Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gli eventi sono 'trampolini di lancio' nel percorso del recupero dei ricordi

"Accidenti, ho perso le chiavi!"


Una soluzione a questo comune scenario frustrante è ripercorrere i propri passi. Questo si può fare spostandosi fisicamente nello spazio in cui sospetti che si nasconda il tuo portachiavi inafferrabile o, come esaminato da una ricerca recente pubblicata su Psychological Science, scansionando la tua memoria per trovarlo.


Gli umani strutturano i ricordi di questo tipo di esperienze continue usando i confini degli eventi, secondo il primo autore Sebastian Michelmann, che ha condotto questa ricerca con Uri Hasson e Kenneth A. Norman (Università di Princeton). Come ha detto Michelmann in un'intervista:

“Intuitivamente, percepiamo la struttura sotto forma di eventi in una esperienza continua. Una 'visita al ristorante' e un 'giro in treno' sono esempi di tali eventi. Quando un evento termina e un altro inizia, le persone percepiscono un limite di un evento e gli osservatori umani concordano sostanzialmente nei momenti esatti in cui si verifica quel confine".


La ricerca di Michelmann e colleghi suggerisce che le persone usano questi confini degli eventi come 'trampolini di lancio' per scansionare i loro ricordi nel tentativo di ricordare determinati fatti o informazioni. Nel caso delle chiavi perdute, ha detto, questo potrebbe comportare il ritorno all'ultimo momento in cui ricordi chiaramente di avere avuto le chiavi - diciamo, mentre entravi dalla porta d'ingresso - prima di saltare davanti a un evento di 'telefonata' e poi all'evento 'guardare la TV'; a quel punto potresti ricordare di aver messo le chiavi accanto al telecomando.


"Quando le persone cercano tra ricordi continui, possono farlo lentamente e a fondo, ma possono anche saltare al limite dell'evento successivo quando decidono che la risposta che stanno cercando non è in quello attuale"
, ha detto Michelmann. "I confini degli eventi sono punti importanti di accesso per questo salto, motivo per cui ci riferiamo a loro come trampolini di lancio nel processo di ricerca della memoria".


Michelmann, Hasson e Norman hanno esaminato questo processo in una serie di tre studi online in cui i partecipanti avevano il compito di scansionare i loro ricordi sui dettagli di due versioni abbreviate di 7 minuti del film Gravity.


Nel primo studio, i ricercatori hanno stabilito i confini degli eventi all'interno di ciascun cortometraggio facendo in modo che 104 partecipanti premessero un pulsante ogni volta che percepivano che un evento era terminato. Come nelle ricerche precedenti, le percezioni dei confini degli eventi dei partecipanti erano altamente coerenti.


Nel secondo studio, 180 partecipanti hanno risposto alle domande sugli eventi di entrambi i cortometraggi. Ogni domanda iniziava identificando un evento di ancoraggio nel film prima di chiedere al partecipante di ricordare le informazioni presenti dopo questo punto, ad es.: “Nella stazione spaziale vediamo piccole fiamme divampare nel corridoio. Quando è la volta successiva che vediamo il fuoco?".


Le domande sono state progettate per coinvolgere un singolo evento isolato oppure un numero specifico di confini degli eventi con un tempo di esecuzione prestabilito. Dopo aver udito la domanda, ai partecipanti è stato chiesto di cliccare su un pulsante 'Rispondi' non appena ricordavano la risposta.


Confrontando il tempo di esecuzione effettivo di ciascun evento o gruppo di eventi con quanto tempo impiegavano i partecipanti a fare clic sul pulsante di risposta, Michelmann e colleghi hanno stabilito che le persone erano in grado di scansionare 1 secondo dell'evento in circa 48 millisecondi. I partecipanti hanno scansionato, in media, solo 1,9 secondi di un evento prima di saltare a quello successivo, quando non trovavano le informazioni che stavano cercando.


I ricercatori hanno trovato che il loro modello 'trampolino-di-lancio' di scansione della memoria, che rappresenta il tempo in cui le informazioni puntate appaiono all'interno di un evento e, di conseguenza, la distanza dell'obiettivo dai confini dell'evento, si adatta meglio alle risposte dei partecipanti rispetto a un modello basato solo sulla lunghezza di ogni evento scansionato.


"Il modello trampolino-di-lancio prevede che la distanza del bersaglio dal confine dell'evento precedente dà un contributo relativo elevato ai tempi di risposta, perché una soglia bassa di salto garantisce che trascorra poco tempo all'interno di ciascun evento; l'evento finale, tuttavia, è cercato senza salti”
, hanno scritto Michelmann e colleghi.


I ricercatori hanno ulteriormente testato questo modello con un terzo studio su 100 partecipanti. Questa volta, ai partecipanti è stato chiesto di simulare o 'riprodurre' mentalmente tutto ciò che accadeva tra due confini di eventi in ogni film. Sebbene i partecipanti si siano impegnati ancora in una certa compressione temporale, hanno impiegato più tempo a rivedere eventi completamente simulati, rispetto a quanto hanno fatto i partecipanti quando cercavano informazioni, suggerendo che ricordiamo eventi con una soglia di salto più alta quando si simulano, invece che scansionare, i nostri ricordi.


"Il tempo di ricerca può essere spiegato usando un modello in cui i partecipanti saltano tutti gli eventi tranne l'ultimo, che deve essere riprodotto nella sua interezza per trovare la memoria ricercata che contiene"
, hanno scritto Michelmann e colleghi.


Con il lavoro futuro, Michelmann vorrebbe esplorare come la conoscenza schematica delle informazioni nel nostro ambiente interagisce con la memoria episodica, per supportare il richiamo di esperienze specifiche rispetto a quelle tipiche.


Per esempio, ricordare come era stata una festa di compleanno tipica potrebbe aiutare il richiamo di dettagli specifici sulla celebrazione del 30° compleanno di un individuo, ma fare troppo affidamento su questi schemi potrebbe anche offuscare i nostri ricordi di dettagli unici, ha detto.

 

 

 


Fonte: Association for Psychological Science (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: S Michelmann, U Hasson, KA Norman. Evidence That Event Boundaries Are Access Points for Memory Retrieval. Psychological Science, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)