Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Livelli sierici di TDP-43 distinguono i sottotipi di demenza frontotemporale

La demenza frontotemporale (FTD) è una delle cause più comuni di demenza progressiva nelle persone in età lavorativa. Tuttavia, è spesso impegnativo fare una diagnosi e una prognosi perché lo spettro della demenza frontotemporale include diversi sottotipi che differiscono in termini di sintomi, genetica e neuropatologia, cioè cambiamenti nel cervello associati alla malattia.


Di solito, le proteine ​​che si accumulano nel cervello dei pazienti con FTD, e danneggiano i loro neuroni, sono le proteine ​​TDP-43 o tau. Comprendere i cambiamenti neuropatologici nei pazienti già in fase diagnostica sarebbe particolarmente utile per valutare la loro prognosi e i possibili trattamenti futuri.


Uno studio recente eseguito all'Università della Finlandia Orientale, all'Università di Oulu e all'Università di Brescia in Italia, e pubblicato su Alzheimer's Research & Therapy, ha cercato di identificare i pazienti con FTD con accumulo di TDP-43 tra una grande coorte di pazienti, che includeva tutti i sottotipi più comuni della malattia.


Misurando i livelli di TDP-43 dai campioni di sangue dei pazienti con la tecnologia 'matrice a singola molecola sensibile' (Simoa, sensitive single-molecule array), i ricercatori hanno scoperto che i livelli sierici di TDP-43 erano notevolmente più bassi nei pazienti portatori dell'espansione ripetuta C9orf72 o con la malattia del motoneurone.


Studi precedenti avevano dimostrato che questi pazienti in genere accumulano la proteina TDP-43 nel cervello. Livelli più bassi di TDP-43 non sono stati osservati nei portatori di mutazioni MAPT, che in genere hanno un accumulo di tau nel cervello.


Il primo coautore Kasper Katisko MD/PhD, ricercatore post-dottorato della University of Eastern Finland, afferma:

“I nostri attuali metodi diagnostici non sono abbastanza sensibili o abbastanza accurati da differenziare i pazienti con neuropatologia TDP-43 da altri pazienti con demenza frontotemporale. Tuttavia, questo studio dimostra che la TDP-43 è un biomarcatore potenzialmente utile a questo scopo, se vogliamo sviluppare metodi di analisi più specifici e sensibili".


In futuro, è probabile che si possa usare un semplice campione di sangue per distinguere i sottotipi neuropatologici effettivi della demenza frontotemporale da altre forme di demenza. Ciò renderà la diagnostica differenziale sempre più rapida e accurata, consentendo lo sviluppo di interventi specifici per il paziente che influenzano la progressione della malattia.

 

 

 


Fonte: University of Eastern Finland (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: K Katisko, ..[+16], Eino Solje. Serum total TDP-43 levels are decreased in frontotemporal dementia patients with C9orf72 repeat expansion or concomitant motoneuron disease phenotype. Alz Res Therapy, 11 Oct 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)