Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Neuroscienziati riattivano il circuito di memoria dei topi, resuscitando una risposta scomparsa

Convergence of dopaminergic transmitter inputs by Kanghoon JungConvergenza sul nucleo accumbens degli stimoli del trasmettitore dopaminergico dall'area tegmentale ventrale (verde), una struttura del mesencefalo associata alla ricompensa e alla motivazione, e gli stimoli glutamatergici dall'ippocampo ventrale (rosso), un'area profonda all'interno del cervello che aiuta la navigazione. (Fonte: Jung et al)

Con un sofisticato sistema di scansione cerebrale, neuroscienziati della Johns Hopkins University affermano di aver riattivato con successo un circuito di memoria specifico nei topi, facendoli cercare riparo quando in realtà non era presente alcun riparo.


I ricercatori affermano che lo studio, pubblicato su Nature Neuroscience, migliora la comprensione di come i ricordi sono strutturati nel cervello dei mammiferi, e i suoi risultati potrebbero un giorno indicare nuovi modi per rallentare o prevenire la perdita di memoria che accompagna l'Alzheimer e altre malattie neurodegenerative.


In particolare, il team ha scoperto che stimolando i neuroni in due aree del cervello dei topi - il nucleo accumbens, noto anche come 'centro del piacere' del cervello responsabile della trasmisione di comportamenti dipendenti dalla dopamina e della sostanza grigia periacqueduttale dorsale (dPAG), responsabile di comportamenti difensivi - si è riattivata una 'memoria spaziale' e i topi sono stati indotti a cercare rifugio.


"Quando riattiviamo artificialmente quei circuiti di memoria nel cervello, induciamo il topo a fare la stessa cosa che aveva fatto naturalmente, anche senza gli stimoli della paura che lo fa cercare rifugio", afferma l'autore senior Hyungbae Kwon PhD, professore associato di neuroscienze della Johns Hopkins University.


Gli scienziati affermano di aver puntato a mappare quali aree del cervello sono responsabili della navigazione nell'ambiente circostante, una funzione cognitiva di alto livello tra i mammiferi, inclusi gli esseri umani. Pertanto, questi esperimenti, che hanno esaminato se possiamo riprodurre in modo casuale tali funzioni cognitive cerebrali, possono permetterci di capire come si comportano altri mammiferi e come percepiscono il loro ambiente.


Nei nuovi esperimenti, i ricercatori hanno prima permesso ai topi di laboratorio di esplorare l'ambiente circostante in una scatola con un rifugio nell'angolo. Il team ha posto una serie di segnali visivi, come triangoli, cerchi e strisce di diversi colori, per aiutare i topi a individuare il rifugio in base ai punti di riferimento vicini. I topi si sono acclimatati nell'area per sette minuti, entrando e uscendo dal rifugio.


Poi i ricercatori hanno aggiunto un segnale incombente visivo o uditivo per stimolarli a cercare rifugio, formando anche una memoria spaziale rispetto alla loro posizione e ai segnali visivi. Per marcare selettivamente i neuroni che memorizzavano il riparo, i ricercatori hanno usato un sistema di commutazione dell'espressione genica attivato dalla luce chiamato Cal-light, sviluppato da Kwon nel 2017.


Una volta che gli scienziati hanno identificato questi neuroni nel nucleo accumbens, hanno cambiato l'espressione dei geni a loro associati, riattivando la memoria di ricerca del rifugio nei topi e, insieme, attivando anche i neuroni del dPAG. Come conseguenza, i topi cercavano l'area della scatola in cui un tempo c'era il rifugio, anche se né la minaccia originale né il rifugio erano presenti.


Per arrivare a questo punto, i ricercatori hanno prima attivato selettivamente i neuroni nel nucleo accumbens e poi, separatamente, nel dPAG, per vedere se l'accensione dei neuroni in una sola area del cervello poteva causare questo comportamento. Kwon spiega:

"Sorprendentemente, abbiamo scoperto che i topi non hanno cercato rifugio quando abbiamo attivato i neuroni solo nel nucleo accumbens, e l'accensione dei neuroni nel dPAG ha fatto reagire in modo casuale i topi, ma non li ha guidati specificamente all'area in cui prima cercavano un riparo. Il sistema Cal-light ci ha permesso di marcare selettivamente una funzione specifica nel cervello, aiutandoci a mappare la memoria a livello cellulare".


Kwon afferma che, alla fine, questa ricerca potrebbe fornire una base per riattivare o progettare circuiti di memoria nelle persone con Alzheimer:

"Se comprendiamo la struttura a livello macro della memoria, potremmo essere in grado di sviluppare strategie più efficaci per prevenire o rallentare le malattie neurodegenerative con questo metodo. Speriamo di comprendere la struttura della memoria a livello cerebrale, marcando e riattivando i neuroni con funzioni diverse in diverse aree del cervello che portano ad altri comportamenti specifici. Comprendere come lavorano insieme tutti questi circuiti di memoria ci aiuterà a capire meglio la funzione del cervello".

 

 

 


Fonte: Johns Hopkins University via NewsWise (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: K Jung, [+9], Hyung-Bae Kwon. Dopamine-mediated formation of a memory module in the nucleus accumbens for goal-directed navigation. Nat Neurosci, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)