Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio spiega come l'inquinamento atmosferico aumenta il rischio di demenza

Basse concentrazioni di inquinanti atmosferici sono associate a una salute più scadente e la ricerca precedente aveva trovato un legame tra inquinamento atmosferico e rischio di demenza. I ricercatori del Karolinska Institutet (Svezia), tra gli altri, hanno ora studiato questa connessione.


Lo studio, pubblicato su Neurology, contribuisce alla comprensione dei meccanismi biologici che potrebbero spiegare perché l'inquinamento atmosferico sembra aumentare il rischio di sviluppare la demenza.


"Esiste un effetto indiretto significativo dell'inquinamento atmosferico sulla demenza"
, afferma Giulia Grande, ricercatrice del Dipartimento di Neurobiologia, Scienze delle Cure e Società del Karolinska Institutet e prima autrice della ricerca.


Nello studio, i ricercatori del Karolinska Institutet, del Danderyd Hospital e della Oxford University (GB) e altri, hanno studiato i dati di 12 anni per più di 2.500 adulti, con un'età media di 73 anni, residenti nel centro di Stoccolma. I partecipanti si sono sottoposti a esami clinici e del sangue, nonché ad ampie valutazioni da medici, infermieri e psicologi.


Prima dell'inizio dello studio, sono stati calcolati i livelli medi annuali di PM2.5 agli indirizzi di casa dei partecipanti. 'PM2.5' è un termine usato per descrivere particelle molto piccole nell'aria che possono avere effetti negativi sulla salute.

 

70% di aumento del rischio

I risultati hanno mostrato che aumenti molto piccoli di PM2.5 implicano un aumento del 70% del rischio di sviluppare la demenza. All'inizio dello studio, i ricercatori hanno anche esaminato nel sangue dei partecipanti il livello di due aminoacidi legati alla vitamina B: omocisteina e metionina.


I ricercatori hanno quindi esaminato se questi aminoacidi hanno alterato il rischio di demenza correlato all'inquinamento atmosferico, scoprendo che tale rischio era in parte dovuto a un'interazione tra inquinamento atmosferico e omocisteina o metionina.

 

Aminoacidi protettivi

Il ruolo dell'omocisteina è stato osservato solo nei partecipanti che avevano sviluppato malattie cardiovascolari, mentre il ruolo protettivo della metionina era probabilmente indipendente dallo sviluppo di malattie cardiovascolari.


"Questi aminoacidi hanno un ruolo nell'aumentare o diminuire il rischio di demenza causata dall'inquinamento atmosferico"
, afferma Debora Rizzuto, autrice senior dello studio e ricercatrice del Dipartimento di Neurobiologia, Scienze delle Cure e Società del Karolinska Institutet. "Ciò suggerisce che l'inquinamento atmosferico influisce in diversi modi sullo sviluppo della demenza".


Il prossimo passo nella ricerca è continuare a mappare i meccanismi con cui l'inquinamento atmosferico provoca la demenza.


"C'è ancora molta strada da fare, ma i nostri risultati suggeriscono che sono in atto diversi percorsi per determinare il rischio di demenza legato all'inquinamento atmosferico e ciò sottolinea la necessità di ulteriori ricerche sull'esatto meccanismo biologico"
, conclude Giulia Grande.

 

 

 


Fonte: Karolinska Institutet (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: G Grande, [+10], D Rizzuto. Association of Long-term Exposure to Air Pollution and Dementia Risk: The Role of Homocysteine, Methionine, and Cardiovascular Burden. Neurology, 13 Jul 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.