Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Anche l'alcol moderato potrebbe essere legato all'accelerazione dell'Alzheimer

Il morbo di Alzheimer (MA) è la forma più comune di demenza, costituendone il 60/80% dei casi, secondo l'Alzheimer's Association USA. Anche se la ricerca attuale suggerisce che il disturbo da uso di alcol è un fattore di rischio del MA, l'impatto che ha sulla patologia del MA è un'area di ricerca continua.


In un nuovo studio preclinico pubblicato su Neurobiology of Disease, scienziati della Wake Forest University (WFU) di Winston-Salem in Nord Carolina hanno mostrato che anche modeste quantità di alcol possono accelerare l'atrofia cerebrale (perdita di cellule cerebrali) e aumentare il numero di placche amiloidi (accumulo di proteine tossiche nel MA).


"Questi risultati suggeriscono che l'alcol potrebbe accelerare la cascata patologica del MA nelle prime fasi", ha affermato Shannon Macauley PhD, prof.ssa associata di fisiologia e farmacologia della WFU e autrice senior dello studio eseguito in collaborazione con Jeffrey Weiner PhD, professore di fisiologia e farmacologia della stessa istituzione, attraverso il Centro Ricerca Alzheimer e il Centro Ricerca Traslazionale sull'Alcol.


Su topi modello della patologia correlata al MA, i ricercatori hanno usato un approccio di bere cronico di 10 settimane, in cui ai topi è stata data la scelta tra acqua o alcol, imitando il comportamento umano nel consumo di alcol. Hanno quindi esplorato quanto il consumo volontario e moderato di alcol ha alterato la funzione e il comportamento cerebrale sano e se ha alterato la patologia associata alle prime fasi del MA.


I ricercatori hanno scoperto che l'alcol ha aumentato l'atrofia cerebrale e ha causato un aumento del numero di placche amiloidi, incluse quelle più piccole, predisponendo potenzialmente gli animali a un aumento della proliferazione delle placche in età avanzata.


È interessante notare che i ricercatori hanno anche osservato che l'astinenza improvvisa dall'alcol ha aumentato i livelli dell'amiloide-beta, un componente chiave delle placche amiloidi che si accumulano nel MA. Ulteriori analisi hanno mostrato che l'esposizione cronica all'alcol ha regolato malamente il metabolismo cerebrale e periferico, un altro modo per accelerare la patologia del MA.


La Macauley aveva dimostrato in precedenza che lo zucchero elevato nel sangue aumenta le placche di amiloide-beta. Nel presente studio, i ricercatori hanno scoperto che anche il bere moderato ha causato aumenti della glicemia e dei marcatori di insulino-resistenza, il che aumenta il rischio non solo di MA, ma anche di altre malattie come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari.


Lo studio ha scoperto che l'alcol moderato ha alterato anche l'ansia e i comportamenti legati alla demenza.


"Questi risultati preclinici suggeriscono che anche un consumo moderato di alcol può provocare lesioni cerebrali", ha detto Macauley. "Il consumo di alcol può essere un fattore di rischio modificabile per il MA e la demenza".

 

 

 


Fonte: Atrium Health Wake Forest Baptist (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: SM Day, ...[+7], SL Macauley. Ethanol exposure alters Alzheimer's-related pathology, behavior, and metabolism in APP/PS1 mice. Neurobiology of Disease, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)