Livelli più alti della media di due proteine del cervello associate al morbo di Alzheimer (MA), amiloide-beta e tau, sono collegati a una cognizione più scarsa negli adulti di mezza età, secondo uno studio guidato da investigatori del Cedars-Sinai di Los Angeles, pubblicato su Alzheimer's & Dementia: the Journal of the Alzheimer's Association.
Mitzi Gonzales PhD, direttrice di ricerca traslazionale nel Jona Goldrich Center for Alzheimer’s and Memory Disorders al Cedars-Sinai, prima autrice dello studio, ha affermato:
"Negli anziani, livelli più alti di amiloide-beta e tau sono stati associati a memoria e cognizione più scadente.
"Il nostro studio ha scoperto che ciò era vero anche negli adulti di età pari o inferiore a 55 anni, un periodo ritenuto importante per la prevenzione. Abbiamo trovato quantità maggiori anche negli individui con un rischio genetico più elevato per il MA.
"Studi futuri dovrebbero esaminare la memoria e i cambiamenti cognitivi nel tempo e guardare al motivo per cui alcuni individui rimangono mentalmente acuti nonostante abbiano alti livelli di queste proteine, per ottenere importanti indizi sul mantenimento della salute cognitiva nel corso della vita".
I risultati evidenziano l'importanza di comprendere gli effetti delle proteine amiloide-beta e tau sulla memoria e sulle capacità di pensiero in una età più precoce.
Il lavoro potrebbe anche aiutare a focalizzare gli sforzi di prevenzione della demenza nelle popolazioni più giovani a rischio.
Fonte: Cedars-Sinai (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: MM Gonzales, [+10], M Pase. Associations of cerebral amyloid beta and tau with cognition from midlife. Alz & Dem, 2024, DOI
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