Studi precedenti hanno suggerito che alcuni farmaci a base di statine per abbassare il colesterolo possono non avere effetti benefici sui pazienti affetti da Alzheimer (AD).
Infatti in uno studio in cui i pazienti sono stati trattati con simvastatina per 18 mesi non hanno mostrato alcun beneficio nel ridurre il colesterolo (un fattore di rischio in AD), rispetto a coloro a cui era stato somministrato un placebo.
Nel numero di dicembre di Nature Reviews / Neurology, Larry Sparks, PhD, ricercatore capo al al Banner Sun Health Research Institute, presenta prove che le statine possono avere un impatto favorevole nel trattamento dei pazienti con AD. In uno studio doppio cieco, controllato verso placebo, condotto da Sparks, a individui con AD lieve / moderata, è stata data atorvastatina, nella speranza che avrebbero avuto esiti favorevoli.
Sono stati reclutati pazienti con punteggi Mini Mental State Examination (MMSE) tra 12 e 28. Lo studio mirava a influenzare positivamente una serie di esiti tali da suggerire un miglioramento nei partecipanti alla sperimentazione. Sparks ha esaminato dei risultati specifici per valutare i vantaggi che avrebbe il paziente a utilizzare la atorvastatina. Le misure di esito primarie utilizzate sono state: cambiamenti nella Alzheimer's Disease Assessment Scale - Sottoscale cognitiva e dei Clinical Global Impression of Change Scale Scores. Altre misure di esito si sono focalizzate sui punteggi MMSE, punteggi Geriatric Depression Scale, Neuropsychiatric Inventory Scale, livelli di colesterolo e l'Alzheimer's Disease Cooperative Study-Activities of Daily Living Inventory.
I risultati dello studio di Sparks evidenziano un beneficio nella cognizione e altre misure di esito dopo il trattamento con atorvastatina che ha raggiunto una significatività statistica rispetto al placebo a sei mesi e i pazienti trattati con statine ha mostrato una tendenza al miglioramento ad un anno. "Questo prova che può dare un beneficio clinico ai pazienti e che è un possibile trattamento efficace per i pazienti affetti da AD," afferma Sparks. "Anche se questi risultati sono provocanti, sono necessari test ulteriori e più grandi, per ricercare l'importanza delle statine come trattamento per l'AD".
L'AD è una malattia cronica, neurodegenerativa progressiva caratterizzata da una varietà di cambiamenti strutturali e funzionali neurodegenerativi. Mentre la causa e la progressione non sono completamente comprese, coloro che sono afflitti dalla malattia soffrono di demenza progressiva. Secondo l'Associazione Alzheimer, l'AD è ora la sesta causa di morte negli Stati Uniti.
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Fonte: Banner Sun Health Research Institute
Pubblicato in SacramentoBee il 10 dicembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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