Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuove intuizioni su cosa succede nelle cellule all'inizio dell'Alzheimer

Ricercatori dell'ESRF, il sincrotrone europeo, hanno scoperto che gli oligomeri amiloidi hanno un ruolo nell'accelerare l'energia mitocondriale durante le prime fasi dell'Alzheimer, in contrasto con ciò che si è trovato finora nei tessuti cerebrali con Alzheimer avanzato.

Structure of ACAD9 ECSIT CTER complex by ESRF M Soler LópezStruttura del complesso ACAD9-ECSIT_CTER (ECSIT in rosso), importante per il corretto funzionamento dei macchinari che producono energia nei mitocondri. Fonte: ESRF/M.Soler López

L'origine del morbo di Alzheimer (MA), che colpisce 30 milioni di persone in tutto il mondo, non è ancora chiara, nonostante gli sforzi di ricerca internazionali e i progressi significativi della ricerca. Eppure, è essenziale identificare i fattori che guidano questa malattia neurodegenerativa incurabile per trovare modi migliori per diagnosticarla, ritardare la sua insorgenza e prevenirne la progressione.

"Prima di comprendere la patologia, dobbiamo comprendere la biologia", spiega Montse Soler López, responsabile del gruppo di biologia strutturale dell'ESRF e autrice senior dello studio.

Il MA è una malattia incurabile che normalmente appare dopo i 65 anni, però i cambiamenti nel cervello iniziano 20 anni prima.

"Riteniamo che il malfunzionamento dei mitocondri possa avvenire 20 anni prima che la persona mostri i sintomi della malattia", spiega Soler López.

Per molto tempo, i ricercatori si sono concentrati sulle placche amiloidi nel cervello come potenziale causa della malattia, ma questa ipotesi è attualmente riconsiderata. Ora il team di Soler López, insieme alla scienziata Irina Gutsche dell'Institut de Biologie Strucurale (CNRS, CEA, Université Grenoble Alpes) e i ricercatori dell'EMBL, hanno in corso una nuova linea di ricerca incentrata su fattori dell'invecchiamento, come la disfunzione mitocondriale.

I mitocondri sono spesso indicati come la 'centrale energetica della cellula' per il loro ruolo essenziale nella produzione di energia. Nel tempo, i mitocondri soffrono di stress ossidativo e questo porta al loro malfunzionamento.

Una scoperta recente indica che gli individui con MA possono presentare un accumulo di amiloide all'interno dei mitocondri, sfidando la convinzione precedente che l'amiloide fosse presente esclusivamente all'esterno dei neuroni.

Durante le fasi iniziali del MA, l'amiloide esiste in genere sotto forma di oligomeri di amiloide-beta (Aβ) prima di trasformarsi in fibrille. La Soler López e il suo team indagano su ciò che accade nei mitocondri durante queste prime fasi.

L'energia è prodotta dai mitocondri attraverso la catena respiratoria, composta da cinque complessi proteici che devono operare in modo cooperativo ed efficace per generare energia. Tra questi, il Complesso I (CI) ha un'importanza significativa essendo l'enzima più grande e critico nella catena respiratoria.

Affinché il CI funzioni correttamente, sono essenziali i fattori di assemblaggio e il complesso del fattore di assemblaggio noto come Complesso I di Assemblaggio Mitocondriale (MCIA), che consiste di 3 proteine del nucleo (ECSIT, ACAD9, NDUFAF1) ha un ruolo centrale nel coordinare l'assemblaggio del CI per una funzionalità ottimale.

"Puntiamo a comprendere le interazioni tra il Complesso I e il complesso del fattore di assemblaggio durante le fasi iniziali dell'accumulo di amiloide, in particolare mentre si dipana nelle fasi pre-sintomatiche della malattia", spiega Lindsay McGregor, scienziata junior dell'ESRF e prima autrice della ricerca.

Gli scienziati hanno determinato la struttura del complesso ACAD9-ECSIT usando la microscopia a crioelettroni."Questa è una svolta, perché conoscere la struttura ci ha consentito di vedere in dettaglio le informazioni sul meccanismo di assemblaggio", spiega Soler López.

La Soler López e i suoi colleghi hanno scoperto che l'ECSIT ha un ruolo nel disattivare la funzione di ossidante degli acidi grassi di ACAD9 attraverso un processo di deflavinazione, reindirizzando la proteina al suo ruolo nell'assemblaggio di CI. Ciò è significativo per il coordinamento e la regolazione dei meccanismi di energia cellulare. Le loro osservazioni mostrano anche che un prerequisito per la corretta formazione di MCIA è una defosforilazione sito-specifica di ECSIT, dove la defosforilazione consente l'interazione ACAD9-ECSIT.

Risultati sperimentali nei mitocondri purificati hanno rivelato che la defosforilazione dell'ECSIT diventa più pronunciata in presenza di un accumulo di oligomeri di Aβ. A sua volta, questo accumulo di amiloide provoca iperattività del CI, in conformità con la maggiore stabilità di un complesso MCIA defosforilato che assiste la corretta formazione di CI.

Questi risultati divergono da studi precedenti su tessuti cerebrali di pazienti di MA, che avevano indicato lo spegnimento del CI. Soler López spiega:

"L'esatto contrario che osserviamo suggerisce che nelle prime fasi della malattia, gli oligomeri di Aβ stimolano l'iperattività del CI, creando un ciclo dannoso che alla fine porta alla compromissione della catena respiratoria. Questi risultati approfondiscono il ruolo degli oligomeri di Aβ all'inizio della malattia, aprendo potenzialmente nuove strade per affrontare il MA nelle fasi iniziali".

 

 

 


Fonte: European Synchrotron Radiation Facility (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: L McGregor, [+11], M Soler-Lopez. The assembly of the Mitochondrial Complex I Assembly complex uncovers a redox pathway coordination. Nature Commun, Dec 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.