Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Aggiornamento su Covid-19: come cambia il cervello?

Covid-19 è una malattia sistemica che spesso coinvolge il sistema nervoso centrale.

Ultimamente c'è stato un aumento dei casi di Covid-19 in molti paesi, e quindi ho deciso di scrivere un aggiornamento al post che ho fatto 1,5 anni fa. Scopriamo cosa c'è di nuovo sul Covid-19 e nell'area di ricerca sul cervello, e come gestire il Covid-19 a lungo termine.

 

Risultati di studi di neuroscansione e neuropatologia

C'è accordo sul fatto che il Covid-19 è una malattia sistemica che spesso coinvolge il sistema nervoso centrale. Secondo quanto scoperto, i sintomi neurologici colpiscono oltre il 30% dei pazienti Covid-19. Spesso c'è un coinvolgimento neurologico in tutte le fasi di questa malattia, come postumi acuti, sub-acuti, cronici e post-acuti.

Anche i pazienti asintomatici possono sviluppare sintomi e condizioni neurologiche come mal di testa, mialgia (dolore muscolare), sindrome di Guillain-Barre (sistema immunitario che attacca i nervi periferici), l'encefalopatia (malattia o malfunzionamento cerebrale) e mielopatia (deficit neurologici legati al midollo spinale).

Gli studi a risonanza magnetica sui pazienti Covid-19 hanno rivelato una riduzione dello spessore della materia grigia principalmente nella corteccia orbito-frontale (che elabora le informazioni sensoriali, il processo decisionale e le emozioni) e nel giro para-ippocampale (che ha un ruolo importante nella codifica e nel recupero della memoria), che si associa a una riduzione maggiore della dimensione globale del cervello e a un declino cognitivo più grave.

Il virus può infettare direttamente le cellule endoteliali del cervello (che rivestono i vasi sanguigni), con possibile formazione di coaguli e ictus. In alcuni pazienti, il Covid-19 provoca un ictus ischemico (causato dalla mancanza di sangue in una parte del cervello). La revisione degli ictus di 455 pazienti (J Finsterer et al., 2022) indica che l'ictus si verifica in tutte le fasce di età e prevalentemente nei maschi.

L'ictus ischemico è multifattoriale ma di solito embolico (blocco di apporto di sangue alla parte del cervello causato da un coagulo di sangue). I ricercatori hanno anche indicato che spesso sono presenti fattori di rischio cardiovascolare nei pazienti che hanno sofferto di ictus e che l'ictus da Covid-19 può avvenire insieme all'insorgenza di sintomi polmonari o fino a 40 giorni dopo.

È interessante notare che quando il virus entra nel cervello, colpisce principalmente gli astrociti (cellule gliali nel sistema nervoso centrale che forniscono i componenti dei neurotrasmettitori) e può causare morte o disfunzione neuronale (F Crunfli et al., 2022). I ricercatori suggeriscono che questi processi potrebbero contribuire ai cambiamenti strutturali e funzionali nel cervello dei pazienti Covid-19.

 

Risultati degli studi sulla salute cognitiva e mentale

Molti studi ora indicano cambiamenti cognitivi dopo l'infezione Covid-19. I problemi cognitivi includono principalmente memoria, attenzione, funzione esecutiva, velocità di elaborazione e deficit visuo-spaziali, ma possono anche includere altre funzioni cerebrali.

La ricerca indica che si possono vedere disturbi cognitivi anche nei pazienti asintomatici. Inoltre, i pazienti non ospedalieri hanno una probabilità significativamente più elevata di sviluppare problemi di salute mentale. Questi problemi possono includere disregolazione dell'umore, depressione, ansia, insonnia e persino psicosi.

Alcune ricerche suggeriscono che alcuni pazienti possono sviluppare sintomi cognitivi e psicotici anche due anni dopo l'infezione. Questo, sfortunatamente, include anche la demenza.

Circa un terzo dei sopravvissuti al Covid-19 soffre di vari sintomi molto tempo dopo che sono stati infettati la prima volta. La 'nebbia cerebrale' è riportata con più frequenza ed è uno dei sintomi che persistono per settimane e mesi dopo la malattia e colpisce in modo significativo il funzionamento quotidiano dei sopravvissuti.

'Nebbia cerebrale' non è terminologia medica. È piuttosto una descrizione corrente di vari sintomi che sperimenta il paziente. È definita principalmente come pensiero lento, debole e confuso, ma può anche includere non trovare parole, difficoltà di memoria, di concentrazione, a risolvere i problemi e affaticamento. La buona notizia è che di solito, c'è qualche miglioramento nei deficit neurologici qualche mese dopo l'infezione.

Tuttavia, esiste una correlazione tra gravità dei sintomi e grado di deficit neurologici. Una revisione interessante fu pubblicata nel 2023 (S Zhao et al., 2023), dove i ricercatori hanno esaminato i cambiamenti cognitivi durante le fasi acute e croniche del Covid-19. I risultati suggeriscono che ci sono problemi frequenti con il funzionamento esecutivo durante la fase acuta. Durante la fase cronica (da 3 mesi a 2 anni), i pazienti infettati lievemente e moderatamente hanno riportato deficit di attenzione, di funzionamento esecutivo e di memoria. La buona notizia è che ci può essere una ripresa entro un anno dall'infezione.

La ricerca indica che il Covid-19 grave è associato a deterioramento cognitivo a lungo termine, ma anche la forma lieve può causare cambiamenti nel cervello atti a provocare deficit cognitivo. Pertanto, è meglio fare tutto il necessario per non ammalarsi.

Tuttavia, se hai avuto il Covid-19 e hai deficit cognitivi, potrebbe essere utile contattare il servizio di neuropsicologia della comunità e completare una valutazione neuropsicologica. Ciò mostrerà se hai deficit cognitivi (memoria, attenzione/concentrazione, elaborazione delle informazioni, ecc.), quanto sono gravi (deterioramento lieve, moderato, grave), e come migliorare o mantenere il funzionamento cognitivo.

 

 

 


Fonte: Barbara Koltuska-Haskin PhD (neuropsicologa) in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  1. KS Hingorani et al. COVID-19 and the brain. Trends in Cardiov Med., 2022, DOI
  2. J Finsterer et al. Ischemic stroke in 455 COVID-19... Science Direct, 2022, DOI
  3. F Crunfli et al. Morphological, cellular, and molecular ... PNAS, 2022, DOI
  4. S Zhao et al. Effects of COVID-19 on cognition ... Trends in Cogn Sci, 2023, DOI
  5. A Li-Shan Sia et al. 'Brain fog' and COVID-19. Am J Med Sciences, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 



Notizie da non perdere

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)