Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio convalida strumento diagnostico per identificare le placche di amiloide-beta

Philips PET MRI

Le scansioni PET per l'amiloide forniscono prove in vivo della patologia del morbo di Alzheimer (MA), ma, a causa del loro costo e della copertura assicurativa limitata, non sono molto usate nei contesti clinici al di fuori del sistema sanitario VA (Veteran Affairs, per i veterani di guerra).


Una forma speciale di elettroencefalogramma (un test che misura l'attività elettrica nel cervello) chiamata 'potenziali correlati agli eventi' (ERP, event related potentials), misura l'attività elettrica che riflette le risposte, sia sensoriali che cognitive, agli stimoli.


Un nuovo studio di ricercatori della Boston University e del Mount Sinai di New York, pubblicato sul Journal of Alzheimer's Disease, ha scoperto che gli ERP sono utili nella diagnosi del MA in un ambiente clinico e possono essere potenzialmente utili come biomarcatori della malattia. Questo è il primo studio a esplorare l'utilità degli ERP come biomarcatori del MA in vivo in un gruppo diversificato di pazienti, in un ambiente clinico del mondo reale.


"Gli ERP sono un metodo economico e non invasivo per misurare la funzione cerebrale, che può supportare il rilevamento della patologia del MA in vivo e quindi aiutare a valutare la presenza di processi neurodegenerativi", ha spiegato l'autore senior Andrew Budson MD, professore di neurologia e responsabile di neurologia cognitiva e comportamentale al VA Boston Healthcare System.


I veterani da 50 a 100 anni di età della clinica dei disturbi della memoria del VA Boston Healthcare System, hanno avuto una scansione di PET amiloide nell'ambito della solita cura clinica, per valutare la deposizione di amiloide, un biomarcatore chiave della patologia MA. Ventotto pazienti hanno avuto un risultato positivo alla scansione PET amiloide, coerente con il MA, mentre 39 hanno avuto un risultato negativo, dimostrando che il loro danno cognitivo non dipendeva da un processo di MA.


Tutti i partecipanti hanno avuto una valutazione neuropsicologica (test su carta della loro memoria) e una sessione ERP. Secondo i ricercatori, l'uso di ERP potrebbe aiutare a migliorare le attuali pratiche diagnostiche in una clinica di memoria, che al momento della visita iniziale si basa fortemente sulla raccolta di misure di test neuropsicologici.


"Gli ERP possono essere un utile strumento clinico aggiuntivo per aiutare a determinare se i pazienti debbano sottoporsi a tecniche più invasive di biomarcatori per confermare la positività all'amiloide-beta", ha aggiunto la prima coautrice Katherine Turk MD, assistente prof.ssa di neurologia.


I ricercatori ritengono che studi futuri dovrebbero verificare l'utilità degli ERP anche per monitorare la risposta ai trattamenti anti-amiloide nel MA.

 

 

 


Fonte: Boston University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: A Marin, KW Turk, [+5], AE Budson. The Use of Event Related Potentials to Predict Amyloid PET Status Among Patients from a Memory Disorders Clinic. J Alzheimers Dis., 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)