Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il cervello che invecchia: la mappatura delle proteine fornisce nuove intuizioni

I ricercatori della LMU e del Sinergy Cluster hanno analizzato come cambia con l'età il proteoma di specifiche cellule cerebrali.

Stained mouse microvessels under fluorescence microscope green vascular endothelium red cell nucleiMicrovasi di topo al microscopio a fluorescenza (verde=endotelio vascolare, rosso=nuclei cellulari). Fonte: ©Dichgans Lab

Affinché i neuroni nel cervello funzionino senza intoppi e siano in grado di elaborare le informazioni, il sistema nervoso centrale ha bisogno di un ambiente rigorosamente regolato. Ciò è mantenuto dalla barriera emato-encefalica, dove cellule endoteliali cerebrali specializzate che rivestono le pareti interne dei vasi sanguigni regolano lo scambio di molecole tra il sistema circolatorio e quello nervoso.


Studi precedenti avevano dimostrato che varie funzioni che dipendono da queste cellule, come l'integrità della barriera emato-encefalica o la regolazione dell'afflusso di sangue al cervello, declinano nel corso della vita di una persona. Questa disregolazione porta a una disfunzione della vascolarizzazione cerebrale e costituisce quindi un importante contributo a condizioni mediche come ictus e demenza.


Tuttavia, i cambiamenti molecolari che sono alla base di questa perdita di funzione erano ancora in gran parte oscuri. Per migliorare la nostra comprensione meccanicistica, dei ricercatori hanno profilato le molecolare per studiare i diversi componenti delle cellule endoteliali cerebrali e hanno raccolto i loro risultati in grandi database.


"Il trascrittoma - vale a dire, l'RNA contenuto nelle cellule endoteliali - è stato da allora mappato in modo abbastanza completo", afferma il professor Martin Dichgans della LMU, direttore dell'Istituto Ricerca su Ictus e Demenza dell'Università di Munich e ricercatore del Synergy Cluster. "Ciò che mancava sono i dati corrispondenti sull'insieme completo di proteine nelle cellule, il proteoma".


Uno studio appena pubblicato su Nature Aging, che ha avuto importanti contributi dei ricercatori di LMU e Synergy, ha ora colmato questo divario di conoscenza.

 

Metabolismo disregolato

Per lo studio, il team ha sviluppato un protocollo per arricchire le cellule endoteliali cerebrali nei topi, consentendo di risolvere i cambiamenti legati all'età nella composizione proteica. Usando un'analisi di gruppo non supervisionata (assistita da computer), gli scienziati hanno quindi collegato queste dinamiche proteiche alle funzioni biologiche.


"I nostri risultati mostrano una disregolazione delle molecole chiave coinvolte nell'assorbimento delle sostanze nelle cellule, nel riciclaggio del recettore e nella degradazione delle molecole all'interno di compartimenti cellulari specifici chiamati lisosomi", afferma Dichgans.


Uno dei cambiamenti più sorprendenti riguardava una diminuzione delle proteine coinvolte nel trasporto mediato dalle vescicole. Inoltre, lo studio fornisce prove del fatto che la carenza di apolipoproteina E, una proteina coinvolta nel metabolismo lipidico è una firma dell'invecchiamento endoteliale accelerato.


"I risultati completano ed espandono i risultati degli studi sul sequenziamento dell'RNA delle cellule endoteliali cerebrali durante l'invecchiamento", riassume Dichgans. "Il nostro approccio proteomico coglie i processi che non sono rilevati a livello di RNA".


Nel complesso, lo studio offre un quadro per capire percorsi importanti di segnalazione endoteliale durante l'invecchiamento e funge da base di dati per le future analisi della funzione endoteliale cerebrale. I ricercatori stanno rendendo disponibili in un database accessibile al pubblico i loro dati sull'abbondanza di proteine legate all'età nell'endotelio dei topi.

 

 

 


Fonte: Ludwig-Maximilians-Universität München (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: K Todorov-Völgyi, [+16], M Dichgans. Proteomics of mouse brain endothelium uncovers dysregulation of vesicular transport pathways during aging. Nature Aging, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.