Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Al lavoro per scansione degli occhi molto avanzata che rileva segni precoci di Alzheimer

Stephen Burns with a high precision ophthalmoscope at Indiana UniversityStephen Burns con l'oftalmoscopio ad alta precisione in grado di osservare dettagli microscopici nella parte posteriore dell'occhio senza distorsione. (Foto di Chris Meyer, Indiana University)

Scienziati dell'Università dell'Indiana con competenze di optometria e intelligenza artificiale sono tra i primi tre gruppi di ricercatori a ricevere fondi da un nuovo programma dei National Institutes of Health (NIH) a sostegno del campo emergente dell'oculomica, che usa l'occhio come obiettivo sulle malattie che influenzano l'intero corpo.


Stephen A. Burns, professore di optometria della IU, è stato nominato ricercatore senior e i colleghi di studio includono Eleftherios Garyfallidis, professore associato di ingegneria di sistemi intelligenti della IU, Amani Fawzi della Northwestern University, Alfredo Dubra dell'Università di Stanford e Toco Y. P. Chui del Mount Sinai di New York.


Il progetto supporterà lo sviluppo di oftalmoscopi di prossima generazione, strumenti atti a osservare l'interno dell'occhio per individuare i segni di avvertimento precoce di condizioni come diabete, malattie cardiache, malattie renali, anemia falciforme e Alzheimer, con una semplice scansione dell'occhio.


"Questa ricerca vede l'occhio come una finestra sulla salute", ha detto Burns, "la retina è l'unica parte direttamente osservabile del sistema nervoso centrale. Vogliamo dare ai professionisti sanitari la visione più chiara che possono sperare per entrare, non invasivamente, nel corpo".


La ricerca di Burns sull'uso dell'occhio per rilevare le malattie risale ai primi anni 2000, quando lui e i colleghi della Facotà di Optometria della IU hanno aperto la strada all'applicazione di sistemi laser di scansione ottica adattiva all'osservazione dell'occhio umano. Il campo è stato originariamente sviluppato da astronomi per eliminare nei telescopi il 'luccichio' delle stelle, le distorsioni causate dall'atmosfera terrestre. L'ottica dell'occhio produce distorsioni di luce simili.


Usando la tecnologia sviluppata alla facoltà, l'oftalmoscopio del laboratorio di Burns può osservare la parte posteriore dell'occhio umano alla risoluzione di due micron, una scala abbastanza piccola da mostrare il movimento in tempo reale dei globuli rossi all'interno delle arterie e delle vene degli occhi. (Un singolo globulo rosso ha circa otto micron di larghezza). Burns ha usato la tecnologia per identificare i biomarcatori per il diabete e l'ipertensione nelle pareti dei vasi sanguigni dell'occhio.


I ricercatori del progetto della Northwestern e del Mount Sinai hanno usato una tecnologia simile per osservare le cellule sia all'esterno che all'interno di questi vasi sanguigni, inclusa l'individuazione dei globuli rossi a forma di mezzaluna presenti nell'anemia falciforme. I ricercatori di Stanford hanno usato l'ottica adattiva per migliorare l'osservazione dei fotorecettori degli occhi.


Con il supporto dei NIH, i team di ricerca integreranno i loro progetti individuali in un dispositivo singolo, oltre ad applicare l'apprendimento automatico di avanguardia e l'IA. Inoltre, esploreranno il potenziale della tecnologia per individuare i primi segni di malattie cardiache e del morbo di 'Alzheimer (MA).


"Ci sono prove crescenti di una forte componente vascolare retinica nel MA", ha detto Burns. “Attualmente puoi vedere i segni con scansioni PET, che richiedono grandi strumenti del valore di  milioni. Se possiamo vedere gli stessi segni con una scansione degli occhi, è molto meno invasiva e molto meno costosa".

I
l ruolo di Garyfallidis sta nello sviluppare e applicare i metodi di apprendimento automatico e AI per interpretare i risultati dei dispositivi. Ciò potrebbe ridurre i tempi di diagnosi da giorni a minuti eliminando la necessità che un essere umano analizzi le immagini. Nel primo anno del progetto, i laboratori allineeranno i loro strumenti allo stesso livello di sensibilità, ha affermato Burns, il cui laboratorio integrerà la sua tecnologia con lo strumento della Northwestern. Stanford si concentrerà su integrazioni tecnologiche simili con lo strumento del Mount Sinai.


Successivamente, il lavoro si sposterà alla convalida dei dati per confermare che le letture dei nuovi strumenti siano allineate alle versioni precedenti della tecnologia. Il ricercatore confronterà anche l'interpretazione del nuovo sistema AI delle scansioni rispetto alle conclusioni degli analisti umani per confermare l'accuratezza. L'ultimo anno del progetto prevede il test del dispositivo sui volontari clinici.


Burns ha affermato:

"Fino all'80% della popolazione over-60 ha almeno un problema di salute che può essere rilevabile negli occhi con la nostra tecnologia. I NIH hanno selezionato il progetto per il suo potenziale di grande impatto. Le iniziative dei fondi di ventura sottolineano 'brevi e modesti investimenti che possono essere implementati rapidamente, con un forte potenziale per accelerare la scienza' .

"La nostra sfida ora è: selettività e specificità. Dobbiamo dimostrare che possiamo rilevare le differenze tra le condizioni, per interpretare rapidamente e accuratamente i segni delle varie malattie su cui ci stiamo concentrando. L'obiettivo è far avanzare la tecnologia fino al punto da passare dal laboratorio a 'ovunque tu farai il tuo esame annuale degli occhi' "
.

 

 

 


Fonte: Indiana University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.