abbiamo trovato il modo di aggirare la necessità di assunzione cronica della rapamicina a lungo termine, quindi potrebbe essere più pratico applicarla agli umani", afferma il dott. Yu-Xuan Lu, coautore della ricerca.


La prof.ssa Linda Partridge, autrice senior dello studio, commenta:

“Sarà importante scoprire se è possibile ottenere gli effetti geroprotettivi della rapamicina nei topi e negli esseri umani con un trattamento che inizia più avanti nella vita, poiché idealmente il periodo di trattamento dovrebbe essere ridotto al minimo. Potrebbe anche essere possibile usare un dosaggio intermittente. Questo studio ha aperto nuove porte, ma ha anche sollevato molte nuove domande”.

 

 

 


Fonte: Max Planck Institute for Biology of Ageing (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: P Juricic, ...[+7], Linda Partridge. Long-lasting geroprotection from brief rapamycin treatment in early adulthood by persistently increased intestinal autophagy. Nature Aging, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.