Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Uso di ultrasuoni focalizzati per trattare Alzheimer e Parkinson

L'ingegnere biomedico Elisa Konofagou usa ultrasuoni focalizzati per aprire non invasivamente la barriera emato-encefalica per portare farmaci e applicare la terapia genica.

focused ultrasound theranosticsUltrasuoni focalizzati possono risvegliare il sistema immunitario cerebrale nei topi. (Fonte: Columbia)

L'Ultrasound and Elasticity Imaging Laboratory, guidato dall'ingegnera biomedica prof.ssa Elisa Konofagou, sviluppa nuove tecniche basate su ultrasuoni per scansioni e applicazioni terapeutiche. Il gruppo ha progettato algoritmi in grado di rilevare deformazioni minime nei tessuti a causa della funzione fisiologica, come nel cuore e nei vasi capillari e gli spostamenti indotti dall'onda ultrasonica stessa, come nei tumori e nei nervi.


Usano anche gli ultrasuoni focalizzati per consegnare farmaci al cervello, aprendo in modo non invasivo la barriera emato-encefalica (BBB, brain blood barrier) e per modulare l'attività neurale nel sistema nervoso centrale e periferico. La BBB è uno strato protettivo naturale nel nostro cervello che limita anche la capacità dei farmaci sistemici di raggiungere i loro obiettivi nel cervello, ponendo una sfida alla realizzazione di terapie efficaci per determinate malattie cerebrali.


Il team lavora a stretto contatto con i medici del Centro Medico Irving della Columbia University al New York-Presbyterian Hospital, per portare queste tecnologie alla clinica.

 

Lavoro sul cervello

L'uso della terapia genica per trattare molte malattie neurologiche, come il morbo di Alzheimer (MA) e il Parkinson, è da tempo un obiettivo richiesto dei ricercatori, ma la barriera emato-encefalica si è rivelata molto difficile da attraversare.


Negli ultimi 4 anni, la Konofagou ha lavorato con Kam Leong, professore di ingegneria biomedica della Columbia, per introdurre vettori di modifica genica, un trasportatore geneticamente progettato per fornire materiale genetico al cervello, usando gli ultrasuoni focalizzati con microbolle per aprire la barriera emato-encefalica.


Il gruppo della Konofagou sta usando la stessa tecnologia anche per tentare di trattare il MA, la malattia neurodegenerativa predominante che si prevede aumenterà drasticamente la sua incidenza nei prossimi 10 anni, con i progressi nel rilevamento precoce e un aumento della popolazione che invecchia e in generale.

 

La svolta

Il team ha pubblicato di recente 2 studi che mettono in luce importanti progressi nella loro tecnologia.

  1. Quello pubblicato il 22 agosto in PNAS, dimostra che l'uso di ultrasuoni focalizzati e microbolle somministrate sistematicamente per aprire la BBB non solo consente l'editing del genoma, ma aumenta anche di 20 volte le copie geniche. Questa tecnologia consente di introdurre vettori di editing genico in grado di modificare il genoma delle cellule neuronali e potenzialmente correggere i geni che codificano malattie cerebrali, come il MA, attraverso l'espressione di geni come ApoE4 e ApoE2 e anche per altre rare patologie cerebrali monogeniche.

  2. L'altro, pubblicato il 4 luglio in Theranostics, dimostra che l'apertura della BBB da sola risveglia il sistema immunitario cerebrale nei topi. Questo scatenante abbassa quindi i carichi di amiloide-beta e tau (le due proteine caratteristiche del MA) migliorando anche la memoria di lavoro. I ricercatori sono riusciti ad applicare questa tecnica a ultrasuoni focalizzati ai pazienti di MA in uno studio clinico e hanno scoperto che c'era anche una modesta riduzione di amiloide-beta nella regione dell'apertura BBB rispetto alla regione cerebrale contralaterale non trattata.

 

Trattamento promettente del MA

Nel loro insieme, questi due studi mostrano che gli ultrasuoni focalizzati possono facilitare il trattamento del MA migliorando la consegna e l'espressione dell'editing genico o mediante immunomodulazione ad ultrasuoni focalizzati.


Questa nuova tecnica può indurre entrambi i metodi (editing e immunomodulazione) allo stesso tempo e, osserva la Konofagou, "l'effetto sinergico risultante potrebbe rivelarsi fondamentale nel trattamento del MA, specialmente nelle sue prime fasi. Siamo molto entusiasti di questo".

 

Cosa viene ora

Il gruppo della Konofagou sta ora testando la tecnica di ultrasuoni focalizzata sui pazienti di MA per ridurre il carico sia di tau che di amiloide-beta, nonché per migliorare i deficit di memoria. Stanno anche lavorando con il gruppo di Leong per traslare in clinica la tecnica di modifica genica.

 

 

 


Fonte: Columbia University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  • Y-H Lao, [+21], KW Leong. Focused ultrasound–mediated brain genome editing. PNAS, Aug 2023, DOI
  • ME Karakatsani, [+8], EE Konofagou. Focused ultrasound mitigates pathology and improves spatial memory in Alzheimer's mice and patients. Theranostics, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)