Il corso della demenza e del decadimento cognitivo lieve può essere influenzato da malattie e fattori di rischio? Questo è l'oggetto di uno studio riportato da Thorleif Etgen e altri autori nel numero corrente di Deutsches Ärzteblatt International.
Un numero crescente di persone è colpito da lievi disturbi cognitivi e da demenza, il che significa che la diagnosi precoce dei possibili precursori, nonché la diagnosi e la terapia dei fattori di rischio che possono effettivamente essere influenzati diventano sempre più importanti.
Il termine "deterioramento cognitivo lieve" descrive deficit nella memoria, dell'attenzione e della capacità intellettuale che sono comuni in età avanzata. In particolare si tratta di livelli al di sotto dello standard abituale per la fascia d'età e per il livello di istruzione in esame, che non presentano sostanziali limitazioni alla vita quotidiana delle persone. Il decadimento cognitivo lieve può verificarsi come stadio precursore della demenza vera e propria.
La situazione attuale dei dati si basa su studi di settore trasversali poco conclusivi e su studi longitudinali. Nonostante il fatto che gli studi effettuati sono stati negativi fino ad ora, gli autori sono del parere che una associazione biologicamente plausibile esiste tra la degenerazione cognitiva e l'ipertensione, il diabete e l'iperlipidemia.
L'insufficienza renale cronica è stata identificata come un nuovo fattore di rischio somatico negli ultimi anni. I dati epidemiologici indicano un effetto protettivo di una dieta mediterranea, dell'attività fisica e del consumo moderato di alcol. Il fumo, d'altra parte, aumenta il rischio di sviluppare disturbi cognitivi.
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Fonte: Materiale del Deutsches Aerzteblatt International, via AlphaGalileo.
Riferimento: Etgen T, Sander D, Bickel H, Förstl H. Mild cognitive impairment and dementia: the importance of modifiable risk factors. Dtsch Arztebl Int, 2011 DOI: 10.3238/arztebl.2011.0743.
Pubblicato in ScienceDaily il 21 Novembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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